• Poesie erotiche – Joyce Mansour : “Voglio mostrarmi nuda ai tuoi occhi melodiosi”

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    (…)

    Voglio mostrarmi nuda ai tuoi occhi melodiosi.
    Voglio che tu mi veda mentre urlo di piacere.
    Che le mie membra piegate sotto un carico troppo pesante
    ti spingano a gesti blasfemi.
    Con i capelli lisci della mi testa offerta
    Rimangano sospesi alle tue unghie ricurve di furore.
    Che ti tenga in piedi cieco e devoto
    Guardando dall’alto il mio corpo spiumato.
    Ti piace dormire nel nostro letto disfatto
    Non ti disgustano i nostri antichi sudori
    Le lenzuola sporche di sogni dimenticati
    Le nostre grida che risuonano nella camera buia
    Tutto questo esalta il tuo corpo affamato
    La tua strana faccia alla fine s’illumina
    Perché i nostri desideri di ieri sono i tuoi sogni di domani


    Da “GRIDA”, 1953

    (Traduzione di Mauro Conti dalla rivista “Poesia”, Crocetti)

     

    Invitami a trascorrere la notte nella tua bocca
    Raccontami la giovinezza dei fiumi
    Premi la mia lingua contro il tuo occhio di vetro
    Dammi a balia la tua gamba
    E poi dormiamo, fratello mio,
    Perché i nostri baci muoiono più veloci della notte.

    (…)

    DA “LACERAZIONI”, 1955 ( traduzione di Carmine Mangone da “Fiorita come la lussuria”)

     

    Foto: Tina Modotti fotografata da Edward Weston

    • Forte come un cognac. grande riserva..Grazie..

    • Buongiorno, nel ringraziarvi per la diffusione della poesia di Joyce Mansour, vi segnalo che le mie traduzioni ( su cui sono modellati anche un paio di testi che ho trovato sul vostro blog con alcuni lemmi diversi rispetto ai miei) sono le prime fatte in Italia: nel 1999 sul mensile “Poesia” di Crocetti Editore N. 127, con testo a fronte e introduzione; nel 2016-17 con introduzione e traduzione del libro completo “Mai e poi mai” sulla rivista semestrale La Clessidra (Joker), mentre nel 2017 è uscita con la mia curatela e introduzione l’antologia (la prima in Italia) “Blu come il deserto” edita da Terra d’Ulivi. Citando la fonte per esteso, sarei grato se fosse corretto in calce alle mie traduzioni il nome esatto: Marco Conti (anziché Mauro).
      Un cordiale saluto e l’augurio di buon lavoro su un blog che vedo ricco di testi interessanti.
      Marco Conti

      • Gent.mo Marco Conti la ringraziamo di cuore perché è sempre gradevole non sentirsi soli nel mare infinito della poesia…
        Giualia D. B. per la Redazione di G&N

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