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In questo mio tempo segnato da allontanamenti, vicinanze e nebbia crescente, i dadi della mia identità rotolano senza trovare l’attimo opportuno per arrestarsi scoprendo così la provvisoria cifra del mio essere.
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Anelli di cenere
(a Cristina Campo)
Sono le mie voci che cantano
affinché non cantino loro,
gli imbavagliati grigi nell’alba,
i vestiti di un uccello devastato nella pioggia.
C’è, nell’attesa,
un rumore di lillà che si rompe.
E c’è, … Leggi tutto
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All’orecchio questa notte mi hai detto due parole
comuni. Due parole stanche
di essere dette. Parole
che da vecchie si son fatte nuove.
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Due parole così dolci, che la luna che passava
filtrando tra i rami
nella mia … Leggi tutto