• Gli occhiali e la Fantasia: lettera aperta alla 5ºB della Scuola Elementare A. Manzoni di Roma

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    Quando mi sono seduto al computer per scrivere questa lettera di risposta ai bambini della 5ºB (Scuola Elementare A. Manzoni di Roma) e ai loro genitori, il primo problema che mi sono posto è stato: come faccio a scrivere a grandi e piccoli con un linguaggio unico? Ma le nuvole che minacciavano di raffreddare le mani sulla tastiera sono state spazzate via da Fantasia che ogni tanto si siede accanto a me, per, dice Lei, rendere più leggere le mie parole. E così ho pensato: «Ma sì, che problema c’è? se sarà proprio necessario, i bambini spiegheranno ai grandi quello che non capiscono!».

    Come ho scritto nella risposta ai vostri commenti postati sul primo articolo, voglio rispondervi pubblicamente perché ritengo che sia necessario far entrare questa storia nelle vicende culturali del nostro paese.

    La cultura, come già vi avrà spiegato la Maestra Aurora è un miscuglio di conoscenze, tradizioni, linguaggi, tipi di comportamento, (e purtroppo anche di pregiudizi e superstizioni) trasmessi e usati sistematicamente da un dato gruppo sociale, o da un popolo, o da vari popoli, o dall’intera umanità.

     

    La cultura è composta da una gran molteplicità di dati: dal messaggio pubblicitario al verso di una poesia;

     

    la cultura è trasversale: ascoltiamo musica tribale e vediamo documentari e film provenienti da paesi lontanissimi;

     

    la cultura è stratificata, perché a elementi di cultura lontana sovrapponiamo i nostri modi di percepire il mondo, e tutto questo non ci priva della nostra identità, anzi la arricchisce come una collana costruita nel Senegal arricchisce un vestito cucito in Italia, o a Roma, o nel vostro quartiere, e che si compra a due passi dalla vostra scuola.

     

    Ognuno di noi, ognuno di voi, ha una propria cultura. Una propria cultura più intima, che poi è la lente attraverso la quale ognuno osserva il mondo. E questa lente ognuno se l’è costruita piano piano da quando è nato. Questi occhiali invisibili, indossati alla nascita, nei giorni, nei mesi e negli anni, si sono modellati attraverso il rapporto interumano e ora ognuno di noi, ognuno di voi, possiede un proprio bel paio di occhiali, che continua a divenire sempre più potente e continuerà a divenirlo a patto di mantenere stretta quella curiosità per ciò che ancora non si conosce.

     

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    Come vi avrà già spiegato la Maestra Aurora, a volte le lenti di questi occhiali, che per tutti alla nascita sono uguali e perfetti, si appannano, si oscurano, e a volte addirittura si rompono. Avete visto come i nazisti “vedevano” i bambini ebrei? Li vedevano come se non fossero bambini, e siccome nella loro mente non erano bambini, poi li uccidevano.


    Questo è successo perché qualcuno nel corso del tempo ha negato ciò che qualche bambino tedesco vedeva perfettamente. Gli ha detto che ciò che vedeva brutto e cattivo era invece bello e buono. Gli ha detto che ciò che vedeva bello e buono era invece brutto e cattivo. E lui, il bambino, per farsi volere bene da chi lo voleva accecare, ha cercato di modificare le lenti per vedere quello che un l’altro diceva di vedere … e piano piano le sue lenti così preziose, le sue lenti magiche che gli permettevano di arricchire in ogni istante della sua giornata la realtà che lo circondava, sono diventate uguali a quelle di quel tizio; e lui non ha visto più una realtà tutta sua ma una realtà uguale a quella di chi  aveva rotto i suoi occhiali.

    Poi per non essere solo ha rotto gli occhiali degli altri così vedevano ciò che lui voleva che vedessero e così via fino a creare quella che si chiama cultura dominante che non trae elementi di verità dalla realtà umana ma crea una realtà parallela fatta di pregiudizi con cui si giudica la realtà non per quella che è ma per ciò che si vede attraverso occhiali rotti che non permettono più di vedere.

