• Tutta la città ne sparla … oggi “Agnello in salsa spirituale stracotto 24Ore”

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    di Gian Carlo Zanon

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    Mi piacerebbe pubblicare ogni mattina un pensiero critico su notizie e notiziole, rumori e rumors provenienti dall’informazione mediatica che sta naufragando sempre più nelle grottesche paludi del nonsense. Ci proverò ma non prometto niente.

    Stamattina, tanto per dire, un giornalista del Sole 24Ore – tale Mariano Maugeri che questa settimana conduce Prima pagina su Rai-Radio 3 – se n’è uscito dicendo che gli atei non hanno spiritualità … le mie prime parole pensate dopo questa uscita del c…. pardon, “indefinibile” sono state: “ma che c… pardon, ma cosa stai dicendo mai mio caro!”.

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    Certo bisogna vedere che intende il Maugeri per spiritualità: se per lui spiritualità è credere nello Spirito Santo – quel terzo incomodo attraverso il quale, secondo il mito, la divinità monoteista cristiana avrebbe fecondato una terrestre palestinese – allora c’ha ragione. Un ateo non ha deliri religiosi che prevedono che i miti e le favolette siano realtà storica. Conseguentemente l’unico spirito santo che conosce è quello della grappa che gli porta suo cugino vicentino quando viene a trovarlo.

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    Ma se il Maugeri intende dire che, un non credente non ha in dote una “spiritualità” intesa come una propria realtà umana interiore fatta di idee, utopie, fantasia, affetti, desiderio, interesse per l’altro da sé, sentimenti umani, forse, dico forse, commette un errore grossolano.

    Ma è forse una mera questione di linguaggio, non credo proprio che il Maugeri volesse negare che chi pensando non crede, non possegga una propria interiorità, una propria ricchezza di sentimenti. Diciamo che è stato frainteso và!  Se fosse così sarebbe un delirante pericoloso come quel tale, che ora di professione fa il “papa emerito”, il quale anni fa se ne uscì dicendo che chi non aveva rapporto col dio sponsorizzato da se stesso, ovvero dall’ex Hitler-Jugend tedesco, non poteva avere dignità umana.

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    L’altra notizia che mi ha colpito questa mattina è di qualche giorno fa: quattro madri maremmane, nonché carnivore fondamentaliste, a quanto dicono i giornali, strapazzano fisicamente e rovinano a chiavate riganti la macchina di una mamma che, pare, abbia scelto uno stile di vita vegano, la cui figlia, sicuramente istigata dalla perfida  mammina,  avrebbe detto ai suoi compagni di scuola una cosa tipo: «Ma lo sai che quello che stai mangiando prima era un maialino che ora è morto? Lo sai che quello che quello che stai mettendo in bocca era un pesciolino che prima nuotava nel mare?»

    Sai come sono certi bambini no? A volte gli scappa di dire quelle verità che non si devono dire e c’è sempre qualche persona che vorrebbe invece che quelle verità non venissero dette perché perturbano la quiete mentale che tende al nirvana. Il perturbante si sa disorienta, fa pensare che ci sono molti punti di vista, che la realtà è sfaccettata e molteplice, e in un paese di spiritualoni abituati a credere solo alla madonna vergine, tu capisci! Eddai! Mica si può andare in giro a dire che forse quell’angelo annunciatore … ennò non si fa!

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    Certo che fa un certo effetto sentirsi dire che te stai a magnà un cadavere di animale. Pensavi di magnarti ‘na “bistecca in senso lato” e sba-da-bum … ti dicono qual è la vera natura di ciò che stai ingurgitando.

    Molti inorridirebbero se durante il pranzo pasquale, mentre stanno addentando l’Agnus dei qui tollis peccata mundi, mettessero loro davanti la foto di quel che ora è un cadaverino cotto allo scottadito ma che prima, vedi istantanea a colori, era una dolcissima bestiola col musetto rosa piena di boccoli bianchi come la neve. Certo non si fa, non sta bene … meglio essere spirituali con il pensiero e col corpo strafogarsi di cadav … pardon, volevo dire di carne de l’Agnus dei qui dona nobis pacem, amen.

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    28 marzo 2017   

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