• Chi è questa donna? Santa Madre Teresa di Calcutta o Anjeza Gonxhe Bojaxhiu la criminale?

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    Redazionale

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    A oggi, 9 settembre 2016, l’articolo Il lato oscuro di Madre Teresa di Calcutta la “santassassina”, (leggi qui) postato su questo blog il 12 dicembre 2012  è stato letto, solo qui, 288.917 volte.

     

    Questo pezzo giornalistico, fu pubblicato per la prima volta su AgoràVox il 10 settembre 2010. In seguito fu ampliato e corredato con due video.

    Nei giorni scorsi, in concomitanza con la santificazione della suora cattolica Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, ovvero Madre Teresa di Calcutta, ( 4 settembre 2016) è stato letto circa, numero più numero meno, da 195.000 individui di 36 paesi diversi.

    L’articolo di Gian Carlo Zanon è stato copiato e incollato su decine di siti web – alcuni dei quali non si sono neppure degnati di segnalarne la provenienza – ed è quindi  impossibile calcolare quante persone abbiano letto questo articolo. Il numero si aggirerebbe intorno alle 800/900.000 letture complessive. Ciò significa che sono moltissime le persone che cercano la verità su questa donna baciata dal marketing Vaticano.

    Poco importa a noi se l’articolo è stato copiato senza neppure citare la fonte. Queste defaillances deontologiche hanno una relativa importanza. Ciò che importa è la diffusione delle denunce circonstanziate riportate nell’articolo e nei video (vedi qui).

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    L’articolo ha suscitato uno lunga scia di commenti, alcuni rabbiosi,  come quello molto sintetico di Max pervenutoci nel 2014, «MA TU CHI SEI PER GIUDICARLA….????» altri sensati, altri deliranti, altri di buon senso, ecc. ecc..

    Ovviamente ben vengano le critiche, anche quelle non “politicamente corrette”. Ben vengano anche quelle che palesano i deliri su cui si fonda la credenza religiosa fondamentalista.

     

    Rileggendo i commenti, ma anche le risposte, mi sono resa conto che avevamo tra le mani un piccolo patrimonio da spendere per arricchire la conoscenza “antropologica”, di chi volesse avventurarsi tra le righe di questi lussureggianti commenti che hanno per tema la verità su Madre Teresa di Calcutta al secolo Anjeza Gonxhe Bojaxhiu .

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    «Poco mi importa di ciò che fa la chiesa con i suoi santi e santini; – scriveva G.C. Zanon sui social pochi giorni in un colloquio col giornalista Matteo Miavaldi – a me importa la verità su questo personaggio pubblico, il suo peso culturale, la sua immagine mediatica gestita dal clero. (…) il problema è che la “missione evangelica” di Teresa non fu quella di salvare la vita agli ammalati , fu quella di accompagnare attraverso il dolore le persone alla morte in modo da fargli guadagnare la vita eterna in cielo. E questo lo si deve dire per amore di verità altrimenti caro Miavaldi la gente non capisce cosa diavolo faceva Teresa ai malati che raccoglieva per strada … (…) non specificare il contenuto della “missione evangelica” può generare confusione. Perché è tutto lì il fulcro del problema: se Teresa prendeva i malati per strada e li curava era una degnissima persona meritoria del Nobel; se prendeva gli ammalati e li faceva morire tra i tormenti perché in questo modo guadagnavano il paradiso era una pazza assassina. Non ci sono vie di mezzo.»

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    E questo è il clima delle nostre risposte ai commenti: cercare di chiarire i contenuti di quegli atti. Contenuti che a quanto pare non sono stati compresi neppure a da Tiziano Terzani: «Son venuto a Calcutta, sulle tracce di Madre Teresa, spinto da una vecchia curiosità: quella per la grandezza umana. Esiste ancora? E come si esprime? Ho voluto farmi una mia idea della sua opera; sapendo che, per capire Madre Teresa bisogna capire Kaligath, è da lì che sono partito per rifare a grandi tappe il suo straordinario cammino. Già alla porta uno potrebbe bloccarsi, disgustato: “casa per i derelitti morenti” dice un cartello sbiadito sulla porta. Ancora un passo e si legge: il fine più alto della vita umana è quello di morire in pace con Dio. Ci si potrebbe voltare e tornare indietro, in disaccordo con questa interpretazione dell’esistenza, ma gli occhi cadono su una brandina dov’è disteso una sorta di “fagotto” d’ossa e pelle: un vecchio, ormai senza età, con gli occhi lucidi e sbarrati, lotta per prendere le ultime boccate d’aria. Una suora gli siede accanto e gli accarezza una mano. “L’hanno trovato ieri su un mucchio di spazzatura. Fra poco sarà in paradiso”».

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    Il grande Terzani si ferma davanti a un dato oggettivo. Osserva un uomo ormai moribondo nelle mani di una suora pietosa senza chiedersi se quell’uomo, anziché essere pietosamente accompagnato alla morte  poteva essere salvato.

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    Data la moltitudine dei commenti abbiamo deciso di scegliere solo alcuni, quelli che riteniamo più significativi per capire i pensieri e le credenze che sostanziano e rendono possibile l’esistenza di questa icona cattolica. Pensieri e credenze senza i quali la suora albanese sarebbe mediaticamente sconosciuta. Ovviamente gli estensori dei commenti rimarranno anonimi.

    Buona lettura …

    Giulia De Baudi

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    Commenti e risposte

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    Commento: Ma tu chi sei per giudicarla….????

    Max

     

    Risposta: “Homo sum, humani nihil a me alienum puto” «Nulla che sia umano mi è estraneo»). Publio Terenzio Afro. Il non umano lo combatto, la mia è una condizione umana senza la quale non potrei più definirmi umano.

    Max sono semplicemente un essere umano che vuole rimanere tale. Penso che qui non sono io il problema, semmai questa persona osannata da chi non vuole sapere la verità. Ma ora lei è morta e allora ora il problema è in coloro che invece di pensare la verità scelgono di credere alle menzogne. Viviamo tutti in questo mondo ma molti hanno scelto di percorrere la strada parallela e in discesa del non essere, del non pensare, del non volere sapere … io no. Ecco chi sono Max .

    G.C.Z.

     

    Commento: Ora perché la chiesa in qualche modo ha voluto speculare su qualcosa che era nato spontaneamente e che ha fatto solo del bene, hai trovato giusto coprire tutto quello che realmente c’e’ stato di buono e positivo. Io non ho parole, anzi visto che sei convinto di aver addirittura posto la prima pietra per rendere un servigio alla società, ho solo queste ” Ma vai a lavorare..” Se la gente fosse tutta come te sto mondo non durerebbe che un altra settimana.