     

    E adesso capisco perché mi sono così commesso vedendovi interpretare il testo di Fernando Panzera. Ognuno di noi guardando attraverso i propri occhiali, ha sentito nella pancia la sua privata e intima commozione: Roberta e Carolina perché vedevano suo figlio diventato grande e intelligente, in mezzo a tanti bambini intelligenti come lui, che hanno avuto la fortuna di trovare sulla loro strada  la Maestra Aurora;  Cristina perché ha riconosciuto di aver invisibilmente intuito subito che lì suo figlio poteva crescere e divenire quel bambino che ha visto nel video.  Filippo si è emozionato pensando che « … questo è l’ultimo anno che i ragazzi della VB stanno insieme, una classe ECCEZIONALE come ce ne sono poche.» e Nicholas perché questo è l’ultimo anno che starà in questa classe che è stata importantissima per la formazione di questi bambini. Nicholas ha scritto che non si dimenticherà mai  «di questa stupenda classe, ma soprattutto alle maestre stupende che ci hanno insegnato così bene» Ha scritto anche «Non ti dimenticherò mai maestra Aurora». E io mi sono emozionato perché ho pensato di vivere una vita bella perché in quella vita ci siete voi…

     

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    … ho letto nei vostri messaggi che alcuni genitori, per paure da un certo punto di vista molto comprensibili, non vogliono che il vostro video venga divulgato. Io sono convinto che se questi  genitori leggeranno il nostro piccolo grande dibattito culturale, e soprattutto se rivedranno adesso questo video, riusciranno ad aver un po’ più di coraggio. Neppure questo lavoro dei bambini e dei loro insegnati va dimenticato. Sarebbe un vero peccato … e non sarebbe neppure … “originale”.

    Un abbraccio a tutti.

    Gian Carlo

    31 gennaio 2014

    • Sono una bambina dalla VB
      mi è piaciuta molto l’ immagine della vita tramite un paio di occhiali. Mi ricorda le innumerevoli volte che la Maestra Aurora non riusciva a mattere la lente dei suoi occhiali nella montatura. Oppure quando non li trovava e tutti alla ricerca degli occhiali ;
      la classe che in poco tempo si riduceva a soqquadro!
      Le risate che tra qualche mese non ci saranno più ;
      i sorrisi
      i volti felici e sorridenti che girano per la classe!
      Ma anche le discussioni le riflessioni fatte insieme che alle medie non ci saranno!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
      Ecco questo per me è stare bene insieme avere un rapporto senza segreti non rivelati o magari i piccoli momenti in qui ci serviva coraggio e con l’ incoraggiamento della maestra Aurora lo siamo riusciti a trovare.
      TI RINGRAZIO TANTO PER AVERCI RISPOSTO CON PAROLE CHE NASCONDONO SIGNIFICATI BELLI DA SCOPRIRE
      GRAZIE Beatrice

    • È vero ha ragione Gian Carlo questo video deve essere divulgato.
      Questa è stato anche un grosso impegno sia di noi bambini , sia della maestra Aurora e soprattutto l ‘amore immenso di Gian Carlo inserito nella nostra ricerca.
      Sarebbe un vero peccato , è come se il nostro impegno si butta non in un cestino ma in una “buca” enorme, dove non si riprende mai più .
      Come dice la maestra Aurora la nostra ” spirale “si deve aprire.
      Questi 5 anni sono stati impegnativi , bellissimi e voi c’è lì volete buttare nella “buca”. Ti ringrazio di nuovo Gian Carlo
      Un abbraccio Nicholas

    • Cari bambini siete proprio belli!! Mi chiamo Silvia sono amica di Aurora e di Giancarlo e faccio anche io la maestra ma i miei bambini sono piccolini, frequentano la scuola dell’infanzia, eppure voi me li ricordate moltissimo! Spero perciò che quando mi lasceranno per andare in prima elementare, trovino una maestra bella come Aurora e dei compagni come voi per poter continuare a “sapere ” che è bello stare e fare e conoscere insieme! Un bacione, Silvia

    • CARO GIAN CARLO anch’io sono una bambina dalla V B. Ti ringrazio perché cerchi in tutti i modi di convincere i genitori che non vogliono pubblicare il nostro CAPOLAVORO. Sono capitata nella classe fortunata con la maestra AURORA che non si arrende mai ,trova sempre una piccola porta piena di speranza. Se devo rispondere alla domanda sulla conoscenza ha ragione GIORGIA perché è naturale che un essere umano debba conoscere e sapere tutto quello che non sa. Anche l’imperatore Teodosio e il papa Francesco da piccoli sono stati curiosi ma questi momenti sono stati ANNULLATI.
      BACI E ABBRACCI DA SARA

    • Sono un bambino della VB mi è piaciuta molto l’immagine dei volti dei bambini che sorridevano e alzavano le mani per dire la risposta come alcune volte facciamo noi.Sicuramente tra qualche mese alle medie non ci saranno più questi volti felici le risate,poi inoltre non ci saranno più le discussioni le riflessioni che facciamo insieme ,svaniranno tutte insieme nel corso della nostra vita come fanno gli uccelli che migrano ma poi loro ritornano ma le discussioni no non ritornano.Ci mancherá l’incoraggiamento della maestra Aurora i consigli svaniranno tutti.TI RINGRAZIO PER AVERCI SCRITTO QUESTA FAVOLA CONTENENTE MOLTE PAROLE CON SIGNIFICATI PROFONDI E BELLI.

