• I consigli di Peppe Munnezza: come debellare la corruzione familiare

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    di Peppe Scicquaone (o Munnezza)

    Casal di Principe

    Ci stava una perdita nello sciacquone; ho dato l’appalto al mio idraulico di fiducia in forma privata, (senza fattura, N.d.R.) lui lo ha subappaltato in forma familiare (aum aum, N.d.R.) a suo “cugino” di Pozzuoli; è venuto il lunedì mattina presto; venerdì sera vedendolo ancora in giro per casa mi sono nu poco preoccupato; ho dato incaricato delle indagini discrezionali a Mario, mio figlio ch’è ancora adolescente e pure nu poco recchione; lunedì l’idraulico si è ripresentato, il preventivo stava lievitando assai; come dicono alla televisione quando parlano di Expo e di Mose.

    I costi erano triplicati e lo sciacquane stava inguaiato peggio di prima; intanto mia moglie litigava con sua figlia Samantha e non capivo perché; mio figlio quindicenne se ne girava per casa con un telefonino da seicento euri e non mi voleva dire chi glielo aveva regalato … ho pensato a don Giangi il capo dei boy scout dell’oratorio che gli vuole bene assai e se lo bacia sempe … poi ho messo le telecamere dappertutto: ho scoperto che mia moglie e sua figlia litigavano perché tutt’e duie volevano avere rapporti eterosessuali ripetuti col “cugino” del mio idraulico di fiducia il venerdì mattina perché nel pomeriggio c’era una telenovela Un posto al sole che piaceva a tutte e duie e non se la volevano perdere. Discurrivane che non possono  guardare la telenovela durante il coito perché non riescono a concentrarsi né su una cosa né sull’altra.  Per i turni degli altri giorni si erano messe d’accordo ma il venerdì ci stava ‘sto problema. Mio figlio ricchioncello, che doveva indagare, si faceva dare denaro dal subappaltatore … e non solo … allora mi sono incazzato per questa tangentopoli familiare e ho deciso di accentrare tutta la logistica domestica su di me medesimo.

    Ho detto basta alla corruzione che invadeva casa mia  … ho fatto vedere tutto il girato al “cugino” dell’idraulico di fiducia, anche a rallentatore perché era più eccitante, e gli ho detto “bello mio, che vulimm’fà? Facciamo così ci ho detto: a) mi restituisci tutti gli euro che ti ho dato, b) mi dai “chillo che davi” ai miei famigliari una volta alla settimana – meglio il venerdì pomeriggio che loro stanno a guardare concentrati la telenovela – c) la sera, visto le performance di mia moglie e di sua figlia , escluso il venerdì porti le signore nelle “zone cuscinetto” di cui ha parlato De Magistris o in un’altra piazza di zoccolaggio a tua scelta; Mario invece lo porti direttamente da don Giangi lui capirà e pagherà per ogni “ritiro spirituale” col ragazzino, se no glielo spieghi tu che c’ho robba forte pure su di lui che stavolta non lo salva manco il papa benemerito. Se non lo fai vai in galera dritto dritto per pedofilia, pure Samantha non ci ha ancora sedic’anni e nun è manco nipote de Mubarak.”

    Il “cugino” ha capito subito e non ha detto beh; e ora se comporta bene: viene, esporta la mercanzia ogni sera per le strade di Varcaturo, dopo essersi messo d’accordo con il boss della zona, tranne il “venerdì pomeriggio santo” – non si deve esagerare – riporta a casa la famigliola ch’è notte, mi dà i soldi … io lo so che ci fa la cresta ma visto i risultati dei nostri venerdì d’ammore, chiudo un occhio.

    Così mò che ho debellato la corruzione dint’e casa mia, sto in pace con la mia coscienza …

    E ricordatevi il motto: cà nisciun’è fess …

    9 giugno 2014 

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