Pubblichiamo due articoli sulla crisi economica e sociale che ormai ha devastato la Grecia . Noi ne avevamo mostrato l’avvento in questo articolo. (Leggi qui) I media invece non ne parlano.
«E gli occhi dei poveri riflettono, con la tristezza della sconfitta, un crescente furore. Nei cuori degli umili maturano i frutti del furore e s’avvicina l’epoca della vendemmia. »
Furore; John Steinbeck
LA GRECIA E’ CROLLATA DEFINITIVAMENTE
La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE. Ma in Italia nessuno ne parla perché siamo in campagna elettorale, l’attenzione dei media è stata spostata sulle dimissioni del Papa, mentre l’Europa brucia!
La Grecia è crollata, definitivamente. Stanno assaltando i supermercati! E’ arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu.
La Grecia è crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE. Ma in Italia nessuno ne parla perché siamo in campagna elettorale, l’attenzione dei media è stata spostata sulle dimissioni del Papa, mentre l’Europa brucia!
Stanno assaltando i supermercati. Ma non si tratta di banditi armati. Si tratta di gente inviperita e affamata, che non impugna neanche una pistola, con la complicità dei commessi che dicono loro “prendete quello che volete, noi facciamo finta di niente”. Si tratta della rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rifiutati categoricamente di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea. Hanno preso la frutta, l’hanno caricata sui camion e sono andati nelle piazze della città con il megafono, regalandola alla gente, raccontando come stanno le cose.
Si tratta di 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici, che da padroni della propria azienda sono diventati impiegati della multinazionale bavarese Muller che si è appropriata delle loro aziende indebitate, acquistandole per pochi euro sorretta dal credito agevolato bancario, quelli hanno preso i loro prodotti della settimana, circa 40.000 vasetti di yogurt (l’eccellenza del made in Greece, il più buon yogurt del mondo da sempre) li hanno caricati sui camion e invece di portarli al Pireo per imbarcarli verso il mercato continentale della grande distribuzione, li hanno regalati alla popolazione andandoli a distribuire davanti alle scuole e agli ospedali.
Si tratta anche di due movimenti anarchici locali, che si sono organizzati e sono passati alle vie di fatto: basta cortei e proteste, si va a rapinare le banche: nelle ultime cinque settimane le rapine sono aumentate del 600% rispetto a un anno fa. Rubano ciò che possono e poi lo dividono con la gente che va a fare la spesa. La polizia è riuscita ad arrestarne quattro, rei confessi, ma una volta in cella li hanno massacrati di botte senza consentire loro di farsi rappresentare dai legali. Lo si è saputo perché c’è stata la confessione del poliziotto scrivano addetto alla mansione di ritoccare con il Photoshop le fotografie dei quattro arrestati, due dei quali ricoverati in ospedale con gravi lesioni.
E così, è piombata la sezione europea di Amnesty International, con i loro bravi ispettori svedesi, olandesi e tedeschi, che hanno realizzato una inchiesta, raccolto documentazione e hanno denunciato ufficialmente la polizia locale, il ministero degli interni greco e l’intero governo alla commissione diritti e giustizia dell’Unione Europea a Bruxelles, chiedendo l’immediato intervento dell’intera comunità continentale per intervenire subito ed evitare che la situazione peggiori.
Siamo venuti così a sapere che il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.
Grecia: assalti ai supermercati, rapine in banca e contadini che regalano frutta
La Grecia è fallita. Pare proprio di sì, anche se in Italia le notizie, offuscate dalla campagna elettorale e dalle dimissioni del Papa, arrivano a tratti. Dalla penisola ellenica arrivano voci di assalti ai supermercati, rapine in banca (salite del 600% dall’inizio dell’anno) e aziende che regalano i propri prodotti in piazza piuttosto che distruggerli come vorrebbero gli accordi europei per calmierare i prezzi.
Insomma, pare che nelle ultime settimane la Grecia sia crollata, definitivamente, sotto il peso dei debiti contratti con la BCE. Sembra che un gruppo di economisti abbia già presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE e all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20-30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come tragedia umanitaria”.
Le notizie che rimbalzano da un sito all’altro (ma solo siti di “secondo piano” nel mondo dell’informazione) sono tutt’altro che rassicuranti. Assalti ai supermercati, con i commessi che lasciano fare a flotte di gente inviperita. Ma anche una rivolta di 150 imprenditori agricoli, produttori di agrumi, che si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni per calmierare i prezzi, come richiesto dall’Unione Europea, distribuendoli gratis nelle piazze. Come loro hanno fatto circa 200 produttori agricoli, ex proprietari di caseifici diventati impiegati di una multinazionale tedesca che ha comprato per due soldi le loro aziende indebitate: hanno preso i loro prodotti della settimana, li hanno caricati sui camion e invece di portarli all’imbarco verso il continente, li hanno regalati alla popolazione, davanti a scuole e ospedali.
Anche Amnesty International, in una nota diffusa nei giorni scorsi, ha espresso preoccupazione. Nel documento ha chiesto l’apertura di una inchiesta sulle torture inflitte dalla polizia ellenica a quattro giovani arrestati lo scorso 1° febbraio 2013 perché sospettati di aver partecipato a una rapina in banca. Le immagini dei giovani, ritoccate tramite computer grafica, hanno scatenato la reazione di chi difende i diritti umani: «Le autorità greche non possono pensare di risolvere i loro problemi con Photoshop. Questa cultura dell’impunità deve essere fermata. Su questa vicenda occorre indagare in modo efficace, imparziale e approfondito, in modo che i responsabili siano identificati e portati rapidamente di fronte alla giustizia» ha dichiarato Amnesty International.
L’immagine più eloquente di questi giorni è quella di un antico teatro greco, uno dei luoghi nei quali è nata e si è sviluppata la tragedia greca, pieno di stracci e cartoni. Oggi ci dormono i senzatetto, che aumentano continuamente. I turisti non possono più entrare nel teatro perché il Governo greco lo ha chiuso al pubblico, avallando la sua trasformazione in un desolante dormitorio pubblico a cielo aperto.
Un Articolo “rassicurante” del FattoQuotidiano
Allarme Grecia, il silenzio e le bufale dei media
di Barbara Collevecchio | 13 febbraio 2013
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