    Andrew

     

    Commento: Senta Lei, ma lo sa che é davvero straordinaria cotanta illuminazione in una persona SOLA? Sono colpito, mi creda eccellenza! Ma com’è certo e sicuro di ogni parola! Nessun dubbio, nessuna infinitesima ombra d’incertezza. Complimenti! In attesa che Lei voglia deliziarci anche con i segreti di Fatima che nemmeno la madonna sa di aver svelato, le porgiamo timidamente i nostri rispettosi ringraziamenti per questa vera opera giornalistica! Deve sentirsi davvero realizzato, certo però Lei è avvantaggiato, e si perché vive nella fortunata dimensione di chi sceglie la verità e arriva pure a saperla! Noi invece non vogliamo. Siamo tonti. Voglia scusare le nostre imperfezioni, logiche, storiche e spirituali.

    Ps: Ottimo affare diventare giornalisti d’assalto votati al metodo della polemica qualunquista, specie se si tratta di argomentazioni non verificabili. Si perché le “opere” da Lei citate non sono certo prove di verità, e il loro gran numero dimostra solo il diffuso cattivo giornalismo.

    Federico

     

    Risposta: Caro Federico la scelta è sempre quella: credere o pensare, a lei la scelta.

    Dalla Redazione : Giulia D.B.

     

    Commento: è interessante leggere quante persone credono che la chiesa cattolica faccia del bene e aiuti le persone in qualche parte del mondo, credo che ancora credono a babbo natale, in quanto a basaglia, meglio lasciar perdere, credo che l’ ospedale di Gorizia l’ ha preso in parola, io personalmente preferisco morire sulla strada che farmi internare a Gorizia.
    Mi sono sempre chiesto come era possibile che una suora sia buona e caritatevole come madre Teresa di Calcutta, ho sempre ritenuto questo una eccezione, dato che nella mia infanzia ho passato molto tempo in ospedale e li le suore facevano da infermiere, e donne così cattive la verità non ne avevo mai viste, crudeli e sadiche.
    Adesso dopo aver letto questo articolo ho capito che forse ho sbagliato pensare ad una eccezione!
    Ho un amica che è stata in India proprio da volontaria, la quale mi ha raccontato che varie persone e dottori andavano li ad aiutare, e ha raccontato che parte della struttura era off limits, cioè non si poteva entrare, solo autorizzati perché ci sono i bambini li dentro e abbiamo paura che li rubino! A questo punto posso pensare che fosse una bugia per mascherare altre realtà.
    Purtroppo la storia è piena di menzogne a tutti i livelli, e i personaggi più violenti e sadici sono gli eroi più ricordati!
    Prendetela come vi fa sentire meglio. Pace e amore a tutti

    Fabrizio

     

    Commento: a me pare che questo “articolo” sia stato scritto senza capo ne coda. tutto è basato sul nulla… Zero fonti, ma molta, troppa presunzione di avere la verità in esclusiva in mano. Beato te che conosci la verità e noi invece restiamo poveracci ignoranti lettori!
    Ma per favore!

    Gigi

     

    Risposta: Gigi, io se fossi te nel tuo entrerei nel merito:
    cosa c’è scritto di sbagliato? A mio giudizio, ma mi potrei sbagliare, in questo “commento” c’è solo l’astio di chi finora ha annullato la verità e ora si trova a fare i conti con una realtà che, dato
    l’annullamento precedente, è divenuta perturbante

    Le fonti ci sono e sono citate. Esclusiva? non penso ma se lo dici tu!!! senza capo né coda? L’articolo ha un inizio, un filo logico e una fine.

    Presunzione? Io la chiamerei orgoglio dell’essere. Lettori ignoranti? Non penso che 35.258 lettori di questo articolo siano ignoranti. Alcuni ignoravano la verità. Ora la sanno.

    Stai sereno Gigi, e grazie per il “commento”

    S.A. (per la Redazione di G&N)

     

    Risposta: Signor Gigi, perché offende i lettori di questo articolo? A parte alcune persone che come vedo dai commenti, la pensano più o meno come lei gli altri hanno sete di sapere ciò che i media nascondono.
    Lei dice che questo articolo “è basato sul nulla” e che non ha fonti. Mi chiedo se lo ha letto. Mi chiedo se ha guardato il documentario video. Mi chiedo infine se lei sa il significato di “fonte storica”.
    Glielo spiego io : la fonte storica è un documento (fotografia, documentario, reportage giornalistico, libro, articolo) che documenta un fatto avvenuto. Ora è chiaro che ci possono essere dei falsi (uno famoso fu la falsa donazione di Costantino scoperto da Valla – un altro la prova scientifica che la sindone è un falso storico). Detto questo in questo articolo ci potrebbero essere delle fonti false ma non un’assenza di fonti.
    Giornali come “The Lancer” “British Medial Journal”, “Left”, medici e fotoreporter che testimoniano di aver visto e toccata con mano, libri documentati ecc. sono FONTI mio caro Signor Gigi.
    Un consiglio: invece di inveire stile face book , puntualizzi, in modo documentato i punti in cui
    secondo lei vi sono delle falsità , potrebbe anche aver ragione e dimostrare che non ha scritto solo con l’inerzia mentale di chi non vuole sapere, udire, vedere.
    Giampiero

     

     

    Commento: ancora continui a spararci addosso il numero dei lettori come “patente” della verità assoluta di quanto scrivi ! A parte il fatto che 35 mila e spiccioli, a livello mondiale, sono in fin fine ben poca cosa, questo atteggiamento arrogante, si, arrogante, non affannarti a cercare altre definizioni, da detentore della verità assoluta, da predicatore fanatico, senza riferimento a fonti, o con fonti del tutto insufficienti. Ti rende poco credibile anche agli occhi di chi, come me, è assolutamente ben disposto a farsi convincere sulla criminalità delle religioni, delle chiese in generale e di quella cattolica in particolare. Ma essere ben disposti non significa essere disposti a bersi qualunque cosa senza fonti e prove attendibili e verificabili.

    Antonio

     

    Risposta: Caro Antonio visto la tua verbosità ci costringi a risponderti telegraficamente: ora i lettori sono 42.125 . La verità per molti, troppi è arroganza, tu fai parte di questa moltitudine .
    Le fonti ci sono basta saper leggere. I veri credenti sono sempre ben disposti? Disponiti!

    G.C.Z (per la Redazione di G&N)

     

     

    Commento: Basta scrivere su wikipedia madre teresa di calcuta leggere e alla fine guardare anche le mille fonti, dopo potete scrivere anche christopher hitchens o karlheinz deschner e capire quanto volevano bene queste persone alla chiesa e allora quanto possono essere validi i loro commenti sulla fede e sulle persone vicine a Dio….e come se si prendesse sul serio un commento di un nazista sugli ebrei…..per chi ha fede non deve farsi sbilanciare da queste scemenze.

