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Mi fu dato dagli Dei –
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Peccato
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Peccai un peccato pieno di piacere,
in un abbraccio che era caldo e ardente.
Peccai tra braccia
che erano roventi, assetate di vendetta e come ferro.–
In quel luogo solitario, buio e silenzioso,
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guardai i suoi -
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L’undici settembre 1973 veniva assassinato Salvador Allende, pochi giorni dopo, il 27 settembre, il cuore di uno dei più grandi poeti della storia cessò di battere.
Pinochet, colui che causò questa ed innumerevoli altre morti, fu grande amico di
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Pablo Neruda e Matilde Urritia all’Isla Negra – Cile
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Sorgi a rinascere con me fratello
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Sorgi a rinascere con me fratello
Dammi la mano dalla più profonda
ragione del tuo diffuso dolore.
Non tornerai dal fondo delle rocce. -
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Hai un sangue, un respiro.
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Sei fatta di carne
di capelli di sguardi
anche tu. Terra e piante,
cielo di marzo, luce,
vibrano e ti somigliano
il tuo riso e il tuo passo
come acque che sussultano
la tua -
Nulla due volte
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Nulla due volte accade
né accadrà. Per tale ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione.–
Anche agli alunni più ottusi
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della scuola del pianeta
di ripeter non è dato
le stagioni del -
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Poteva accadere.
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Doveva accadere.
È accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’ accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. -
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Città e funamboli
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Un uomo cammina su di un filo.
Gli occhi chiusi.
Solo le labbra
vedono.
Sotto di lui una donna lo segue,
incredula.
Insieme
attraversano città.
Città sazie d’arte e bellezza;
città come carte da gioco:
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Dopo le feste
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E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com’era bello sapere che eri lìcome una corrente che ristagna,
sola con me sull’orlo della notte,
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e che -
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Le corde di Eraclito
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La campagna correva spruzzando di verde
vetri e pupille di donne straniere.
Un suono perfetto sgusciò
sfumando a Natura i colori:
un uomo, gitano nel cuore,
urtava, sapendo di corde,
un’arpa ungherese con legni
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Il tempo è la sostanza di cui son fatto.
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Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume.–
É una tigre che mi sbrana, ma io sono la tigre.–
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É un fuoco che -
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Qualsiasi cosa tocchi,
la carta, il tavolo, il bicchiere,
è te che tocco.
Le mie mani
attaccate ai tuoi seni.
Non le controllo le mie mani.
♣
Le mie mani ti ricordano
più profondamente della memoria.–
Dalla raccolta … Leggi tutto
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Neanche stanotte luna piena.
Ne manca una parte.
Il tuo bacio.
♣Là dove sei
Lo senti il nostro treno?
È passato.
Ho comprato le arance
Piove.–
Dalla raccolta “Corpo nudo”… Leggi tutto
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Non avevo da aggiungere
altro verso,
altra parola.
Nel tuo corpo vivevo
tutta la poesia.–
Dalla raccolta “Corpo nudo”… Leggi tutto
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Bevo la vita, la vita, a sorsi lunghi
come un divino vino di Falerno,
posando in te il mio guardare eterno
come le foglie fanno sopra i laghi…
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I miei sogni ora son più vaghi,
il tuo guardare
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Il grande asciugamano blu
con cui il ti asciugavi
è lì, lì –
non l’ho lavato
♣
Prendevi il treno.
Non tardare – ti dicevo.
Più in fretta, più in fretta.
E i tuoi capezzoli
si inturgidivano.–
Dalla … Leggi tutto
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Quando mi posavi la mano
sul ginocchio o sulla spalla
o sul fianco
cambiava posa il mondo.
♣
Ti alzai tra le mani
e spiccai il volo.–
Dalla raccolta “Corpo nudo”–… Leggi tutto
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Dal tuo letto illuminato di luna venivano
non so quali odori tristi di fiori stanchi;
feriti dalla luna, i ragni ridevano
con leggeri suoni di lividi colori …
Camminava sugli specchi l’ora giallognola …
di fronte al balcone aperto, tra
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GUARDIA DE AMOR
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Pongo la mia volontà nella sua armatura
di dolore, di travaglio, e di purezza
in ogni porta della fortezza
perché riesci sempre ad entrare nella mia amarezza.
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Messaggi di delizia e tenerezza
ascolto attorno,
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Al di là della lama di cristallo,
straniera.
Per averti,
solo per un momento,
canterò il Canto del Diamante,
poi le mani mie saranno tue,
straniere,
solo per un momento.
–… Leggi tutto
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Vuol dire amare
correre in fondo
al cortile
e fino alla notte corvina
spaccare al legna
con la scure lucente
giocando con la propria forza.
Amare è balzare
dalle lenzuola
stappate dall’insonnia
gelosi di Copernico.
Lui e non il
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Certamente c’è un cielo …
.
Certamente c’è un cielo,
c’è un cielo in una città nel mondo,
c’è un cielo in un’ora del giorno,
c’è un cielo e ci sono momenti
nella rivoluzione degli astri,
in cui luce
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Lasciare che sia,
entrare in allerta.
Sotterranea inquietudine di pelle suggerita dal tuo volto.
Restare sulla sponda di un fiume e nei pressi del ponte
dove ammiccano soli dispersi
sulla cresta perlata delle onde,
forse campi a noi sconosciuti
in
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Uno Spicchio di luna di miele – a M.B.
-ù
Non dimenticare mai
come sgorga l’acqua nella banchina,
e come è elastica l’aria
(come un salvagente).
-ù
Accanto i gabbiani gridano,
e i panfili guardano nel cielo,
e le
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Un ricordo
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Non c’ è uomo che giunga a lasciare una traccia
su costei. Quant’è stato dilegua in un sogno
come via in un mattino, e non resta che lei.
Se non fosse la fronte sfiorata da un
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Fr. 747
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Cadde tanto in basso – nella mia considerazione –
che lo udii battere in terra –
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente ––
ma rimproverai il fato che lo abbatté
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Incontro
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Queste dure colline che han fatto il mio corpo
e lo scuotono a tanti ricordi, mi han schiuso il prodigio
di costei, che non sa che la vivo e non riesco a comprenderla..
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L’ho incontrata, una -
Vorrei sapere quando ti ho perso
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in quale data in che momento
forse quel martedì ch’ero triste
o un mese prima d’averti visto
forse quella domenica pomeriggio
ch’ero allegra e parlavo troppo di me
forse in una data remota -
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A volte stavano insieme,
sull’orlo dell’abisso.
Di qua l’incontro,
là la separazione.
Lì, solo lì, si amavano.
Agosto 2013
La foto: Identificazione di una donna di M. Antonioni
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Marina Cvetaeva
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ad Anna Achmatova
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Violinista fu un qualche mio antenato,
cavallerizzo, e ladro anche, per giunta.
Non per nulla ho l’istinto della zingara
e i miei capelli odorano di vento!
Non è lui, l’olivastro, che dal
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