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Addio,
dimentica
e perdona.
E brucia le lettere,
come un ponte.
E che sia il tuo viaggio
coraggioso,
che sia dritto
e semplice.
E che ci sia nell’oscurità
a brillare per te
un filo di stelle argentato,
che ci sia la speranza
di scaldare le mani
vicino al tuo fuoco.
Che ci siano tormente,
nevi, piogge
e lo scoppiettio furioso della fiamma,
e che tu abbia in futuro
più fortuna di me.
E che possa esserci una possente e splendida
battaglia
che risuona nel tuo petto.
Sono felice
per quelli che forse
sono
in viaggio con te.
–
1957
Post del 29 novembre 2012
ipazia e ..........bakunin
18 Giugno 2014 @ 22:39
PAROLA D’ORDINE
Lasciate passare chi va per la sua strada.
Lasciate passare
Chi va pieno di notte e chiar di luna
Lasciate passare e non gli dite nulla.
Lasciatelo: va solo
A bere acqua di Sogno a qualche fonte;
a coglier bianchi gigli
in un giardino che egli sa, di fronte.
Viene da Terra -di-tutti, ove ha casa
E dove torna spuntato il mattino.
Ora lasciatelo passare:
va pien di notte e di solitudine.
Diventerà poi
Un astro al suolo.
MIGUEL TORGA
Redazione
19 Giugno 2014 @ 06:50
Grazie Antonio, vedo che non ci sai fare solo con la sgorbia, hai altri strumenti per dar forma alla tua sensibilità di ribelle …
GianCarlo