    Mattia

     

     

    Risposta: A proposito di scemenze … scusa Mattia ma che significa “persone vicine a Dio”? Quale dio? Manitù? Visnù? Odino? E per “chiesa” cosa intendi: la luterana, l’anglicana, la battista, la cattolica, l’ortodossa, quella dei seguaci di Geova? E quanto vicine a questo dio? due centimetri, un metro, un chilometro?
    Chiedevo tanto così tanto per sapere come regolarmi , non vorrei offendere la divinità di qualcuno o una persona molta vicina al suo dio prima di rispondere. Così se per esempio scrivi Odino vado su Wikypedia e mi informo.

    Attendo caro Mattia

    Roberto

     

     

    Commento: Sono basita… Non ci credo… ho sempre considerato Madre Teresa di Calcutta il vero “Papa” per i Cristiani… per la sua umiltà… io non sono cattolica e non credo in Dio. Ma questa donna straordinaria, semplice, senza circondarsi di lussi e comodità… com’è possibile, come dice lei, che aveva conti all’ estero? Non ho mai veduto questa donna MAI , DAVVERO circondarsi di cose o fare cose da poter pensare che fosse ricca… Ha sempre fatto una vita “povera”… come lo spiega questo? A che pro? …

    Giusi

     

    Risposta: Giusy, non si preoccupi, dieci anni fa quando iniziai a leggere le critiche
    su questa donna ebbi la sua identica reazione.Per fortuna non mi sono spaventata non ho chiuso gli occhi spaventatae ho continuato a cercare, e questi sono i risultati.

    G.D.B. ( per la redazione di G&N)

     

    Risposta: Patrizia, madre Teresa di Calcutta non ha mai fatto una vita di povertà.
    Passava il tempo tra salotti di potenti e ospitate in tv, girava il mondo per mostrare a tutti la sua opera. Riceveva offerte e donazioni dai ricconi e dai dittatori bisognosi del “perdono cristiano”, rimpinzando per bene i suoi conti. Ha costruito centinaia di conventi. Aveva un volo di prima classe prenotato >a vita< con le India Airlines e, quando è arrivato per lei il momento di morire soffrendo “baciata da Gesù”, ha deciso che dei baci di Gesù e della sofferenza che tanto avvicina a dio non se ne faceva un bel nulla ed è andata a farsi curare in un lussuoso ospedale americano. Io non ci vedo molta povertà in una vita così..scendere ogni tanto tra i poveracci e trasformarli in martiri per la tua causa personale mi sa di molte cose ma non di vita di povertà.

    ……………

    Scusa per la figuraccia Giusy, ho confuso i nomi.

    Alessandro

     

    Commento: ma perche’ questi crimini non sono stati denunciati nel momento venivano scoperti?
    nel frattempo le persone morivano e lei di sicuro non e’ morta come i suoi ospiti! davvero non capisco..

     

    Risposta: Patrizia, perché in Libia venivano assassinate centinaia di persone dall’amico di Berlusconi Gheddafi e nessuno lo denunciava?
    Perché ciò che è successo in Rwanda nel 1999 ( un milione d morti)a causa e con il contributo della chiesa cattolica nessuno lo ha denunciato? Fai bene a chiederti il perché . Noi cerchiamo di dare conoscenza denunciando questi crimini taciuti o minimizzati dall’informazione mediatica italiana che nasconde ad esempio cose orribili come questa http://www.igiornielenotti.it/?p=23759.

    Per ciò che facciamo spesso siamo denunciati o costretti a censurare e ogni giorno abbiamo tra i nostri lettori un ospite di riguardo : l’intelligence del Vaticano. Fatti un giro sul nostro sito nel box dedicato alle omissioni giornalistiche http://www.igiornielenotti.it/?cat=1296 e poi verifica naturalmente

    Giulia D.B. (per la Redazione di G&N)

     

     

    Commento:  io credo nell’amore di Qualcuno che sta lassù ma ho seri dubbi su molti santi e beati o solo buoni cristiani. chi li ha dichiarati tali? altri uomini che li hanno giudicati in base alle loro credenze e opinioni. La chiesa è una grande potenza economica, non dimentichiamolo, molto si sacrifica e si è sacrificato per portare avanti la parola d’amore di Cristo fino ai giorni nostri, parola d’amore supportata da tante brutture. Io penso che sia questa la giustificazione che si è sempre data, La chiesa non ha il coraggio di condannare neanche i preti pedofili figuriamoci una persona che è riuscita a circondarsi di tanto lustro. C’è una frase nel Vangelo che mi fa rabbrividire ” In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.” Forse è questa frase che apre e chiude i cordoni del possibile e impossibile che i seguaci di Cristo, con il potere dato agli Apostoli prima e ai papi, cardinali, vescovi e sacerdoti nel succedersi dei tempi, hanno agito e continuano ad agire, giustificando atrocità inaudite in nome di un povero Cristo che con la mia misera mente di piccolo essere vivente non potrei mai pensare volesse ciò, se no che razza di amore di Fratello e Padre sarebbe?

    Nellina

     

    Commento: Ho letto con interesse e attenzione, quanto descritto in questo articolo. Non ho elementi per contestarne o avvalorarne la tesi, sono comunque convinto che si confonda il limite scientifico e culturale di madre Teresa con una sua consapevole malafede.
    Solo negli anni 2000 nel nostro progredito e opulento paese, l’Italia, è cominciata la realtà degli Hospice strutture che forniscono cure mediche, finalizzate al contenimento del dolore, per i pazienti terminali, e fra molte difficoltà. Immaginiamo cosa poteva essere la Calcutta dei primi anni di madre Teresa!! per non parlare dei disagi economici, dell’arretratezza scientifica e delle dinamiche religiose di allora. Poi madre Teresa essendo una di noi, avrà avuto le sue debolezze, i suoi difetti e commesso errori, ma è innegabile che abbia donato la sua intera vita al prossimo.
    Ogni persona può essere descritta in maniera duplice, ma solo sommando il male e il bene che è in ognuno di noi e osservando ciò che prevale, che possiamo giungere ad una serena visione d’insieme.
    Questa è la mia opinione… Saluti

    Yuri Macrino

     

     

    Risposta: Caro Yuri Macrino la ringrazio per i toni usati nel suo commento. Ormai ci stavamo abituando alla cacofonia di molti commenti, alcuni dei quali censurati, e questo suo intervento ci appare come una sinfonia. Detto questo non me la sento però di giustificare Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, né tantomeno il can-can mediatico che ne ha decretato la fortuna.
    Certamente è vero, come dice lei che soprattutto all’inizio ha lavorato in condizioni estreme, ma vorrei ricordare che la penicillina è in circolazione sin dagli anni ’50 del secolo scorso.
    Quindi non si tratta di cure mediche finalizzate “al contenimento del dolore, per i pazienti terminali” ma della volontà di creare dei “moritori” , vale a dire dei luoghi in cui non si cura non per problemi materiali ma per intenzionalità religiose che potrei sintetizzare in questo modo: chi soffre va in cielo. Lei lo ripeteva continuamente.

