• Dossier Bergoglio: la “storia argentina” del gesuita francescano

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    Dalla Redazione


    Il 13 marzo del 2013, pochi minuti dopo esser venuti a conoscenza dell’avvenuta elezione al Soglio di Pietro del cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, pubblicammo su questo sito un articolo, datato 11 maggio 2006, di Stella Spinelli: PeaceReporter – Il lato oscuro del cardinale Bergoglio. trovato in rete.

    L’articolo iniziava così: «Il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, presidente dei vescovi argentini, nonché tra i più votati, un anno fa, nel conclave Vaticano che ha scelto il successore di Giovanni Paolo II, è accusato di collusione con la dittatura argentina che sterminò novemila persone. Le prove del ruolo giocato da Bergoglio a partire dal 24 marzo 1976, sono racchiuse nel libro L’isola del Silenzio. Il ruolo della Chiesa nella dittatura argentina, del giornalista argentino Horacio Verbitsky, che da anni studia e indaga sul periodo più tragico del Paese sudamericano, lavorando sulla ricostruzione degli eventi attraverso ricerche serie e attente.»
    La data dell’articolo, 11 maggio 2006, toglie ogni dubbio su una ipotetica strumentalizzazione da parte della giornalista.
    Da quel giorno siamo stati testimoni attenti e abbiamo indagato sulla vera storia del capo della Chiesa cattolica Francesco I al secolo Jorge Mario Bergoglio.

    Pochi in Italia, troppo pochi, hanno contezza dello strappo che si è consumato sotto i loro occhi tra realtà storica e mito. Mentre la maggior parte dei giornalisti italiani si accodava al mainstream mediatico che di giorno in giorno, abbandonando completamente il doveroso pensiero critico, costruiva l’agiografia dell’Argentino, noi sul nostro sito cercavamo, denunciandone sia i suoi comportamenti che si avvicendavano, sia la sua storia precedente all’elezione papale, di controbilanciare con un po’ di realtà le favole giornalistiche. Impresa impossibile, utopistica ma eticamente doverosa.
    Lo abbiamo fatto coscienti di quanto l’alienazione religiosa, creando un pseudo pensiero incastonato nel nulla, sia in grado di distorcere la realtà facendo di ciò che è ciò che non è e il suo esatto contrario.

    Sono passati quasi tre anni da quel giorno in cui aprimmo un faldone pubblico che chiamammo Dossier Bergoglio.
    Ora ci siamo resi conto che, visto la mole di documenti pubblicati su Bergoglio, il navigatore web che incappa in questo dossier potrebbe avere delle difficoltà di orientamento.

    Abbiamo quindi pensato di creare questo elenco di articoli in cui il lettore, leggendo solo una brevissima sintesi dell’articolo o del documento, potrà orientare la propria scelta e le proprie ricerche.

    Questo elenco verrà diviso in due sezioni:
    Il primo elenco che abbiamo chiamato Chi è? La vera storia di Jorge Mario Bergoglio lo trovate qui di seguito

    Fra qualche giorno pubblicheremo anche l’elenco degli articoli che narrano lo svolgersi del papato di Bergoglio nella realtà e nella finzione mediatica a cui abbiamo dato il titolo Francesco 1.0 : agiografia mediatica e realtà; ovvero lo strappo tra realtà storica e mito mediatico.

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    Chi è?


    La vera storia di Jorge Mario Bergoglio

    http://www.igiornielenotti.it/?p=11221
    11 maggio 2006 – Articolo di Stella Spinelli: PeaceReporter – Il lato oscuro del cardinale Bergoglio.
    In questo articolo la giornalista denuncia il cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, di collusione con la dittatura argentina colpevole del genocidio.

