• La poesia … il viaggio … “un disumano serpeggia/ si è già divorato/ interi spazi/ mentali …”

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    Il mare di Sicilia si è calmato. La fame no. Neppure la ricerca della realizzazione di sé è stata appagata. E così centinaia di esseri umani  ogni giorno salgono sui gommoni e tentano a costo della vita di farsi una storia che è stata loro negata.

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    Tanti articoli, alcuni ricordano la credenza della razza. Altri tentano di parlare ma dalle loro voci scomposte salgono solo lamenti religiosi.

    Noi, per raccontare il disumano preferiamo affidarci alla poesia di una giornalista, Flore Murard-Yovanovitch, che ha vissuto il dramma degli sbarchi sulla propria pelle e che da anni lotta per raccontare la verità sui nuovi lager in cui i reclusi pagano il loro delitto: essere nati.

    La sua poesia, la trovate Qui, la sua poetica Qui

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