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Fr. 747
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Cadde tanto in basso – nella mia considerazione –
che lo udii battere in terra –
e andare in pezzi sulle pietre
in fondo alla mia mente ––
ma rimproverai il fato che lo abbatté
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Incontro
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Queste dure colline che han fatto il mio corpo
e lo scuotono a tanti ricordi, mi han schiuso il prodigio
di costei, che non sa che la vivo e non riesco a comprenderla..
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L’ho incontrata, una -
Vorrei sapere quando ti ho perso
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in quale data in che momento
forse quel martedì ch’ero triste
o un mese prima d’averti visto
forse quella domenica pomeriggio
ch’ero allegra e parlavo troppo di me
forse in una data remota -
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A volte stavano insieme,
sull’orlo dell’abisso.
Di qua l’incontro,
là la separazione.
Lì, solo lì, si amavano.
Agosto 2013
La foto: Identificazione di una donna di M. Antonioni
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nomadismo …
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Un mondiale nomadismo è cominciato nel buio:
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sono gli alberi che vagano sulla terra notturna.
Sono i grappoli che fermentano in vino dorato,
sono le stelle che di casa in casa peregrinano,
sono i fiumi che -
Marina Cvetaeva
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ad Anna Achmatova
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Violinista fu un qualche mio antenato,
cavallerizzo, e ladro anche, per giunta.
Non per nulla ho l’istinto della zingara
e i miei capelli odorano di vento!
Non è lui, l’olivastro, che dal
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Forse una volta…
mi sarò svegliata di soprassalto
fuggendo un sogno non bello.–
Al di là della porta, le voci dei grandi,
ancora non sazi d’essere assieme …–
Ascoltavo il brusio …
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voci soffuse parlavano ed io -
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Miele
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Amore e finitudine,
fondenti.
Cola
diamante puro
in vasche digiune
ripiene di miele.
Pertanto,
vermi e serpenti
dormiranno in nidi.
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* * *
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Poeta
Sono solo poeta
altro non so fare.
Il sudore
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LE BATEAU IVRE
Comme je descendais des Fleuves impassibles,
Je ne me sentis plus guidé par les haleurs:
Des Peaux-Rouges criards les avaient pris pour cibles,
Les ayant cloués nus aux poteaux de couleurs.Mentre scendevo lungo Fiumi
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Lo que me gusta de tu cuerpo es el sexo.
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Lo que me gusta de tu sexo es la boca.
Lo que me gusta de tu boca es la lengua.
Lo que me gusta de tu lengua es la -
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Le poesie che ho vissuto tacendo sul tuo corpo
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mi chiederanno la loro voce un giorno, quando te ne andrai.
Ma io non avrò più voce per ridirle, allora. Perché tu eri solita
camminare scalza per le stanze, e -
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Crisòtemi
[…]
Di pomeriggio tardi, inverno e estate, nel giardino, o qui alla finestra, sotto
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l’influsso della stella della sera, sollevavo la mano sinistra
a sfiorarmi le labbra, lentamente, con cura, distrattamente, torno
torno,
come per aiutare il formarsi -
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Show
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Guardateli in faccia
guardateli.
Sono loro i ‘governanti’.
Le nostre ‘guide’.
I ‘tutori’ –
eletti – della nostra vita.
Guardateli.
Ripugnanti.
Sordidi fautori
‘dell’ordine’, il limo
del loro animo tinge
di pus la sicumera,
dei lineamenti.
