• Francisco primero lo stupefacente… cani e gatti, donne prete, stile di vita dei clerici e, come diceva Messalina, chi più ne ha, più ne metta

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    Jeanne Pucelli

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    Oggi – sarà un caso ma in questi giorni si decide per l’8×1000 – anche su Radio 3 Tutta la città ne parla si parla delle ultime “parole rivoluzionarie” di Jorge Mario Bergoglio – in arte “papa Francesco I° ” –  a proposito del «rinnovamento del clero e del suo stile di vita semplice ed essenziale ».

    Ergo, ho pensato, se i clerici avranno uno stile di vita «semplice ed essenziale » la chiesa non avrà più bisogno di quel miliardo e passa che lo Stato, ovvero i cittadini italiani, gli versano annualmente. Ma le cose, pare, che non stiano proprio così.

    I nostri illustri intellettuali sono divenute casse di risonanza solo del pensiero esibito da Bergoglio e non del suo vero conenuto: se il conduttore della trasmissione radiofonica osava dire cose tipo “le email che riceviamo dicono che questo sono parole al vento, un mero esercizio propagandistico” i vaticanisti rispondevano più o meno “ma io sto alle parole dette da papa Francesco”… e allora a me, sentendo tutte le inutili parole del Bergoglio e dei noti “vaticanisti”, è venuta in mente quella bella canzone che cantava Mina con Alberto Lupo, ve la ricordate? Ma sì quella con quel ritornello che faceva “parole, parole parole; parole, parole, parole; parole, parole, parole; parole, parole, parole, parole soltanto parole tra noi”.

    … qui c’è una peccatrice che, dopo aver udito o letto le ultime “parole, parole, parole” di Francesco I°, questa canzoncina la canta così:

    Peccatrice: che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei

    Francesco: Vorrei dire un’altra cosa.

    Peccatrice: Cosa se-e-e-iiii

    Francesco: «Un bambino battezzato o un bambino non battezzato non è lo stesso»

    Peccatrice: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai.

    Francesco: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?».

    Peccatrice: Proprio ma-a-a-ai; dimmi che sei amico dei gay, già che ci sei!!!

    Francesco: dai «non cediamo al pessimismo a quellamarezza che il diavolo ci offre ogni giorno.»

    Peccatrice: chiamami demonio dai, mi piace da-a-iiii!!!

    Francesco: «Se c’è un prete pedofilo è perché porta in sé la perversione prima di essere ordinato. E sopprimere il celibato non curerebbe tale perversione.»

    Peccatrice: no, io caramelle non ne mangio più

    Francesco: su « Ancora una volta si vuole limitare o eliminare il valore supremo della vita e ignorare i diritti dei bimbi a nascere. Laborto non è mai una soluzione.»

    Peccatrice: dei diritti dei feti questa sera raccontali a un’altra ‘ste credenze non le voglio sentire,
    dei diritti dei bambini veri invece cosa mi puoi dire

    Francesco: «Una volta ho sentito in una riunione di matrimonio un papà dire: “A volte devo picchiare un po’ i figli, ma mai in faccia per non avvilirli”. Che bello, ha senso della dignità. Deve punire, lo fa il giusto, e va avanti».

    Peccatrice: che belle Parole, parole, parole; parole, parole, parole;  parole, soltanto parole, parole tra voi. Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei

    Francesco: «C’è chi ama cani e gatti ma non aiuta i propri vicini».

    Peccatrice: Cosa se-e-e -iiii

    Francesco: cosa sono? Come disse Lui «Io sono il buon pastore»

    Peccatrice: Pastore? Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai

    Francesco: «Ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente a essere abortito ha il volto del Signore, che prima ancora di nascere (…)Non si possono scartare! »

    Peccatrice: Nessuno più ti può fermare; chiamami assassina dai, hai visto mai!!!

    Francesco: « …la “cultura dello scarto” schiavizza i cuori e le intelligenze di tanti, richiede di eliminare esseri umani, soprattutto se fisicamente o socialmente più deboli»

    Peccatrice: ‘ste cavolate normalmente mi scivolano addosso, ma adesso mi stai veramente facendo incazzare …

    Francesco: c’è «anche il pericolo che il medico smarrisca la propria identità di servitore della vita. Il disorientamento culturale ha intaccato anche quello che sembrava un ambito inattaccabile (…) Pur essendo per loro natura al servizio della vita le professioni sanitarie sono indotte a volte a non rispettare la vita stessa».

    Peccatrice: Parole, parole, parole per i medici obiettori amici tuoi

    Francesco: Ascoltami

    Peccatrice: Parole, parole, parole

    Francesco: «Vi chiedo di pregare per me»

    Peccatrice: Parole, parole, parole; parole, parole, parole; parole parole soltanto parole, parole tra voi

    © Jeanne Pucelli – Riproduzione riservata

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