    http://www.igiornielenotti.it/?p=27838
    2 maggio 2010 – a cura di Giulia De Baudi – Mom Debussy. Gli obiettivi del “francescano” J.M. Bergoglio: fama, denaro, potere
    In questo intervista uscita su El Pais col titolo I conti di Bergoglio, il segretario del Provinciale dei gesuiti argentini Miguel Ignacio Mom Debussy narra al giornalista Horacio Verbitsky narra le sue tragiche disavventure. Una lettera, con la quale Mom Debussy chiedeva al papa la dispensa dal celibato sacerdotale e alla Compañía de Jesús dai suoi volti povertà, castità e obbedienza, del febbraio 1989, contiene osservazioni categoriche sull’ex Provincial. Debussy scrisse che «la mia relazione con il Provincial Jorge Mario Bergoglio mi spersonalizzò, mi impedì di maturare e pose fine alla poca autonomia che mi rimaneva». In questa lettera Mom Debussy scrive anche che dovette sopportare «oppressione, falsità e disprezzo».

    http://www.igiornielenotti.it/?p=12276
    ottobre 2010 – A cura della Redazione : Horacio Verbitsky l’uomo che documentò le connivenze di Bergoglio con la giunta militare argentina
    La rivista Historia Magistra nell’ottobre 2012 pubblicò un importante articolo dell’ottobre 2010 sui crimini della Chiesa argentina di cui Bergoglio era un gerarca.
    Historia Magistra, Rivista di storia critica, anno IV, n.10 2012 – Roberto Alciati: Quando il giornalista dà lezioni allo storico – Chiesa e dittatura argentina raccontati da Verbitsky.


    http://www.igiornielenotti.it/?p=23627
    27 ottobre 2011 – di Giulia De Baudi : Cattocomunismo, ovvero le strategie di marketing della Chiesa cattolica di fronte alla crisi economica
    L’autrice dell’articolo, novella Cassandra, già nel 2011 aveva intuito che la Chiesa cattolica, per motivi puramente utilitaristici di marketing, si stava avvicinando ai movimenti “cattocomunisti”. Tutto ciò si è concretizzato con l’elezione di Bergoglio il quale ha assunto il nome dell’alfiere dei movimenti pauperistici: Francesco. Come ha confermato l’ex francescano Leonardo Boff, uno dei protagonisti di Teologia della Liberazione, Bergoglio si è riavvicinato ai movimenti terzomondisti, escludendo, apparentemente, l’Opus Dei e la sua costola italiana: Comunione e liberazione. Come Giulia accenna nell’articolo, la crisi economica sta rimescolando le carte sociali e quindi la Chiesa muove le sue pedine per mantenere il potere sulla mente dei suoi fedeli, per poi rivenderle, ben disidratate, ai “gran manovratori” della finanza globalizzata.


    http://www.igiornielenotti.it/?p=3296
    7 luglio 2012 – di Giulia De Baudi: Il rapimento dei figli dei desaparecidos
    Qui vengono narrate le responsabilità dirette di Jorge Mario Bergoglio nel “robo de los bebè” il rapimenti dei bambini dei desaparecidos negli anni della dittatura militare. Come ha ricordato in una intervista la scrittrice argentina Elsa Osorio, Bergoglio «Faceva parte della gerarchia cattolica argentina. E la gerarchia era complice della dittatura». Bergoglio quindi non poteva non sapere del traffico di neonati di cui parla l’articolo.

    http://www.igiornielenotti.it/?p=10507
    15 febbraio 2013 – di Giulia De Baudi: Argentina, sentenza storica: la Chiesa cattolica mandante degli omicidi dei sacerdoti che aiutavano il popolo
    La Chiesa argentina è stata giudicata complice della dittatura militare nella repressione contro los rojos, dagli anni che vanno dal golpe militare del 1976 al 1983. Nello specifico dell’ultima sentenza, l’istituzione religiosa risulta collusa con i militari Luciano Benjamín Menéndez, Luis Fernando Estrella e Domingo Benito Vera, assassini dei sacerdoti Carlos de Dios Murias e Gabriel Longueville. J.M. Bergoglio in quegli anni era a capo dei gesuiti e quindi faceva parte della gerarchia ecclesiastica. Gli assassini sono stati condannati all’ergastolo, da un tribunale de La Rioja, provincia del Nord del Paese. Nell’articolo le motivazioni della sentenza che puntano il dito contro la Chiesa Cattolica considerata complice della dittatura militare che fece scomparire 30.000 giovani argentini.


