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Confini
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Stamattina il sole scioglieva la brina
dalle ciglia,
residuo di inverni finiti.
Tu parlavi di confini,
da tempo chiedevi una lettera,
e una lettera è il confine
tra il mio pensiero e i tuoi occhi.
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Sta lì impettita
con quel vestito trasparente di linee verbali …
io di qua, tu di là,
lei in mezzo a noi
come una fune tesa sull’impossibile.
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E il confine è quella linea invisibile
che a turno spostiamo
per amore dell’infinito,
per amore di conoscenza,
per amore.
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Da tempo siamo saliti sul treno del divenire
e lo stridere delle rotaie, per noi
è il canto che vincola al tempo.
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Tempo fa ho pensato ai confini,
ma tu non c’eri,
non c’eri ancora.
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l’immagine è stata attinta da Visions il blog di Isabella Sommati