• … si fa sera … poesie … Arthur Rimbaud

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    Prima sera

    – Ella era ben poco vestita

    E degli alberi grandi e indiscreti

    Flettevano i rami sui vetri

    Con malizia, vicino, vicino…

    Seduta sul mio seggiolone,

    Seminuda, giungeva le mani.

    Al suolo fremevano lieti

    i suoi piccolissimi piedi.

    – Io guardavo, colore di cera,

    un piccolo raggio di luce

    sfarfallare nel suo sorriso

    e sul suo seno, – mosca al rosaio.

    – Le baciai le caviglie sottili.

    Ebbe un ridere dolce e brutale

    Che si sciolse in un limpido trillo,

    Un ridere grazioso di cristallo.

    I suoi piedini sotto la camicia

    Si salvarono: “Beh, vuoi finirla?”

    – La prima audacia era stata permessa,

    Ma ridendo fingeva di punirla!

    – Baciai, palpitanti al mio labbro,

    I suoi timidissimi occhi;

    – Lei ritrasse la sua testolina

    Esclamando: “Ma questo è ancor meglio!…

    Signore, ho qualcosa da dirvi…

    ” Tutto il resto gettai sul suo seno

    In un bacio, del quale ella rise

    D’un riso che fu generoso…

    – Ella era ben poco vestita

    E degli alberi grandi e indiscreti

    Flettevano i rami sui vetri

    Con malizia, vicino, vicino…

    1870 (Rimbaud aveva 16 anni)

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