• L’antica usanza dell’inumazione: accanto alle vittime del terremoto riappare l’antico scontro tra Antigone e Creonte

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    di Gian Carlo Zanon

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    Sembra impossibile, eppure la maschera di Creonte è riapparsa sulle macerie dei paesi investiti dalla furia del terremoto. È riapparsa tentando ancora una volta di togliere al lutto l’ultimo senso e a chi rimane la separazione affettiva. Dietro quella maschera, che ancora una volta voleva annullare il gesto dell’estrema separazione, un fantasma senza nome. Come se la decisione di essere allontanati dai luoghi deputati l’avessero presa le vittime stesse. E Zingaretti quando un cronista serio gli chiede il perché dell’infamia fa l’offeso.

    I cittadini di Amatrice hanno assunto il ruolo di Antigone riformando il coro tragico e chiedendo che le : «…  leggi non scritte degli dei, leggi immutabili che non sono di ieri o di oggi, ma esistono da sempre, e nessuno sa da quando.» venissero rispettate in nome dell’antico patto che lega gli esseri umani all’ultimo intimo saluto. La loro ribellione questa volta è riuscita, Antigone non verrà crudelmente punita, e i funerali si svolgeranno nella città in cui essi hanno vissuto, contrariamente a ciò che era stato arbitrariamente stabilito in precedenza.

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    E quanto mi suona poco congruo il twitter di Renzi che si fa bello davanti ai parenti delle vittime cercando consensi anche in mezzo agli spiriti di coloro che sono ancor ben vivi nella mente di chi li ha amati. Un twitter … che squallore, non ci posso pensare.

    I luoghi non sono oggetti senza senso. Il senso glielo hanno dato gli individui che hanno attraversato quei luoghi. Lo sanno da sempre le genti, persino gli Aranda australiani… chi aveva ordinato di portare lontano dai luoghi natii le salme non lo sapeva. Non sapeva dare un senso all’esistenza umana.

    In quell’angolo si incontravano sempre due individui ora separati dalla morte; in quella stanza da letto i genitori del tale lo hanno concepito e lui poi ha percorso le antiche scale con i libri di scuola. «In quella scuola caduta giù andavano i miei figli» ha detto il sindaco di Amatrice. Possibile che non si capiscano le ragioni  degli affetti e del cuore?

    Creonte no, lui, chiunque sia stato a indossarne la maschera del tiranno, non capisce. Lui deve mantenere l’ordine. Che importa se per doverlo fare dovrà rendere di plastica tutto ciò che tocca persino gli affetti… la plastica è pulita, igienica, razionale, il dolore dell’estrema separazione no, non è neppure misurabile … quindi.

    Antigone invece porta avanti le istanze segrete che vivono nel corpo e nella mente degli esseri umani. E, per chi indossa i panni di Creonte, tutto ciò è incomprensibile: «Si, lo so voi non riuscite più a capirmi. Vi parlo da troppo lontano ormai, vi parlo da un luogo dove non vi è più permesso entrare con le vostre rughe , con la vostra ragione, la vostra pancia. Potete solo restarvene fuori seduto sulla porta come un mendicante,  a sgranocchiare quella pagnotta dura che voi dite essere vita.»*

     

    Roma, 29 agosto 2016

    * Jean Anouilh – Antigone

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