    http://www.igiornielenotti.it/?p=11314
    16 marzo 2013 – Verità e leggende metropolitane – A cura di Giulia De Baudi
    Questo articolo, attraverso articoli di vari autori- tra qui Horacio Verbitsky – riassume e ricapitola dati storici e mostra importanti documenti concernenti l’attività di Bergoglio durante l’ultima dittatura militare argentina smitizzando le leggende metropolitane fiorite intorno “all’uomo venuto da lontano”.

    http://www.igiornielenotti.it/?p=16911
    17 marzo 2013 di Daniela Padoan: Bergoglio e la favola di ‘Papa Francesco’?
    In questo articolo, l’autrice mette in luce le contraddizioni sia della Chiesa cattolica che di Jorge Mario Bergoglio : «Dunque abbiamo un Francesco in Vaticano. Non è venuto dal nulla, camminando scalzo. Era a Buenos Aires, sprezzante di tutte le figure che sono state vittime della dittatura argentina. Sembra di cattivo gusto evocare le porte chiuse in faccia alle madri e alle nonne di Plaza de Mayo, e le circostanziate testimonianze di una vicinanza a un regime che torturava gli oppositori. »

    http://www.igiornielenotti.it/?p=11381
    18 marzo 2013 – di Giulia De Baudi : Passeggeri
    È una poetica ricostruzione dei contenuti affettivi dell’autrice incardinati nella tragedia dei desaparecidos. L’articolo è corredato da immagini della raccolta fotografica del fotografo argentino Gustavo Germano intitolata Ausencia. «Oggi sono venuti gli argentini, c’era Ramon con i capelli ricci che quasi nascondono le ustioni alle tempie provocate dalla picana; c’era Ines che guarda il suo ventre di madre asciugato e chiede della sua creatura vista solo per pochi istanti. La bimba – Manuela l’avrebbe chiamata – era nata in quell’orrido posto dove l’avevano torturata e dove l’avrebbero ammazzata senza pietà poche ore dopo il parto; ci sono anche le due suore francesi, Léonie Duquet e Alice Domon, attiviste per il terzomondo, che furono rapite mentre erano in chiesa e portate alla ESMA. Lì vennero torturate. Poi divennero anche loro passeggere di uno dei tanti volos.»

    http://www.igiornielenotti.it/?p=11442
    20 marzo 2013 – di Giulia De Baudi: Lo strano caso del papa Jekyll e del cardinale Hyde
    L’articolo si allaccia a un editoriale di Horacio Verbitsky apparso il 19 marzo su il FattoQ (“I due volti di Bergoglio tra fede e militari”) e mette ancor più in luce il solco profondo che divide la verità storica e l’agiografia dipinta ad arte dai giornalisti italiani: «Papa Francesco, “dal sorriso benevolo”, “custode” del mondo così com’è, prosegue la sua strada lastricata di rose che ogni giorno i giornalisti amorevolmente gli preparano. Egli è “umile”, è pervaso da una “luminosa semplicità”, egli “bacia l’handicappato”, parla “col tono di chi parla dal cuore al cuore, come pastore che cerca, ama e abbraccia quanti Dio ha voluto affidargli.”» così si esprimeva in quei giorni Bruno Forte sul Sole24Ore»
    Il buon Francesco dice egli è il «custode» della Chiesa e come il padre putativo dalla paternità incerta, San Giuseppe, «esercita questa custodia con discrezione, con umiltà, nel silenzio, ma con una presenza costante e una fedeltà totale, anche quando non comprende».

    Questo significa per un giornalista credente come Bruno Forte del Sole24Ore: “ custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini”.

    http://www.igiornielenotti.it/?p=11602
    27 marzo 2013 – di Giulia De Baudi : Se questo è un uomo …
    Articolo polemico contro Moni Ovadia e Pedro Perez de Esquivel per il loro negazionismo: «Ma come Ovadia, prima fai l’oracolo delfico poi non sai neppure distinguere l’agnello dal lupo? Ti basta una maschera carnevalesca da santo per non saper vedere che sotto c’è il ghigno di chi mentre 30.000 esseri umani scomparivano nel nulla, stava in silenzio? Ma in questo modo ti metti a fare l’avvocato delle cause perse, l’Azzeccagarbugli che sta col potente, solo perché l’accusa gravissima di essere complice degli assassini – tu usi l’eufemismo compromesso – non è “suffragata da sufficienti elementi di prova e per negare la quale si sono levate voci autorevolissime come quella di Pedro Perez de Esquivel .”»

