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di GianCarlo Zanon
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«Questo era il modo migliore di colpire l’uomo. Colpirlo dove l’uomo era più debole, dove aveva l’infanzia, dove aveva la vecchiaia, dove aveva la costola staccata e il cuore scoperto. Dov’era più uomo»
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«Questo era il modo migliore di colpire l’uomo. Colpirlo dove l’uomo era più debole, dove aveva l’infanzia, dove aveva la vecchiaia, dove aveva la costola staccata e il cuore scoperto. Dov’era più uomo»
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«La vita non è uno scherzo./Prendila sul serio/ma sul serio a tal punto/che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi/non perché restino ai tuoi figli/ma perché non crederai alla morte/pur temendola,/e la vita peserà di più sulla bilancia».… Leggi tutto
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22 febbraio 2015 – Rimettiamo in primo piano questo saggio perché come scritto sul Fatto quotidiano di oggi “Qualche giorno fa la giunta comunale di San Giorgio in Bosco, un paese di 6.300 abitanti tagliato dalla statale che porta … Leggi tutto
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–Negli anni che seguirono la liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista, storici, romanzieri, poeti e pittori, molti dei quali avevano vissuto in prima persona l’esperienza partigiana, sentirono l’esigenza di
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dal I Capitolo
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Serom in quatter coul Padoula,
el Rodolfo, el Gaina e poeu mi:
quatter amis, quatter malnatt,
vegnu su insema compagn di gatt.
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Emm fa la guera in Albania,
poeu su in montagna a ciapà i ratt:
negher Todesch … Leggi tutto
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