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9 Dicembre 2015 17:12
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Il nostro destino
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Camminavo lungo la strada, non so perché,
era passato mezzogiorno e i rami di bambù
ondeggiavano al vento.
Le ombre inginocchiate, con le braccia tese,
seguivano i passi della fuggente luce.
I facchini erano stanchi di cantare.
Camminavo lungo la strada, non so perché.
La capanna sulla riva del fiume è ombreggiata
da un albero spiovente.
Qualcuna era intenta in un cantuccio, al suo lavoro
udivo la musica dei suoi braccialetti.
Mi fermai vicino a quella capanna, non so perché.
La stretta strada serpeggiante costeggia
molti campi di senape, molte foreste di mango.
Passa presso il tempio del villaggio
e per il mercato, verso l’approdo del fiume.
Mi fermai vicino a quella capanna, e non so perché.
Era un ventoso giorno di marzo, molti anni fa,
quando il mormorare della primavera era languido
e i fiori del mango cadevano nella polvere.
L’acqua s’increspava e lambiva la brocca di bronzo
sull’ultimo gradino dell’approdo.
Penso a quel ventoso giorno di marzo, non so perché.
Le ombre della sera scendono e il gregge
torna all’ovile.
C’è luce grigia sui campi silenziosi,
i contadini aspettano il traghetto presso la riva.
Lentamente torno sui miei passi, non so perché.
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12 Aprile 2013 @ 17:09
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