• … la poesia … il viaggio … – “Intanto la macchina correva/ mentre le nere Voci della notte …”

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    strada

    Nostoi/Νόστοι

    La macchina correva, rubando spazio al tempo

    e nero suolo e  linee bianche;  

    le luci incastonate sui guard rail macchiati di rumore,

    si riflettevano nel nero delle pupille all’erta.

    Un tempo sai,… un tempo sai,

    sussurravano le “Voci della notte”; un tempo sai

    ‘sta strada era diversa. Era diversa ma …

    l’odor d’asfalto e di separazione ancor mi inebria

    e mi sconvolge, ancora;

    è attingere al remoto, al tempo in cui …

    al tempo in cui  … la macchina correva

    rubando spazio al tempo …

    al tempo, ora diverso. Ora diverso ma …

    l’odor di libertà e di te ancor mi inebria

    e mi sconvolge, ancora;

    è attingere al presente, a prima …

    La macchina correva

    mentre nere le “Voci della notte”

     come Sirene cantavano i ricordi

    … un tempo sai … un tempo sai …

    un tempo sai,  Agamennone fu ucciso,

    tremila anni dopo sedetti sul suo sangue

    guardando il mare perso;

    l’odor della vendetta ancor mi inebria

    e mi sconvolge, ancora;

    è attingere al remoto, al tempo in cui …

    La macchina correva, e l’alba,

    sorgendo alla mia destra,

    pungeva l’occhio nero tingendolo di luce;

    intanto le “Voci della notte” ,

    nell’aria chiara perdevano vigore,

    il suono prendeva il sopravvento,

    l’immagine cercava la linea

    per dir dell’esistente … dell’esistente

    che ancor m’inebria, e mi sconvolge, ancora;

    è attingere al remoto … e al tempo in cui.

    Gian Carlo Zanon, maggio 2013

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