–Silenzio, please!
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Perchè temere il silenzio come fosse spazio vuoto: se il rapporto è canto si deve temere la stonatura, il falso movimento che incrina il senso di quel canto, non la pausa del divenire;
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il silenzio è solo un tempo tra pensieri e suoni; tra il colpo di scalpello dell’artista e l’altro colpo. In mezzo forse un pensiero;
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il silenzio è un’opportunità di memoria tra lo sguardo della separazione e il nuovo incontro; è l’intervallo tra la voglia appagata degli amanti … e la voglia;
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il silenzio è attesa di quella nota sconosciuta che non c’è ancora ma ci sarà;
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il silenzio è un respiro fra frammenti di discorsi incompiuti che verranno ricomposti solo quando il loro eco si assottiglierà sino a scomparire … per dar spazio al nuovo suono che verrà.
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Silenzio please!
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settembre 2008
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