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Primavera,
la tristezza densa pervade il mio mattino,
mentre anche in città arriva l’odore del molo del porto
e la lama di luce delle sette e mezzo
è come quella che si appoggia al mare la domenica mattina.
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Penso al desiderio di volare
ed alle ali inferme, costruite alla buona, degli aeroplani.
Agli inimitabili uccelli
e ai nostri sguardi tersi,
tesi verso l’alto dall’inizio della storia.
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A come stranamente, invece,
mai fui tanto sazia
quanto toccando il ventre della terra,
dove sempre mi riportano i tuoi occhi.
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susanne portmann
4 Aprile 2014 @ 19:52
bellissima!
silvia scialanca
4 Aprile 2014 @ 20:59
Si, è proprio bella!
Silvia Scialanca