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Peccato
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Peccai un peccato pieno di piacere,
in un abbraccio che era caldo e ardente.
Peccai tra braccia
che erano roventi, assetate di vendetta e come ferro.
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In quel luogo solitario, buio e silenzioso,
guardai i suoi occhi pieni di segreti.
Ansimante, il mio cuore trasalì nel petto
alla supplica del suo sguardo implorante.
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In quel luogo solitario, buio e silenzioso,
sedetti confusa accanto a lui.
Le sue labbra sulle mie labbra stillarono desiderio.
Dimenticai le pene del mio folle cuore.
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Sussurrai al suo orecchio frasi d’amore:
voglio te, o mio amato,
voglio te, o abbraccio vivifico,
te, o folle amato mio.
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Desiderio divampò nei suoi occhi;
vino rosso danzò nella coppa.
Ebbro, il mio corpo contro il suo corpo
fremette nel soffice letto.
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Peccai un peccato pieno di piacere,
accanto a un corpo tremante e privo di sensi;
o Dio, io non so che feci
in quel luogo solitario, buio e silenzioso.
Traduzione dal persiano in italiano di Daniela Zini