    La Bojaxhiu, a meno che non la si voglia pensare come una demente, non agiva in quel modo perché aveva “limiti scientifici e culturali” che le impedissero alternative scientifiche. Lo faceva perché pensava che fosse giusto così. Perché lo faceva? Perché aveva una visione distorta della realtà umana che pensava con il caratteristico modo duale che è proprio del cristianesimo e di molte altre religioni: il corpo è sede del male e la prigione dell’anima che essendo infusa da dio è il bene. Basta liberarla dal corpo e il gioco è fatto. Pazzia?
    Si una pazzia che dura da millenni. Non esiste il bene e il male, esistono persone che realizzano la fusione, un po’ come dice lei, tra realtà materiale e energia vitale ricreando continuamente ciò che accade alla nascita (energia/luce + materia/biologia del corpo = pensiero) e persone che hanno perduto, a volte anche completamente, la fusione originaria mente-corpo.
    Poi per tutta la vita cercano – legittimati dalle religioni che sono l’effetto non la causa di un pensiero malato d’alienazione religiosa – di imporre culturalmente la scissione mente corpo come natura umana perversa. Il famoso peccato originale.
    Ma è un discorso lunghissimo … grazie Yuri Macrino

    Giulia D.B. (per la Redazione di G&N)

     

    Commento: Buon pomeriggio, sono grato ai giornalisti per aver fatto luce con coraggio su certi “fenomeni” che hanno dato è continuano a dar luogo a “credenze” di ogni tipo. Il vero compito del giornalista è quello onorato e forse privilegiato di “informare” il pubblico con dovizia di fonti storiche e fattuali: ciò che sta praticamente scomparendo per via del capitalismo nel senso più bieco del termine, senza voler scendere in dietrologie scarne. Ringrazio anche i vari commentatori che in vario modo più o meno offensivo o più o meno di valore hanno stimolato una discussione foriera di riflessioni per tutti. Certo è che il ludibrio o l’offesa gratuita non merita spazio da nessuna parte. Mi limito a qualche breve considerazione frutto della mia esperienza di uomo di legge che ha fatto anche un percorso di conoscenza, anche sofferto se vogliamo. Ebbene, alla fine dei miei vari percorsi, dalla filosofia al Vedanta, dalla meditazione all’approccio alla psichiatria, ciò che ho riscontrato è che dove il pensiero non arriva subentra la fede. Concordo con la redazione che il pensiero sia frutto di fusione tra energia e materia, ciò che il Buddismo rinviene nel “principio universale di vitalità” che governa il cosmo, con ciò non voglio dire che il Buddismo sia in assoluto la fonte del tutto ma semplicemente ciò che più si avvicina all’idea di pensiero cognitivo e creativo che più mi soddisfa. Quanto alla fede, spuria da credenze simboliche e/o religiose, essa credo sommessamente consista in credere fermamente in qualcosa, che comunque vada avverrà per come deve accadere. È difficile dire se sia “a monte” o sia frutto di un pensiero, piuttosto credo che il pensiero sia il veicolo di accesso a qualcosa che già esiste dentro l’uomo. La storia delle religioni ha insegnato, purtroppo, che ancorché pregnante e buono il messaggio, esso è stato distorto e piegato ai loschi scopi di potere e controllo delle menti. Per millenni. Non voler accettare questo significa abiurare il “pensiero” e il discernimento che ne consegue. Quindi il lavoro di riscoperta dei fatti che sono realmente occorsi intorno a certe figure osannate dal grande pubblico è non solo doveroso ma anche prezioso, perché restituisce valore al pensiero umano e all’intelligenza che governa non solo l’uomo se la usa ma anche l’intero cosmo, come principio cardine e di vita. Perdonatemi le digressioni, spero di aver dato un contributo.

    Filippo

     

    Commento: Ma ancora si dà credito agli stupidissimi libri sulla storia “criminale” del cristianesimo?

    Paolo

     

    Risposta: Si

    Giulia D. B. (per la Redazione di G&N)

     

    Risposta: Beh, certamente si Paolo e li trovo molto interessanti , forse non li hai letti bene … pensa Paolo che c’è gente che crede ancora alle favolette demenziali scritte nei libri che fondano le religioni monoteiste, soprattutto quelli che raccontano di un tizio nato da una madre vergine che dopo tre giorni dalla morte rinasce e poi viene mangiato ogni domenica dai fedeli. Tu Paolo certamente non darai credito a queste stupidaggini. Sei troppo intelligente: lo si nota dal tono del tuo commento!!!

    Giampiero G.

     

    Commento: Non so cosa a Calcutta sia e non sia successo.
    Se quello che è stato scritto e detto fosse vero, e non ho ragioni per credere che non lo sia, la santità e la bontà di questa famosa donna sarebbero solo leggenda, e come tale apprezzabile in termini di letteratura popolare.
    Ho sentito che i processi sui pedofili verranno tutti portati in Vaticano (non affidati ai giudici dei territori di competenza), ci sono molti santi nel calendario la cui fama è stata raggiunta grazie alla sofferenza di altri, teresa di Calcutta sarebbe una delle tante.
    Magari il Nobel assegnatole mi dà un po’ più fastidio.
    Comunque su di lei avevo avuto forti dubbi fin da quando, tantissimi anni fa, sentii qualcuno raccontare che non accoglieva donne in gravidanza bisognose di aiuto se non si dichiaravano cristiane, non ho mai saputo se fosse o no vero, ma ho pensato che se fosse stato vero tutta quella fama era solo un’impostura.

    Comunque grazie per l’articolo che mi permetterà di cercare altre informazioni.

    Francesca Sansone

     

     

    Risposta: Grazie a te Francesca per il tuo commento. Vedo che sei ben informata di ciò che succede in Vaticano sul tema della pedofilia. Questa notizia data dai media non è stata da nessuno commentata nel modo in cui hai fatto tu. Come nessuno ha pubblicato le nuove Linee guida sui clerici che abusano i minori del Vaticano. Se vuoi puoi leggere qui http://www.igiornielenotti.it/?p=1747

    Questo significa alterare la verità. E questo il carrozzone mediatico lo fa sempre che si tratti di pedofilia ecclesiastica, che si tratti di “eroi culturali”, che si tratti di politica, che si tratti di storia, e soprattutto che si parli di economia. Purtroppo pochi hanno come te strumenti intellettuali capaci interpretare la realtà. Un fatto è un fatto ma quando lo si racconta, anche se non si mente spudoratamente, gli si può dare un’interpretazione scientemente falsa.

