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Daimòn
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Il mio alimento?
In primavera mi nutro di vaghe forme di donne,
di sole e gesti nudi d’estate,
di città da costruire e di castelli abbandonati in autunno.
D’inverno, poi, fingo piccole morti
e ascolto gemiti di stagioni affioranti
pregne di nuove nascite.
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ottobre 1993
nunzio scotto di covella
12 Giugno 2015 @ 14:53
Così, ‘pregni di nuove nascite’… ‘i giorni e le notti suonano in questi miei nervi di arpa’.