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Frammento 966
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Tutto dimenticai per ricordare
solo un indegno qualcuno –
tutto abbandonai, solo per la compagnia
di uno straniero appena arrivato –
la grazia della ricchezza, e la grazia del ceto
reputate meno di
un’ignota stima di possesso –
la valuti – chi può –
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la Casa scomparve – i suoi volti svanirono –
la natura – cambiava poco –
il Sole – splendesse – o la tempesta – infuriasse –
io trascuravo tutto –
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lasciai cadere – il mio fato – un timido ciottolo –
nel tuo spavaldo Mare –
chiedimi – tesoro – se ne ho rimpianto –
mettimi alla prova – su di te –
Nella foto: Tina Modotti
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Leggi qui le altre poesie di Emily Dickinson
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nunzio scotto di covella
7 Luglio 2013 @ 14:26
…l’amore più bello è quello che si dimentica, poi chissa per quali notti con poca luce riemerge!
…il più bello dei nostri mari non l’abbiamo ancoira navigato e quello che ho da dirti di più bello non te l’ho ancora detto (…liberamente ispiratomi a Hikmet poeta turco!)!
ipazia e ..........bakunin
26 Giugno 2014 @ 20:57
bellissima! in fondo i rimpianti aiutano a trascinare,con piu rabbia,ed una certa dose di nostalgia, mista a dolcezza, il proprio destino ,lungo il fiume impietoso della vita.
fortunatamente non dimenticai mai nessuno ,che valesse la pena di essere ricordato,detto questo vado a farmi la passeggiata notturna con il mio insuperabile amico,a quattro zampe. non prima di avervi lasciato questa poesia ,salutoni!!
NOTTURNO
Le quattro del mattino.
Vivi
Sotto l’arco del cielo,
io
e un cane magro come me.
Senza un accordo previo, senza nulla,
avemmo quest’incontro in questa via
a quest’ora marcata
dal segno della luna.
E qui andiamo adesso,
in un amore vagabondo
di chi non si conosce e si corteggia,
riempiendo noi due soli questo mondo.
Miguel Torga
Redazione
27 Giugno 2014 @ 08:58
Bellissima, pubblichiamo … Grazie
Jeanne P.