    Noi siamo in trincea e lottiamo ogni giorno con il nostro “Diario polifonico” contro la menzogna … e, visto che ci vedi bene, se vuoi e se te la senti di scrivere su un fatto , che vedi interpretato falsamente, prova a farlo e a mandarlo a noi o ad altri siti che non nascondono la verità , poi ti sentirai meglio …

    Grazie ancora
    Giulia D.B. (per la redazione di G&N)

     

    Commento: Un pò di cavolate tutte insieme son state scritte…andatevi a leggere la testimonianza di Tiziano Terzani sul suo incontro durato ben due settimane con Madre Teresa di Calcutta, Becero giornalismo fate.

    Niccolò

     

    Risposta: Caro Niccolò, qualsiasi cosa abbia detto Terzani non annulla certamente la documentazione da noi pubblicata. E poi ti pregherei di non usare epiteti come “becero” altrimenti la prossima volta saremo costretti a non pubblicare le tue credenze sorde a qualunque pensiero che le possa sconfermare.
    Cari saluti

    La redazione di G&N

     

    Commento:  solo chi per anni, e nel mio caso due, è rimasto notte e giorno a dormire su sedie e poltroncine per assistere il proprio caro nei centri per , aprite le orecchie e gli occhi, MALATI TERMINALI, TERMINALI, TERMINALI, sa benissimo che non si curano ma si alleviano, per quel che è possibile, i dolori o la coscienza del dolore con la morfina, per altro somministrata SOLO alla fine dei loro giorni… con tutto il resto, ho registrato di mia volontà fisioterapiste che giocavano con lo smartphone ogni volta che dovevano lavorare, infermieri che mi lasciavano mia madre nella cacca per ore e non volevano che la cambiassi io, per poi sbatterla per bene. Persone, in primis i dottori, gli infermieri, i parenti e tutti gli oppressi dalla RELIGIONE che credevano fermamente, che il dolore potesse assicurare mia madre nelle mani del signore in salvo finalmente dalla sua anima MALVAGIA, come chissà cosa avesse mai fatto in questa vita… so per certo che i religiosi la pensano a questo modo, i dottori si aggregano per facilitare la liberazione dei posti, le suore che passando per la preghiera mattutina , la incitavano a sopportare il dolore che le maciullava tutto l’interno dell’addome, e non stiamo parlando di una colite, sia ben chiaro, perché così si avvicinava sempre più a Dio!! come i martiri, loro DELIBERATAMENTE fanno di te un santo, VOI PRIMA DI PARLARE E TRAPASSARE A MIGLIOR VITA, SE AVETE ANCORA LA FORZA MENTRE STATE MORENDO TRA UNO STRAZIO E L’ALTRO, LASCIATECI UN COMMENTO, A RIGUARDO, MA CREDO CHE IL DOLORE IMPOSTO NON VE LO PERMETTERA’..

    Vera

     

    Risposta: Vera, ciò che lei ha scritto, per aver vissuto sulla propria pelle la religiosità criminale, è ciò che da anni cerco di evidenziare scrivendo articoli come questo. Non capirei tanta ottusità (quella delle persone che hanno commentato anche insultando o scrivendo “chi sei tu per giudicare questa donna”) se non sapessi che l’alienazione religiosa annulla dalla mente ogni pensiero critico sulla cultura religiosa. Ma purtroppo, come lei scrive, queste persone vivono la loro vita per la morte, meglio se la morte dell’altro. Mi sono trovato anch’io in questi frangenti e ho dovuto far dire davanti al medico religioso, con un cenno del capo, a un amico che stava soffrendo troppo , per far si che si decidessero a dargli la morfina. Come se il suo dolore non si potesse vedere soprattutto da parte di un medico. La stessa notte Antonio è morto senza soffrire più. Che dire di più …
    Grazie per il suo commento.

    1. C. Z.

     

    Commento:  “Teneva questi soldi in conti esteri privati”. Nomi, date, importi, utilizzo? Sennò non è giornalismo ma macchina del fango.

    Andrea

     

    Risposta: Non ha letto attentamente , ecco le fonti :

    Libri :
    Linda Polman : L’industria della solidarietà;
    Cristopher Hitchens, La posizione della missionaria;
    Alan Drew Nel giardino d’acqua.
    S. Sollima, un reporter del The Guardian, in un commento su AgoraVox
    http://www.agoravox.it/Gli-scopi-umanitari-non-umani.html

    inoltre c’è un video tutto da vedere

    Se ci tiene a sapere la verità continui da solo la ricerca su questa persona su innumerevoli articoli soprattutto in lingua inglese, poi ci faccia sapere; se invece preferisce credere alla agiografia costruita attorno a questa persona faccia pure , d’altronde c’è chi crede ai marziani , a tavole della legge scritte da una mano invisibile, al corpo di un certo Gesù fagocitato nelle chiese cattoliche durante riti cannibalici e a puerpere vergini … che dire, faccia lei .

    Giulia D.B per la Redazione di G&N

     

    Commento: Chiunque scrive un articolo per rivelare una verità, secondo me, dovrebbe semplicemente riportare i fatti con le debite documentazioni e rigorosamente astenersi da commenti ed interventi personali. Il lettore è una persona intelligente e perfettamente in grado di capire senza dover essere guidato. E’ una offesa alla sua capacità critica lo scrivere qualunque altra cosa che esuli dai fatti. Se poi si vogliono esporre le proprie idee, anche da parte dell’autore o autrice dell’articolo basta semplicemente aprire un forum apposito.
    Cordialissimi saluti.
    Vincenzo

     

    Risposta: E invece, secondo me caro Vincenzo, un articolo, non essendo una comunicazione d’agenzia, ha il dovere di esprimere il pensiero del giornalista. Inoltre come può leggere sulla nostra testata questo è innanzitutto un Diario Polifonico e quindi chi scrive sul nostro sito espone soprattutto il proprio pensiero privato su tutto ciò che vuole. Certamente nessuna persona dotata di un minimo di onestà intellettuale può pensare che la sua visione del mondo sia oggettivamente esatta proprio per la umana soggettivazione della realtà con cui ci si confronta dialetticamente a livelli anche inconsapevoli.

