• Poesie … Alejandra Pizarnik

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    Anelli di cenere
    (a Cristina Campo)

    Sono le mie voci che cantano
    affinché non cantino loro,
    gli imbavagliati grigi nell’alba,
    i vestiti di un uccello devastato nella pioggia.
    C’è, nell’attesa,
    un rumore di lillà che si rompe.
    E c’è, quando arriva il giorno,
    una partizione del sole in piccoli soli neri.
    E quando è notte, sempre,
    una tribù di parole mutilate
    cerca asilo nella mia gola,
    perché non cantino loro,
    i funesti, i padroni del silenzio.

    Alejandra Pizarnik

     –

    Alejandra Pezarlik

     

    “Palabra por palabra yo escribo la noche “

    Buenos aires 29 aprile 1936

     

    Biografia

     

    pubblicata da Alejandra Pizarnik poesia il giorno sabato 11 dicembre 2010 alle ore 13.10 ·

     

    Nasce ad Avellaneda, Buenos Aires, il 29 aprile del 1936, secondogenita di una famiglia di ebreirussi emigrata in Argentina. Flora Pozharnik, era il nome originario e Elias e Rejzla quello dei suoigenitori. Studia a Buenos Aires alla facoltà di Filosofia e di Lettere, e in seguito studia pittura conJuan Battle Planas poliedrico scrittore e pittore, conoscitore della filosofia Zen e della psicanalisi. Spirito libero, in ogni senso, entra in amicizia con il fior fiore degli intellettuali di quegli anni, inAmerica come in Europa. Dal 1960 al 1964, risiede a Parigi dove lavora presso la rivista“Cuadernos”, e collabora con varie case editrici francesi e riviste come “Les Lettres Nouvelles” e“Nouvelle Revue Francaise”. Da sottolineare sia le corrispondenze che le intense e numerosefrequentazioni umane e letterarie tra le quali ricordiamo: Victoria Ocampo, Octavio Paz, Julio eAurora Cortazar, Enrique Molina, Italo Calvino, Maria Zambrano, Roger Caillois, Elémire Zolla,Cristina Campo, Andrè Peyre Mandiargues, Claude Couffon, Cesar Aira, Antonio Porchia, ArturoCarrera, Ivonne Bordelois, Olga Orozco e Antonio Beneyto che nel ‘69 pubblicò per primo inSpagna le poesie di Alejandra. Importanti le traduzioni di poeti di riconosciuto valore come AiméCesairé, l’amico Henry Michaux, Ives Bonnefoy ed il meraviglioso studio sul “poète noir” diArtaud. Studia storia delle religioni e letteratura francese all’ Università della Sorbona. Collaboraanche alla prestigiosa rivista “Sur” fondata da Victoria Ocampo avvicinandosi alla poesia diOrozco e di Molina. Nel 1965 torna a Buenos Aires e pubblica sulla rivista Testigo ilparticolarissimo scritto “La contessa sanguinaria”. La sua poesia ottiene prestigiosissimiriconoscimenti quali il “Premio Fondo Nacional de las Artes” e della “Municipalidad di BuenosAires”. Nel 68 pubblica il suo”Estrazione della pietra della follia” e nel 1969 a New York ottieneuna borsa di studio dalla Fondazione Guggenheim. Poi di nuovo si sposta a Parigi per rientrare inArgentina nel ‘71 ove completa le ultime opere, prima del suo ricovero divenuto inevitabilenonostante il lungo percorso analitico con Leon Ostrov , al quale la Pizarnik dedicò una raccolta dipoesie. Nel 1972 ottiene un’altra borsa di studio dalla Fondazione Fullbright. Nella notte tra il 24 e25 settembre del 1972, più probabilmente alle prime ore dell’alba, durante un fine settimana fuori dalla clinica psichiatrica, si suicida con una overdose di Secodal. Le sue opere stanno pian piano diffondendosi a livello internazionale. I manoscritti originali sono stati posti in salvo durante i terribili giorni del golpe argentino dalla poetessa Ana Marie Moix e oggi sono ben conservati presso l’Università di Princeton grazie all’iniziativa della scrittrice Ana Becciu, sua grande amica, che ha curato l’edizione in lingua madre dell’opera completa di Alejandra Pizarnik.

     

    Pubblicato 8 marzo 2013

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