Sono
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v
La trasgressione profuma
Di sigarette
A mezzanotte
Col vento che trasporta qualsiasi
Rumore nelle tue orecchie
Ti fa rotolare in quelle paure
Che ti danno vita per un minuto
Per poi bruciarti accanto tutta la vita
E di sicuro … Leggi tutto
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Torno la notte
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D’improvviso torno
la notte
con le mie scarpe d’acqua.–
Mi spoglio
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nel lento
esercizio delle mani
e cerco
soltanto
un oggetto mio,
una piccola barca,
una cometa,
un circo di cose inventate,
figure quotidiane, -
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Le tue mani ostinate
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Poi a letto penso a te,
la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,
alle case dove entri con disinvoltura,
ai tuoi capelli di lana d’acciaio,
alle tue mani ostinate
e come rosicchiamo la … Leggi tutto -
Brani da La morte di Empedocle
Nel mio silenzio sei giunto con passo
lieve, giorno splendido, e mi hai trovato,
amico, nel buio della grotta, ma non venivi
inatteso …
(…)
Io so chi sono; io … Leggi tutto
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Testo da http://biografieonline.it
Eugenio Montale, uno dei massimi poeti italiani, nasce a Genova il 12 ottobre 1896 nella zona di Principe. La famiglia commercia prodotti chimici (il padre era curiosamente fornitore dell’azienda dello scrittore Italo Svevo. Eugenio è … Leggi tutto
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Il corvo
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I.
Una volta in una fosca mezzanotte, mentre io meditavo, debole e stanco, sopra alcuni bizzarri e strani volumi d’una scienza dimenticata; mentre io chinavo la testa, quasi sonnecchiando – d’un tratto, sentii un colpo leggero, … Leggi tutto
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Portami il tramonto in una tazza,
sommami le caraffe del mattino
e dimmi quante stillano di rugiada.
Dimmi fin dove salta il mattino-
Dimmi fin quando dorme colui
che intrecciò e lavorò le vastità d’azzurro.–
–Scrivimi quante
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Ho sempre avvertito la perdita di qualcosa –
la primissima sensazione che ricordo
è una privazione – di cosa non sapevo –Troppo giovane perché chiunque sospettasse
una dolente fra i bambini
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ciò nondimeno mi aggiravo
come chi rimpianga -
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Confini
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Stamattina il sole scioglieva la brina
dalle ciglia,
residuo di inverni finiti.
Tu parlavi di confini,
da tempo chiedevi una lettera,
e una lettera è il confine
tra il mio pensiero e i tuoi occhi.–
Sta … Leggi tutto
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Addio,
dimentica
e perdona.
E brucia le lettere,
come un ponte.
E che sia il tuo viaggio
coraggioso,
che sia dritto
e semplice.
E che ci sia nell’oscurità
a brillare per te
un filo di stelle argentato,
che ci
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Ho spiegato al gatto tigrato
le ragioni delle stagioni e le regole del gufo
i tradimenti degli amici, l’amore dei gobbi,
e il parto della piovra dai tentacoli palpitanti
che striscia nel mio letto e non ama le carezze.… Leggi tutto
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Il sogno
Per nessun altro, amore, avrei spezzato
questo beato sogno.
Buon tema per la ragione,
troppo forte per la fantasia.
Fosti saggia a svegliarmi. E tuttavia
non interrompi il mio sogno, lo prolunghi.
Tu così vera che pensarti basta… Leggi tutto -
Ogni giorno creo una nuova patria
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in cui muoio e rinasco quando voglio
una patria senza mappe né bandiere
celebrata dai tuoi occhi profondi
che mi accompagnano per tutto il tempo
del viaggio verso cieli fragili
in tutte le -
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Perché tu mi oda
le mie parole
a volte si assottigliano
come orme di gabbiani sulla spiaggia.
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Collana, sonaglio ebbro
per le tue mani dolci come l’uva.
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E le vedo lontane le mie parole.
Più che mie
… Leggi tutto -
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A metà strada
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Continuerò ad incontrarti
nei pensieri,
col silenzio nascosto
in una mano,
alla fine del giorno
sulla riva dell’onda.
… Leggi tutto -
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Mattino a Stoccolma
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Ritorno dal regno ipnotico …
il suono m’accoglie … poi giunge la luce:
è respiro di marea montante,
è brusio di vite ansiose,di rancorosi ordigni in moto che, ragionevoli,
seguono i moti astrali dimentichi
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