    Ci sono corsi universitari che si occupano della dialettica tra chi scrive e chi legge, tra informatore mediatico e il fruitore, tra chi scrivendo crea opinioni e chi o le subisce passivamente o si oppone con il proprio giudizio critico.

    Anch’io come lei spesso sento la mia intelligenza insultata da imbonitori servi del sistema, e qualche volta sento invece che la mia visione del mondo e quella del giornalista hanno “affinità elettive”.

    Per quanto riguarda il FORUM posso dirle che il luogo d’incontro tra opinioni diverse lo creano le persone che dialogano tra loro e quindi nel momento in cui io e lei stiamo dialogando questo è un FORUM.

    Vedo che non si occupa dei contenuti ma della forma in cui questi vengono esibiti io faccio sempre il contrario.

    Alla fin fine caro Vincenzo ciò che per me conta veramente è dare notizia di ciò io ho giudicato vero, vagliando, ovviamente, le notizie e i testi con il mio giudizio critico. Lei si faccia la sua ricerca con onestà intellettuale tenendo conto da chi arrivano le notizie, chi le scrive, del perché le scrive, per conto di chi le scrive, e poi se sarà ancora convinto che questa suora è degna di diventare santa perché in morte fa miracoli e perché in vita ha fatto del bene , ne scriva, noi accettiamo tutto ciò che secondo noi è vicino alla verità … certamente un miracolo non ha nulla a che fare con la realtà e essendo ciò che secondo la Chiesa cattolica dà la qualifica di santità alla persona …
    Della signora in questione non parlo perché a lei a quanto pare non interessa molto, come non le interessa entrare nei contenuti dell’articolo.

    Cordiali saluti G.C. Zanon

     

    Commento: Io sono dell’opinione che non si può giudicare una persona in quanto non si può essere nella sua mente, nel suo cuore e nella sua anima, per cui non sappiamo cosa veramente lo abbia spinto ad avere determinati comportamenti e compiere determinate azioni. Possiamo vedere solamente l’esteriorità ed in base a questa fare i nostri personali commenti che però potrebbero anche essere molto lontani dalla verità. Certo con il dibattito ci si può avvicinare alla verità ma sempre senza la certezza di averla centrata.
    La santità o meno di una persona è un fatto che può interessare solamente una parte della cristianità e che nulla toglie o aggiunge a chi non è cristiano o religioso o credente, per cui l’interesse sull’argomento mi sembra eccessivo….che sia santa o no non cambia assolutamente la mia vita e neppure quella degli altri, almeno credo.
    Cordiali saluti.
    Vincenzo

     

    Risposta: Sono d’accordo con Vincenzo , non si può saper ciò che c’è nella mente delle persone e quindi non si può giudicare le loro intenzionalità guidate dai loro pensieri. Diverso è il discorso sui fatti che vanno giudicati usando il pensiero critico che sa, o dovrebbe sapere, distinguere il vero dal falso, ciò che allontana dall’umano e ciò che invece porta verso una realizzazione dell’identità umana.
    Certo il concetto di santità usato dalla Chiesa cattolica è assurdo se non addirittura ridicolo ma anch’io penso che siano fatti loro.
    Il problema per quanto riguarda la faccenda della suora incriminata è un altro: questa persona, se è vero ciò che si dice in questo articolo, è una criminale che odia gli esseri umani e li fa morire tra i dolori. Se è così deve essere paragonata a Mengele perché entrambi in nome di un’ideologia usata per nascondere una malattia mentale grave, causano sofferenze nel genere umano. E questo è inaccettabile. Ed è inaccettabile che chi innalza sugli altari personaggi di questo genere di personaggi poi si erga a giudice della moralità e condizioni la politica del nostro paese che ormai è divenuto una diocesi del Vaticano.

    Saluti Ginevra

     

    Commento: Questo articolo mette in discussione la figura di madre Teresa di Calcutta, e non ci vedo niente di scandaloso ognuno può essere giudicato e chi giudica se ne prende la responsabilità, quello che invece mi chiedo è se si vuole in maniera subdola infangare il Vangelo. libro che non ha pari e che l’unica violenza che concepisce è quella contro noi stessi per diventare migliori.

    Fabio

     

    Commento: Sono ormai parecchi ad affermarlo, e cioè che dietro tutto questo spettacolarizzato “sistema” clericale forse si nascondono solo menzogna e business per menti chissà se …fragili! Evviva la ragione!! Ma ormai i mass-media forse irreversibilmente sono asserviti alla gerarchia nel Belpaese!

    Anonimo

     

    Commento: Madre Teresa nella sua umiltà e semplicità e povertà ha dato un esempio di quello che ognuno dovrebbe fare o tentare di fare. Dovreste vergognarvi di mostrare fotomontaggi come quello sopra o dare informazioni totalmente irresponsabili e antigiornalistiche su una persona che ha sempre fatto del servizio agli altri, con i mezzi che aveva (non i nostri) la dedizione della sua vita. sputare veleno del genere senza guardare le migliaia di testimonianze di chi l ha conosciuta e le biografie di giornalisti (laici anche) significa solo cercare lo scandalo più sterile per farsi notare.

     

    Commento: Ma come si puo’ essere cosi’ ciechi davanti a questa verita’ e come possiamo fare allora santa una persona cosi’ terribile?
    Sono senza parole.

    Isa

     

    Risposta: Ce lo chiediamo anche noi Isa, “come si può essere così’ ciechi davanti a questa verità e come si possa fare santa una persona così terribile”. cominci a chiedersi il perché, per quali scopi, quanto ci guadagna la Chiesa con milioni di persone che credono a queste cose assurde … cominci a porsi delle domande anziché credere …

    Giulia DE Baudi per la Redazione di G&N

     

    Risposta:  “Come si può fare santo/a una persona così terribile?” Non lo so, ma santificare nello stesso momento due personaggi irresistibilmente comici come Carol Woytila e Giovanni Maria Mastai Ferretti, penso sia stata la gag in assoluto più riuscita dell’SpA con sede sul Colle Vaticano a Roma.

    Agnostic Front

     

    Commento: Premetto che della santificazione poco mi curo; se c’è a giudicare sarà qualcun altro. Il fatto è che il libro di Hitchens spesso si basa su supposizioni e un’ideologia preconcetta. Saprai delle molte polemiche suscitate quando è uscito. Sulle condizioni degli ‘ospedali’ mi fido dei reporter e medici; ma manca un’analisi della situazione, anche nel libro: c’erano alternative statali? C’era la possibilità di ospitarli e curarli altrove?