    • Caro Gian Carlo, sono una bambina della 5B… Ti ringrazio molto per tutto il tempo che hai impiegato per realizzare un meraviglioso tema che non dimentichero’ mai. In questo testo mi hai fatto capire che non bisogna mai rompere gli occhiali, perche’ quello e’ un danno grave molto difficile da curare. Hitler, un uomo terribile, ha fatto di tutto per far capire che gli zingari, i comunisti, gli Ebre e tanti altri non appartenevano alla sua razza, non dovevano stare con loro allora la cosa migliore era ucciderli senza alcun problema… E tu hai spiegato benissimo questo fatto veramente accaduto circa 60 anni fa. Sei un giornalista che si impegna proprio come la nostra maestra Aurora che non vedremo piu’ quando andremo alle medie, dove sara’ molto difficile trovare una professoressa come lei. Sara’ moto difficile.

      Grazie mille,
      speriamo che i genitori , dopo questo testo ci daranno il permesso di pubblicare il nostro video!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Caro Andrea, non ci conosciamo, vi ho solo scritto un messaggino qui sopra, però dopo aver letto la tua lettera permettimi di dirti che le cose belle, le esperienze vissute, le amicizie e le risate, le fatiche affrontate insieme, gli amici veri e le amichette gentili, le belle maestre e i giorni passati insieme… e tutto quanto, non svaniranno MAI! Lo so perchè è quello che è successo anche a me. Le cose belle del nostro passato sono il tesoro del nostro futuro! Un Bacione, Silvia

    • SONO UN BAMBINO DELLA VB IO PENSO CHE NICHOLAS ABBIA RAGIONE A DIRE CHE NON è BELLO CHE IL NOSTRO LAVORO VENGA BUTTATO NELLA “FOSSA” .LA MAESTRA AURORA HA LOTTATO PER FAR SI CHE IL VIDEO VENGA DIVULGATO .
      QUEL VIDEO SERVIRà A MOLTE PERSONE PER ARRICCHIRSI.
      IL MIO OBIETTIVO PRINCIPALE è QUELLO DI REGALARE AD OGNI PERSONA LACRIME DI COMMOZIONE E MAGARI CHISSà LA NOSTRA SCENEGGIATURA VERRà INTERPRETATA DA ALTRI BAMBINI
      TANTI SALUTI
      ALESSANDRO

    • Il lavoro svolto magistralmente dai bambini della 5 ^B accompagnati dalla tenacia della maestra Aurora, regala a noi tutti una speranza di possibilità di cambiamento. La maestra Aurora, coinvolgendo i bambini in temi impegnativi e che per la storia sono dolorosi, regala generosamente ai sui alunni nuovi occhiali che consentono di vedere i confini culturali e di superarli. Regala loro una nuova chiave di lettura; l’uguaglianza.
      Bravi tutti!
      Gilda

    • UN BELLISSIMO MESSAGGIO NON SOLO PER I BAMBINI MA ANCHE PER TUTTI NOI ADULTI CHE LOTTIAMO PER RECUPERARE GLI OCCHIALI CHE AVEVAMO ALLA NASCITA E LIBERARCI DA TUTTE LE IDENTIFICAZIONI INDOTTE O IMPOSTE DAI GENITORI E DALLA SOCIETA’.
      “Ognuno di noi, ognuno di voi, ha una propria cultura. Una propria cultura più intima, che poi è la lente attraverso la quale ognuno osserva il mondo. E questa lente ognuno se l’è costruita piano piano da quando è nato. Questi occhiali invisibili, indossati alla nascita, nei giorni, nei mesi e negli anni, si sono modellati attraverso il rapporto interumano e ora ognuno di noi, ognuno di voi, possiede un proprio bel paio di occhiali, che continua a divenire sempre più potente e continuerà a divenirlo a patto di mantenere stretta quella curiosità per ciò che ancora non si conosce…. A volte le lenti di questi occhiali, che per tutti alla nascita sono uguali e perfetti, si appannano, si oscurano, e a volte addirittura si rompono….Questo è successo perché qualcuno nel corso del tempo ha negato ciò che qualche bambino tedesco vedeva perfettamente. Gli ha detto che ciò che vedeva brutto e cattivo era invece bello e buono. Gli ha detto che ciò che vedeva bello e buono era invece brutto e cattivo. E lui, il bambino, per farsi volere bene da chi lo voleva accecare, ha cercato di modificare le lenti per vedere quello che un l’altro diceva di vedere … e piano piano le sue lenti così preziose, le sue lenti magiche che gli permettevano di arricchire in ogni istante della sua giornata la realtà che lo circondava, sono diventate uguali a quelle di quel tizio; e lui non ha visto più una realtà tutta sua ma una realtà uguale a quella di chi aveva rotto i suoi occhiali.”

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