–
Dimenticami,
tutto quello che di me ti resta davanti agli occhi
è l’inutile traccia.
Volta le spalle, guarda il fiore,
ballerai come se io fossi.
Apri gli occhi al nuovo
e che la palpebra alluda,
te inconsapevole,
al nostro primo incontro.
Dimenticami,
poggerai i piedi nel mare
senza sapermi,
guarderai le spalle del nuovo
come hai baciato le mie fidandoti
e che l’acqua ti sfiori
come fossi familiare alle onde
perché a me lo eri nelle mille sere,
dimenticami
agirai ciò che eravamo di bello,
ma senza saperlo.
Porterai questa zavorra di farfalle
che ci siamo scambiati senza confessare
come fosse una corona,
sapranno tutti di noi
e saremo impossibili da ripetere,
dimenticami,
imita la mia eclissi,
ritorna ogni volta,
gioca seriamente.
–