• Predizioni e verità mediatiche: apocalipse now

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    di Nora Helmer

    «La politica e il destino degli uomini sono foggiati da individui senza ideali e senza grandezza. Chi ha grandezza in sé non fa politica.»

    Albert Camus (Taccuini)

    Forse questa frase di Albert Camus non è la verità tout court, ma certamente rappresenta, al 99,9%, lo scenario politico odierno. Rappresenta anche ciò che potrebbe essere definito “indotto politico”, vale a dire tutti coloro, che avendo interessi contigui al 99,9% degli uomini politici avvallano i loro atti nascondendo la verità, sono « individui senza ideali e senza grandezza». Alcuni di questi individui appartengono alla “casta dei guardiani” cioè coloro che fanno informazione attraverso i media più diffusi. Ho preferito scrivere “fanno informazione” e non “danno informazioni” per ovvi motivi.

    È accaduto un fatto a cui non è stato dato abbastanza rilievo e del quale , soprattutto, non si è tentato di dare una interpretazione che a me appare logica: il licenziamento del direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli.
    «É stato infranto un vincolo di riservatezza, – scrive Cesare Sacchetti su L’antidiplomatico.it qualcosa che doveva essere taciuto è stato rivelato e forse il direttore ha pagato questa delazione (…)»
    Cosa ha rivelato di tanto scabroso De Bortoli per essere licenziato? Si perché di licenziamento si tratta, visto che egli ha dichiarato in una intervista «Lascerò la direzione del corriere della sera il 30 aprile 2015. Comunque non ho dato io le dimissioni».

    A quanto scrive Investireoggi.it, il 24 luglio alcuni organi di stampa hanno ripreso una presunta affermazione di De Bortoli, resa in privato agli “amici”. Sempre secondo quanto scrive il giornale online citato, De Bortoli avrebbe definito Matteo Renzi «la rovina d’Italia». Ma questo non sarebbe nulla in confronto a «La profezia di De Bortoli» che avrebbe predetto che il governo sarà costretto a varare ad ottobre una manovra da 20 miliardi, e che sarebbe in arrivo un prelievo forzoso sui conti correnti, e che dopo arriverà la Troika (UE, BCE e FMI) a toglierci ogni velleità democratica.

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    A questo punto molti diranno “beh ma sono giorni che si parla di un possibile arrivo della Troika, lo aveva detto tra le righe il presidente della banca privata Bce Mario Draghi il 6 agosto quando affermò : «Per i paesi dell’eurozona è arrivato il momento di cedere sovranità all’Europa per quanto riguarda le riforme strutturali»”. E sì, ma lo ha detto almeno 12 giorni dopo e in politica contano anche le ore. Ne sa qualcosa Berlusconi che parlava sempre di denunce “ad orologeria”.

    Inoltre solo oggi 18 agosto si comincia a parlare di un prelievo forzoso sulle pensioni, ma le Tv nazionali non hanno mai parlato di prelievo forzoso sui conti correnti.


    Certo è che se questa notizia fosse divampata sulle Tv nazionali, le riforme draconiche alla Costituzione portate avanti dai carri armati renziani si sarebbero quantomeno bloccate, invece. Invece, Calcante, l’indovino che ogni domenica su Repubblica investe i lettori con i suoi logorroici articoli, chiede a Renzi di sacrificare Ifigenia perché gli dei olimpi, rinchiusi nei grattacieli di Wall Street, vogliono sangue umano in cambio di potere e gloria. A Renzi è stato affidato un compito ben preciso dalla banche internazionali, in primis dalla Bce, che ripeto è una banca privata ed è per il 23,40% di proprietà delle banche tedesche. Compito che sta portando a termine come previsto. Se Renzi non dovesse eseguire pedissequamente le istruzioni che gli sono state date sarebbero, per lui, dolori. La fine che lo attende, se non obbedisce, è quella dei suoi predecessori Monti e Letta i quali sono stati gettati via come due scarpe vecchie appena diventati inutili. E così succederà a Renzi.


    Ma di tutta questa storiaccia agostana a me interessa soprattutto il fatto che per un caso fortuito sia venuta alla luce la verità su meccanismo infernale progettato l’élite transnazionale: usare un premier dopo l’altro per depredare ciò che resta, sia nelle tasche dei risparmiatori, sia ciò che rimane del bene pubblico.

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    Nel frattempo gli informatori mediatici dell’indotto politico fanno il gioco del smoke and mirrors che serve solo a confondere e ad ingannare utilizzando i moduli semantici condivisi solo dalla loro “tribù”. Questi moduli semantici sono pressoché infiniti: modulo della casta politica, modulo mediatico, economico finanziario, accademico, alto borghese, modulo religioso ed ecclesiastico, modulo della criminalità organizzata, radical chic, modulo dell’informazione mediatica, e giù giù fino a ai piccoli e ai piccolissimi moduli familiari o tribali. All’interno di questi moduli la fanno da padrone le varie forme della piramide del potere che trovano la propria legittimazione nel macrocosmo culturale grossolanamente condivisa dalla sovrapposizione dei moduli sociali.
    I moduli monolitici sovrapposti comunicano tra loro per mezzo di parole d’ordine scandite nelle camere stagne che li collegano. Per far questo si deve aderire a regolamenti linguistici introiettati: “questo a quello si può dire, questo no; questo a quello si deve dire, questo no”. Dalle porte stagne dei moduli posti in alto alla piramide di potere, orde di ladri si introducono nei territori dei beni pubblici e privati per saccheggiare come vichinghi la società civile percepita dai predatori come una riserva di caccia privata.

    Basta girare per le città e parlare con le persone di ogni ceto sociale per rendersi conto di ciò che sta accadendo. Non è necessario essere àuguri ed aver doti divinatorie per capire ciò che succederà, bastano due sensi, occhi e orecchi, per vedere, udire e quindi dedurre.
    Oggi essere veggente significa semplicemente avere il coraggio di decifrare la realtà e di renderla pubblica. Significa “vedere” ciò che si nasconde tra le pieghe del reale e, pur rifiutandolo, sopportarne la vista, non girare la faccia dall’altra parte.
    Cassandra, la “veggente inascoltata”, non “vede” ciò che ancora non c’è, lo deduce e lo immagina. Lei è “veggente” solo perché gli altri si rifiutano di vedere, udire, dedurre e immaginare.


    “Veggente” è anche colui o colei che possiede un pensiero verbale capace di rivelare ciò che non ha ancora forma. Veggente è colei o colui che è capace di fare un’apocalisse. La parola deriva dal greco ἀποκάλυψις (apokalypsis), ed un termine composto dal prefisso apó (separazione) e da kalýptein, che significa nascosto. Significa dunque levare ciò che copre, togliere il velo, rivelare ciò che è nascosto. Usata in senso escatologico in ambito cristiano per rappresentare l’evento conclusivo della storia del mondo, segnato dal ritorno di Cristo, la parola apocalisse ora viene usata per definire una catastrofe, un avvenimento sconvolgente. Certo se gli informatori mediatici rivelassero la verità sarebbe senza alcun dubbio un evento sconvolgente e una catastrofe … per i politici di cui sopra.

    Invece accade sempre più spesso che mi senta proprio come Cassandra, e a volte è esaltante stare soli con la verità espugnata e sentirne il sapore che invade la gola … la gola che emetterà suoni verbali a cui, in questa nostra società in anestesia totale, pochi crederanno … ma questa è l’essenza di Cassandra.

    18 agosto 2013

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