    Paolo

     

    Risposta: Certo che si poteva curarli, cosa che non si faceva perché li si accompagnava “cistianamente” alla morte”. Certo che si poteva costruire delle vere strutture ospedaliere, che curassero i malati. Sta di fatto che l’intenzionalità di quella donna non era di curare perché secondo lei era proprio il dolore e la malattia che avvicinavano a Dio. Paolo leggi attentamente l’articolo e troverai le risposte alla tue domande.

    Giulia De Baudi per la Redazione di G&N

     

    Commento: … beati voi della redazione che sapete tutto, siete detentori della verità assoluta e date dei cafoni a tutti quelli che lasciano commenti che trapelano una certa cultura e un certo spirito critico… ma da ricercatore vi chiederei: da quando i libri divulgativi sono considerati una fonte attendibile? non lo sono tanto quanto non è una fonte scientifica l’università di google o wikipedia o vivere sani e belli.
    se aveste messo un minimo di coerenza e serietà nel vostro “articolo” sareste stati anche più credibili. Nessuno può sapere con certezza cosa è accaduto a calcutta, tranne quelli che l’hanno vissuto, e non mi riferisco ai giornalisti (probabilmente non solo atei, ma anti religiosi) che pur di fare il boom di vendite sono disposti a qualsiasi cosa…. non mi dilungo, ma il vero approccio critico non è sapere tutto e pensare di avere la verità in tasca, il vero approccio critico è esporre dei dubbi e delle possibilità… usando una bibliografia idonea possibilmente… per questo il vostro post non è attendibile, perchè non lo avete fatto.. è tanto credibile quanto quelli della fazione opposta, ottimo risultato!
    ed io non credo nè ad una versione nè all’altra, trovo che la verità stia quasi sempre nel mezzo.
    Cordialità Vale

     

    Risposta: Caro Vale, a)mai dato del cafone a nessuno. b)spirito critico e credenza religiosa sono un ossimoro inconciliabile. Chi crede non possiede spirito critico perché è prono a una specifica religione che se è tale esclude qualunque ragione, qualunque logica, qualunque documento, e qualunque dato scientifico … vedi la credenza della Sindone
    c) nessuno può sapere ciò accadde a Calcutta? nemmeno chi ha visto con i prori occhi e filmato ciò che accadde? Suvvia Vale, per cortesia!!!
    d) ed infine la verità non sta nel mezzo, né a destra né a sinistra, né sotto né sopra. La verità è la verità, cioè ciò che veramente è accaduto, si tratta di avere il coraggio di cercarla fino in fondo.
    Al di là di tutto, lo ha detto persino il telegiornale della 7 ieri sera, l’intenzionalità della “Santa” non è mai stato quello di curare ma di prendersi cura di gente stremata dalle malattie. Per Madre Teresa era quello il suo scopo, cioè accompagnare alla morte dolorosa i poveretti che capitavano nelle sue mani perché era convinta che solo in quel modo essi avrebbero conquistato il regno dei cieli. Questo è un delirio religioso e chi ci crede un cosa del genere è un delirante. E questo delirio è criminale perché esclude la cura per salvare la vita a un ammalato. Scelga lei da che parte stare … ma può anche scegliere la posizione del borderline e tenersi in equilibrio tra realtà/verità e delirio religioso, contento lei contenti tutti. Però non cerchi di insinuare che mentiamo perché questo è alquanto scorretto.

    Giulia De Baudi per la Redazione di G&N

     

    Commento: mi dispiace per voi ma questo è terrorismo giornalistico..che è pari a quello religioso..un conto è denunciare le schifezze che succedono ogni giorno in nome della religione è un altro è cercare di distruggere una figura così misericordiosa..i modi e i tempi non possono essere giudicati da chi non ha mai alzato il culo dalla poltrona dello studio o ufficio ..quando scenderete nelle strade a sporcarvi le mani e a fare qualcosa di concreto allora avrete il mio pieno sostegno. Io non sono religioso e non credo in santi e miracoli..le buone parole non salvano vite, lo fanno le buoni azioni..

    Orgent

     

    Risposta: forse lei Orgent crede di non essere un persona religiosa ma il suo dire “una figura così misericordiosa” palesa non un pensiero critico ma una credenza a prescindere da dati di realtà.

    Cordialmente

    Giulia De Baudi per la Redazione di G&N

     

    Commento: Sono nato con la retinite pigmentosa, da piccolo mi dicevano in istituto che la volontà del signore era di mettermi alla prova, più avrei sofferto io e la mia famiglia, più avrei avvicinato il paradiso al mio destino. Questa è stata la cazzata più potente a cui ho dovuto fare fronte. Il bene si fa in terra, troppo comodo nascondere le speranze o peggio, affidarle ad un improbabile dio che ancora nessuno ha conosciuto fisicamente… La.

    Giovanni

     

    Commento:  Vi consiglio di andare a Calcutta eppoi giudicare Santa Teresa. Verdere quello Che ha fatto per I poveri. O forse pensate Che bisogna far Santi I terroristi?????

    Patrizia

     

    Risposta: Lei Patrizia , da quanto dice, ovviamente è andata a Calcutta a controllare che tutto andasse come si deve … mi dica lei che ha avuto il prezioso contatto con Calcutta, Teresa curava i poveretti del suo ospedale?

    Aspettando fiduciosi la sua risposta la saluto cordialmente

    Giulia De Baudi per la Redazione di G&N

     

    Commento: Si leggono tante cose su Madre Teresa, e tanti motivi di diffamazione – questo (da non cattolico/cristiano/induista e sette varie) un po’ mi dispiace perché un conto è scavare la verità, un altro cercarci del marcio per forza senza capire il contesto storico e culturale. Vi riporto questo articolo di Tiziano Terzani che di certo, anche in ambito di giornalismo non è l’ultimo arrivato. Non possiamo di certo circoscrivere tutto a come la pensiamo e la vediamo noi.

     

    «Son venuto a Calcutta, sulle tracce di Madre Teresa, spinto da una vecchia curiosità: quella per la grandezza umana. Esiste ancora? E come si esprime? Ho voluto farmi una mia idea della sua opera; sapendo che, per capire Madre Teresa bisogna capire Kaligath, è da lì che sono partito per rifare a grandi tappe il suo straordinario cammino. Già alla porta uno potrebbe bloccarsi, disgustato: “casa per i derelitti morenti” dice un cartello sbiadito sulla porta. Ancora un passo e si legge: il fine più alto della vita umana è quello di morire in pace con Dio. Ci si potrebbe voltare e tornare indietro, in disaccordo con questa interpretazione dell’esistenza, ma gli occhi cadono su una brandina dov’è disteso una sorta di “fagotto” d’ossa e pelle: un vecchio, ormai senza età, con gli occhi lucidi e sbarrati, lotta per prendere le ultime boccate d’aria. Una suora gli siede accanto e gli accarezza una mano. «L’hanno trovato ieri su un mucchio di spazzatura. Fra poco sarà in paradiso».

