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di Gian Carlo Zanon
–Se rispettano i templi e le divinità dei vinti, i vincitori si salveranno.
Eschilo – Agamennone.
Come faceva quella canzone che cantavano i partigiani? “…una mattina mi son svegliato”; proprio così, una mattina
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Di Giulia De Baudi
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«I luoghi comuni non sono delle idee ricevute, ma, letteralmente dei luoghi in cui un pensiero del mondo incontra un altro pensiero del mondo. (…) luoghi in cui un pensiero del mondo conferma un
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di Giulia De Baudi
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«Ricordo Feuerbach, ed una frase che mi è rimasta fissata nella mente: “Non è Dio che crea l’uomo, ma è l’uomo che crea Dio”. Non riuscivo a comprendere perché avesse pensato quelle parole
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di Gian Carlo Zanon
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«La nostra razza è la razza padrona. Noi siamo gli unici semi-dei, con qualità divine, di questo pianeta. Noi siamo tanto diversi da tutte le altre razze inferiori quanto loro lo sono dagli insetti, … Leggi tutto
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di Giulia De Baudi
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«Fin dai tempi di Herzl (fondatore e ideologo del sionismo – N.d.R.) la visione dei sionisti si era fondata su una combinazione di lungimiranza e di miopia. Lungimiranza, per la capacità di prevedere l’apocalisse … Leggi tutto
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di Gian Carlo Zanon
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Mentre il numero delle vittime civili in Palestina continua ad aumentare, mentre gli studenti delle università di mezzo mondo che chiedono la fine del genocidio vengono manganellati e tacciati di odiatori del popolo ebraico, … Leggi tutto
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di Giulia De Baudi
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La breve frase “Questa lotta vi riguarda” è di Albert Camus. Scritta su Combat in uno dei tanti articoli che lo scrittore premio Nobel per la letteratura scrisse in quel periodo, è divenuta il
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Ogni anno, da quasi ottant’anni, il 25 aprile viene commemorato l’Anniversario della liberazione d’Italia dall’occupazione nazifascista. La lunga guerra civile, iniziata l’8 settembre del 1943, in verità finì definitivamente il 2 maggio 1945 con la “resa di Caserta”. In
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«La vita non è uno scherzo./Prendila sul serio/ma sul serio a tal punto/che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi/non perché restino ai tuoi figli/ma perché non crederai alla morte/pur temendola,/e la vita peserà di più sulla bilancia».
Nazim
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di Gian Carlo Zanon
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«Anche se molti scrittori non hanno fatto molto per la Resistenza, noi diremo, al contrario, che la Resistenza ha fatto molto per loro: ha loro insegnato le prix des mots. Rischiare la propria
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Il testo che vi proponiamo è tratto dall’antologia di ricordi che Italo Poma e Domenico Gallo hanno raccolto in un volume, Storie della Resistenza, pubblicato per i tipi della Sellerio editore. Il libro è un piccolo scrigno,
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Resistenza. Storia, rappresentazione, immagine.
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di
––Negli anni che seguirono la liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista, storici, romanzieri, poeti e pittori, molti dei quali avevano vissuto in prima persona l’esperienza partigiana, sentirono l’esigenza di
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di GianCarlo Zanon
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«Questo era il modo migliore di colpire l’uomo. Colpirlo dove l’uomo era più debole, dove aveva l’infanzia, dove aveva la vecchiaia, dove aveva la costola staccata e il cuore scoperto. Dov’era più uomo»
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Questa
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P-Dopo il 25 Aprile: i romanzi del ritorno
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di Gian Carlo Zanon
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La data del 25 aprile, scelta convenzionalmente come “giorno della liberazione”, segna idealmente uno spartiacque tra un prima, occupazione nazifascista, e un dopo: volontà
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Serom in quatter coul Padoula,
el Rodolfo, el Gaina e poeu mi:
quatter amis, quatter malnatt,
vegnu su insema compagn di gatt.–
Emm fa la guera in Albania,
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poeu su in montagna a ciapà i ratt:
negher Todesch -
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Beppe Fenoglio e la romanzofobia comunista
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di
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Il primo e l’ultimo romanzo di Fenoglio – Appunti partigiani 1944-1945, del ‘46 e Una questione privata, del ‘60 – hanno per tema la lotta partigiana, così come
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I partigien
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Non è per via della gloria,
che siamo andati in montagna,
a far la guerra.
Di guerra eravam stanchi,
di patria anche.–
Avevamo bisogno di dire: lasciateci le mani libere,
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i piedi, gli occhi, le -
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Sono passati 70anni dalla fine della Guerra civile. La data del 25 aprile, scelta convenzionalmente come “Giorno della Liberazione”, segna idealmente uno spartiacque tra un prima, occupazione nazifascista, e un dopo, volontà di costruzione di una nuova società civile
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Una questione privata
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dal I Capitolo
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(…)
«Quando la rivedrò? Prima della fine della guerra è impossibile. Non è nemmeno augurabile. Ma il giorno stesso che la guerra finisce correrò a Torino a cercarla. È lontana
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Il ritorno del Moretto
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Per molti ebrei romani Pacifico Di Consiglio, detto Moretto, rappresenta un eroe e un simbolo intramontabile. È il combattente indomito che ha affrontato a mani nude decine di nazisti e fascisti, ma anche l’infaticabile
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di Giulia De Baudi
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La pubblicità dell’Amica Chips, nella quale si vede la prima di una fila di novizie che mestamente si avviano in fila verso l’altare per ricevere l’eucarestia ma… invece del solito sottile disco … Leggi tutto
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Roma 23 febbraio 2016 – Mettiamo di nuovo in primo piano questo articolo perché il 12 febbraio del 2015 si è aprì a Roma il processo di primo grado per sparizione e la morte di venti italiani, negli anni
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di Gian Carlo Zanon
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I “criminali di stato” di ogni tempo hanno sempre creato espressioni verbali per sostenere la loro infamia. Si è passati dal “dio lo vuole” agli eufemismi coniati negli ultimi anni: “esportazione della democrazia”,
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di Gian Carlo Zanon
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Immaginiamo una donna, una scienziata, bella. Immaginiamola vestita di un camice bianco che mitiga, parzialmente, la sua identità femminile. Immaginiamola tesa verso una ricerca scientifica, una ricerca che dovrà divenire una propria realizzazione di
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di Giulia De Baudi
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“Bergoglio è un sociopatico che non titubava nel sottomettere psicologicamente tutti i gesuiti che poteva, iniziando dai novizi e dagli scolari tra i quali c’ero anche io. In questo modo ottenne successo”.
Mom
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di Gian Carlo Zanon
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Se i balilla sono cresciuti a “libro e moschetto”, i boomer sono cresciuti con i film hollywoodiani in cui “l’unico indiano buono è l’indiano morto”; sono cresciuti immersi in una storia immaginaria in cui … Leggi tutto
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di Gian Carlo Zanon
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«E apertamente dedicai il cuore alla terra grave e sofferente, e spesso, nella notte sacra, promisi d’amarla fedelmente fino alla morte, senza paura, col suo greve peso carico di fatalità, e di non spregiare
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di Gian Carlo Zanon
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Il fonema Utopia è un altro di quei sostantivi che non ha un significato univoco. Per il senso comune questa parola significa “sogno ad occhi aperti”, “realizzazione irraggiungibile”, “l’isola che non c’è” e cose … Leggi tutto
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di Gian Carlo Zanon
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«Ma l’identità non è violenta se indica invece un modo di essere specifico dell’uomo, ovvero se è in primo luogo umana.
L’identità di appartenenza non è che sia violenta in sé, è solo che
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