    http://www.igiornielenotti.it/?p=11697
    27 marzo 2013 – di Giulia De Baudi : La complicità della Chiesa col nazismo, la denuncia di Camus
    Inutile dire che Albert Camus è per noi un forte riferimento etico e professionale. In questo articolo l’autrice fa un nesso tra un articolo di Camus scritto contro Pio XII il 26 dicembre 1944 e il papa dei cattolici. «Il silenzio colpevole dei giornalisti europei di allora è la fotocopia del silenzio colpevole dei giornalisti di oggi. I migliori accennano a qualche notiziola su Bergoglio – Videla&Co. per poi immediatamente affermare che sono le solite menzogne paranoiche, dei soliti complottisti, create apposta per l’occasione. Poco importa se, da anni, giornalisti come Horacio Verbitsky mostrano documenti, e se il movimento delle Nonne de Plaza de Mayo denunciano, da anni la complicità della Chiesa argentina e danno del fascista a Bergoglio.»

    http://www.igiornielenotti.it/?p=12302
    15 aprile 2013 – di Gian Carlo Zanon: Desaparecidos: assenze che ritornano
    Recensione del libro: Giorni di neve, giorni di sole di Fabrizio e Nicola Valsecchi in cui viene narrata la storia vera di una giovane donna desaparecida. «Il protagonista-voce narrante di questo libro oltrepassa quel confine facendoci ‘sentire’ tutta l’angoscia e il dolore di un padre al quale una notte viene sottratta la luce dei suoi occhi: la figlia Patricia, una ragazza di ventun anni. Al padre della ragazza paralizzato dall’orrore gli aguzzini lasciano la nipotina Marianna di pochi giorni che diventata adulta saprà cantare il suo amore per la madre perduta nelle splendide poesie che scriverà ogni anno nel giorno della scomparsa per trasformare la sua assenza in presenza: “Sono un’assenza che ritorna/ogni volta profonda e presente./Sono un vuoto che riempie di voglie./Sono una voce che non grida;/parla pian piano all’udito,/che accompagna/e che guida”

     

    http://www.igiornielenotti.it/?p=15541
    8 agosto 2013 – di Giulia De Baudi: “Legenda novi Francisci” creazione di un mito
    Gli informatori mediatici italiani, “guidati dall’alfiere bergogliano” Eugenio Scalfari, hanno da subito iniziato un’opera “iper-realistica” costruendo attorno a Bergoglio quella che Giulia ha definito nel suo articolo “Legenda novi Francisci”: Scalfari «ha scelto di chiamarsi Francesco perché vuole la Chiesa del poverello di Assisi. (…) è candido come una colomba ma furbo come una volpe. Tutti ne scrivono, tutti lo guardano ammirati e tutti, presbiteri e laici, uomini e donne, giovani e vecchi, credenti e non credenti aspettano di vedere che cosa farà il giorno dopo».
    In questo articolo, corredato da denunce circonstanziate sostenute da documenti, vi è una esplicita denuncia : «E allora dato che Scalfari esprime dei giudizi su Bergoglio che sono palesemente falsi come questo: “Di politica non si occupa, non l’ha mai fatto né in Argentina da vescovo …”; dimostrando di “non sapere” della lotta dell’ex vescovo di Buenos Aires , in cui giunse a definire l’omosessualità come qualcosa “fuori dal disegno divino”, fece contro il governo Argentino che voleva dare il diritto civile del matrimonio a queste persone , egli dimostra di essere un credente e non un essere pensante. »

    http://www.igiornielenotti.it/?p=19595
    31 dicembre 2013 – di Giulia De Baudi: Dossier Bergoglio – L’inganno della Bergoglio’s list
    La giornalista smonta pezzo per pezzo lo “scoop giornalistico” costruito da Nello Scavo in cui egli parla di un J.M. Bergoglio salvatore di decine di probabili desaparecidos : «Ma volendo fare i pignoli c’è una “piccola differenza” tra la lista di Oskar Schindler e quella di Nello Scavo: la prima fu compilata e data ad un nazista corrotto da colui che rischiando la vita salvò un migliaio di ebrei destinati alla ‘soluzione finale’; la seconda non è stata redatta da Bergoglio, come vogliono far credere i titoloni dei giornali che strillano Bergoglio’s list , Bergoglio’s list, ma da un zelante cattolico che ha scritto un libro in cui afferma di aver raccolto una serie di testimonianze la cui veridicità è tutta da appurare.»

