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di GianCarlo Zanon
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di GianCarlo Zanon
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di Gian Carlo Zanon
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«Mamma non mi piacciono queste storie con una morale già stabilita da altri, che poi io devo trovare e mettere in evidenza nel compito che mi ha dato la maestra. … Leggi tutto
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À la musique – 1870
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L’eternità
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“UN TEMPO, SE BEN RICORDO…”
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Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino in cui tutti i cuori si aprivano, e tutti i vini scorrevano.
Una sera, ho accolto la Bellezza sulle mie ginocchia. – … Leggi tutto
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Pere fare un tentativo di ricerca sui poeti che esprimono nelle loro liriche sentimenti di disperazione causati da sensi di colpa, ( Petrarca ) depressione, ( Baudelaire ) perdita dell’unità ontologica, (Rimbaud), … Leggi tutto
In questo quadro di Henri Fantin-Latour’s,
esposto al Musée d’Orsay di Parigi, Rimbuad è il secondo da sinistra
La mia Bohème
Me ne andavo, coi pugni nelle tasche sfondate;
anche il mio paltò diventava ideale;
andavo sotto il cielo, … Leggi tutto
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Vengo dalla lettura di una serie di articoli sullo stato dell’informazione mediatica apparsi sull’ultimo numero del settimanale Left di sabato 9 agosto. Devo dire che la qualità di questi numerosi interventi[1] mi … Leggi tutto
Charleville, 13 maggio 1871
Caro Signore!
Rieccola professore. Dobbiamo noi stessi alla Società, mi aveva detto; lei fa parte del corpo insegnante: tira avanti per la retta via. – Anch’io seguo il buon principio: … Leggi tutto
Questa lettera, scritta a Rimbaud a sedici anni, è il fondamento teorico dell’opera del poeta, e viene, a torto o a ragione, considerata il primo manifesto delle correnti simboliste e surrealiste e dei movimenti d’avanguardia letteraria che sarebbero germogliati … Leggi tutto
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Oh vili, eccola! Riversatevi nelle stazioni!
Il sole ha spolverato con i polmoni ardenti
i viali, infestati dai Barbari una sera.
Ecco la Città santa, che siede in occidente!
Su! sapremo prevenire … Leggi tutto
MATTINO
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Non ebbi forse, un tempo, una giovinezza amabile, eroica, favolosa, da scrivere su fogli d’oro, – troppa fortuna! Per quale delitto, per quale errore ho meritato la mia debolezza attuale? Voi che pretendete che le bestie … Leggi tutto
FAME
Se ho voglia, è soltanto
Di terra e di pietre.
Il mio pranzo è sempre aria,
Roccia, carbone, ferro.
Girate, mie mani. Brucate Il prato dei suoni.
Succhiate il gaio veleno
Delle campanule.
Mangiate i ciottoli infranti,… Leggi tutto
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Dei miei antenati Galli ho l’occhio biancazzurro, il cervello stretto, e la goffaggine nella lotta. Trovo il mio modo di vestire barbaro quanto il loro. Ma non ungo di burro la mia chioma.
I Galli erano … Leggi tutto
Lo Sposo Infernale
Ascoltiamo la confessione di un compagno d’inferno: “Oh Sposo divino, mio signore, non rifiutate la confessione della più triste delle vostre ancelle. Sono perduta. Sono ubriaca. Sono impura. Che vita!
“Perdono, divino … Leggi tutto
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A me. La storia di una delle mie follie.
Da molto tempo mi vantavo di possedere tutti i paesaggi possibili, e trovavo risibili le celebrità della pittura e della poesia moderna.
Amavo … Leggi tutto
L’IMPOSSIBILE
Ah! la vita della mia infanzia, la strada maestra per ogni tempo, sobrio sovrumanamente, più disinteressato del migliore dei mendicanti, fiero di non avere né paese, né amici, che sciocchezza era. – E me ne accorgo solo … Leggi tutto
Prima sera
– Ella era ben poco vestita
E degli alberi grandi e indiscreti
Flettevano i rami sui vetri
Con malizia, vicino, vicino…
Seduta sul mio seggiolone,
Seminuda, giungeva le mani.
Al suolo fremevano lieti
i suoi piccolissimi piedi.… Leggi tutto