    Attenzione alle fonti. In lak’ech

    Luca

     

    Risposta:… scusa ma non era meglio che con tutto quel denaro che avevano approntassero un pronto soccorso per salvare quella persona invece di spedirla direttamente in paradiso? Scusa ma ti risulta che qui da noi trovano una persona gravemente malata non tentano neppure di salvarla? quello che per Terzani è meraviglioso per me è omissione di soccorso criminale. Pensa se quello fosse tuo padre. Tu entri in quel moritorio e trovi tuo padre grave a cui nessuno ha dato neppure qualcosa per alleviare il dolore. Saresti contento?
    Possibile Luca che l’alienazione religiosa ti renda così cieco da non saper distinguere una persona che cerca di salvare una vita da un invasata religiosa che cerca, secondo il suo delirio religioso, di spedire il malcapitato al creatore tra le sofferenze per fargli guadagnare il regno dei cieli?

    Di fronte a ste cose rimango basita e incredula. Non ci posso credere che la credenza annulli completamente il pensiero critico …

     

    Per quanto riguarda le fonti sembra che anche quando sono certe voi continuate a smentirle
    leggi un po’ qua Luca

    Repubblica 7.9.16
    L’immagine di Madre Teresa
    risponde Corrado Augias

    CARO Augias, nel mio affaticato ateismo, trovo le santificazioni un’eredità vicina al paganesimo. Ho incrociato la figura di Madre Teresa ai tempi del primissimo Cuore, quando il settimanale la presentò come presunta protagonista di uno sgradevole episodio: dopo uno stupro di massa a Dhaka, la nostra soccorse solo le donne che accettarono di farsi battezzare, ignorando volutamente quelle che rifiutarono. Ma la fonte era estrema, per quanto potesse esserlo Cuore; non gli diedi peso più di tanto. Recentemente, però, ho letto un duro j’accuse del compianto Christopher Hitchens La posizione della missionaria (Minimum fax ed.), che ha smontato pezzo per pezzo la bontà di Madre Teresa, con prove, documentazioni e ragionamenti che poco lasciano al dubbio, molto invece allo scoramento. Possibile che anche Francesco si sia piegato così tanto alla ragion di Stato?
    Alessandro Loppi — minimale@gmail.com
    PREMETTO che è richiesta cautela nel parlare di decisioni come queste da parte di persone che non appartengono alla comunità dei cattolici. Si tratta di riti interni a una confessione religiosa che non riguardano gli estranei — dirò di più: che per gli estranei non hanno altro significato oltre quello della celebrazione d’una suggestiva cerimonia. Li si può osservare con simpatia, con indifferenza, con ostilità ma sempre dall’esterno. Questo per l’aspetto sacramentale. C’è poi l’aspetto in senso lato pubblico o “politico” che può essere invece liberamente analizzato. Non credo che papa Francesco si sia “piegato alla ragion di Stato” come scrive il signor Loppi. Credo invece che abbia trovato in madre Teresa l’immagine d’una donna che conforta la sua visione della santità, la stessa per la quale si batte fin dall’inizio del pontificato: i poveri, i diseredati, coloro che hanno fame e sete sì di giustizia ma prima ancora di vero, concreto pane. Dal punto di vista mediatico la nuova santa albanese (Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, il suo nome anagrafico) incarna alla perfezione questa visione anche se non mancano aspetti molto discutibili nella sua azione. L’inchiesta di Christopher Hitchens (1949-2011) è inquietante: visione retrograda della dottrina cattolica, incerta destinazione dei cospicui fondi raccolti, case e ospedali dove ci si limitava ad accompagnare i ricoverati alla morte, vicinanza eccessiva ai peggiori dittatori. Ha scritto Hitchens: «Madre Teresa ha fatto comunella con la famiglia del dittatore Duvalier ad Haiti; ha raccolto denaro (più di un milione di dollari) da Charles Keating, il famoso truffatore del fondo Lincoln Savings and Loan, benché fosse dimostrato che tali soldi erano rubati; è stata alleata delle forze più reazionarie presenti in India e in altri Paesi; ha fatto un’attiva campagna per impedire la rimozione del divieto costituzionale al divorzio in Irlanda, ultimo Paese europeo a conservare tale proibizione ». In un’intervista seguita all’uscita del suo libro ha aggiunto: «Molto appropriatamente, è stato detto che lei preferiva i moribondi perché, quando ti trovi di fronte a uno che non può fare altro che morire, non hai bisogno di offrire granché d’altro». Come nel caso di Padre Pio, le ambiguità non mancano.

    Tra l’altro non essendo medici non potevano se quello era moribondo o se poteva essere salvato

     

    G.C.Z. per la Redazione di G&N

     

    Commento: Hai scritto un mucchio di “cacate”!! NN meriti nemmeno commenti! Una cosa però te la voglio dire, Madre Teresa accumulava tutto sul suo conto, e poi di questo danaro che faceva? Viveva nel lusso? Comprava case, gioielli, vestiti? Faceva viaggi? Era mondana ? Aveva uomini? NN meriti nulla! Solo il mio disprezzo!!

    Maria Grazia

     

     

    Risposta: … Maria Grazia  ti vorrei rispondere per le rime ma vorrebbe dire mettermi al tuo stesso infimo livello … la credenza rende ciechi , sordi e soprattutto insensibili …
    cordiali saluti

    G.C.Z. per la Redazione di G&N

     

    Commento: L’articolo solleva oggettivamente una seria riflessione su un aspetto moralmente inaccettabile, in quanto disumano e pure anti-cristiano: il “dolorismo” o esaltazione di una estetica del dolore, visto come valore positivo, che “avvicina a dio”… se tale critica fosse vera, il cristianesimo sarebbe “oppio dei popoli” come fu scritto. Mi consola il fatto che un altro santo, padre pio (Francesco Forgione) fondò un vero ospedale, luogo dove si cura, ammesso, come spero e credo, che anche madre Teresa volesse curare, sebbene in situazioni terribili. Ripeto: il problema esiste: basta chiedere a un vero sofferente e ad un vero povero se amano rispettivamente sofferenza e povertà. Risposta negativa: quando mi feci tre mesi di ospedale, vi garantisco che la paralisi muscolare e respiratoria… non mi era piaciuta. Credetemi: si sta meglio senza!

    Franco

     

    Risposta: finalmente un po’ di buon senso un sano rapporto con la realtà qui è quantomeno necessario
    grazie Franco

    Giulia De Baudi per la Redazione di G&N

     

    Postato il 10 settembre 2016

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