    http://www.igiornielenotti.it/?p=17050
    27 novembre 2014 – di Giulia De Baudi: Genocidio argentino in difesa dell’ordine cristiano
    Il giornale argentino Mirada al Sur il giorno seguente all’elezione di Jorge Mario Bergoglio al Soglio papale, pubblicò un articolo dal titolo Cruzados del último genocidio argentino (I crociati dell’ultimo genocidio argentino). Il questo articolo venne riportata una notizia sconvolgente corredata da fotografie: «Giovedì scorso – un giorno dopo l’elezione del Papa Bergoglio –, i 44 Repressori che stanno per essere giudicati dal tribunale di Córdoba, accusati di delitti di lesa umanità commessi nel campo clandestino de detenzione di La Perla, entrarono nella sala del tribunale esibendo sui loro abiti un distintivo coi colore giallo e bianco della bandiera del Vaticano. (…) si vestirono, per così dire, con una nuova uniforme di crociati. Quella dei crociati dell’ultimo genocidio argentino, perpetrato in nome di Dio e giustificato – è meglio ripeterlo perché lo fecero fino a stancarsene – in difesa della civilizzazione occidentale e cristiana.»


    http://www.igiornielenotti.it/?p=28754
    27 maggio 2015 – di Giulia De Baudi – Teresa di Calcutta, Mario Bergoglio, Josemaría Escrivá: Il pane della rassegnazione distribuito dalla chiesa cattolica
    J.M. Bergoglio, in questa rassegna di propugnatori della rassegnazione, non poteva certo mancare. Un articolo scritto con molta ironia: «Anjëzë Gonxhe Bojaxhiua, Josemaría Julián Mariano Escrivá de Balaguer y Albás, Jorge Mario Bergoglio, sono le voci accattivanti del cattolicesimo mondiale che parlano al mondo dei credenti e dei furbastri, cercando di incanalare le sacrosante ribellioni sociali e le istanze umane nell’alveo della rassegnazione e della subordinazione ai primi che nel regno dei cieli saranno gli ultimi … e l’ultimo chiuda la porta.»

    http://www.igiornielenotti.it/?p=29256
    21 luglio 2015 – di Gian Carlo Zanon – Il ruolo di Bergoglio in 5 casi di abuso; ovvero pedofilia clericale y la Mala Información
    Nel marzo del 2014 vi furono delle denunce ben circostanziate (leggi qui) ( e qui) e mai contestate che parlavano di ciò che fece Bergoglio a proposito della pedofilia clericale quando era arcivescovo di Buenos Aires. «Il quadro che emerge – si legge – è sconcertante: sostanzialmente, mentre i vescovi statunitensi ed europei affrontavano lo scandalo, Bergoglio, pur in analogo contesto, sarebbe rimasto in silenzio. “Non ha pubblicato documenti, non ha fatto nomi né tenuto registri dei preti accusati, non ha elaborato una politica di gestione degli abusi, nemmeno ha pronunciato una parola di scuse nei confronti delle vittime”.» Segue un elenco con documenti e nomi.

    http://www.igiornielenotti.it/?p=3016

    30 ottobre 2015 – Dalla redazione : Luis Zamora: la verità su Papa Francisco e la dittatura in Argentina
    Due video denunciano Bergoglio. La prima denuncia viene da Luis Zamora giornalista e ex deputato argentino. La seconda dalla sorella di un prete che, seconda la sua testimonianza e quella del giornalista Horacio Verbitsky, fu consegnato nelle mani dei torturatori dall’ex provinciale gesuita Bergoglio.

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