• Eutanasia: undicesimo comandamento: “non pensare di poter fare della tua esistenza ciò che vuoi, e ci mancherebbe altro…”

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    Il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI, durante la conferenza stampa presso la sala Marconi della Radio Vaticana, al termine del Consiglio episcopale permanente, Roma, 29 settembre 2016. ANSA/ ANGELO CARCONI

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     di Jeanne Pucelli

     

    Oggi dopo aver letto – ho controllato non ci potevo credere  – nelle agenzie le esternazioni del Bagnasco Angelo da Pontevico, anni 74, di professione Cardinale che svolge, credo, la sua attività vescovile a Genova,  mi son detta che forse farei bene a prendere sul serio le affermazioni che i gerarchi cattolici, soprattutto in Italia, rilasciano alla stampa quotidianamente senza aver il minimo orrore di se stessi.

    «Ci preoccupano non poco le proposte legislative che rendono la vita un bene ultimamente affidato alla completa autodeterminazione dell’individuo» SIC

    Da essere pensante  – che percepisce questo signore come un essere che se ne va in giro con una sottana la quale, a parte il colore funereo, assomiglia un po’ a quella degli addetti del movimento Hare Krishna – mi sento un leggermente preoccupata. E forse sarebbe proprio il caso di preoccuparci un po’ tutti perché in Italia la classe politica è sempre pronta ad avvallare ogni desiderata di questi strani esseri che dopo essere usciti dal secolo pretendono di governarlo. Dev’essere in vizio congenito di questi religiosi che, delirando di investiture divine, credono che il dio che hanno creato con le loro sante menti  – un po’ come ha fatto Guzzanti con “Quelo”- dia loro l’ordine loro di addomesticare cittadine e cittadini, anche quelle e quelli che come me le religioni le schif … le rifiutano.

    Il ragionamento che pretende di fare questi tizio in sottana è, non certo per colpa mia, un po’ contorto. Provate a seguirmi:  il Bagnasco dice che non è giusto che la vita sia completamente autodeterminata dagli individui. Ci sarebbe da chiedersi da chi dovrebbe essere determinata allora la vita degli individui. Forse da quella divinità che il Card. Bagnasco da  Pontevico s’è, forse per un difetto di pensiero, modellato nella sua mente a propria immagine e somiglianza e che lo informa di ciò che egli è stato a sua volta informato dal vescovo Bagnasco di Genova? Mi avete seguito? Ci siete? Lo so è un casino sembra un discorso schizofrenico … sembra! In parole povere: io mi invento una cosa e poi dico che è un essere inesistente ad avermela detta, e dato che sto essere che non c’è è una autoritas tutti ci credono, anzi ci devono credere. Lo so ch’è strano ma questi ragionano così. Che ci posso fare?

    Scusate il mio filosofare – qualcuno ora mi scriverà un commento carino  in cui mi consiglia di lasciar perdere la teologia che non è il mio forte  – ma se vi fermate un po’ a pensare capirete che le cose stanno proprio così come dico io.

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    Ci sarebbe da scomodare gli addetti ai lavori della psiche e chiedere la definizione psichiatrica di queste manifestazioni che palesano un disturbo psichico. Quale sarà la diagnosi: delirio di onnipotenza? Allucinazioni uditive? Pseudologia fantastica aggravata da una patologia fisica tipo alzheimer? … ma però, aspetta un po’, pensandoci meglio, ma vuoi vedere che sono io quella strana!  Essì perché tutti lo stanno a sentire al Bagnasco da Pontevico, e nessuno osa criticare ciò che dice rendendo così congrui i suoi pensieri che solo a me appaiono deliranti e violenti.

    E allora, ma vuoi vedere che  magari il demonio mi ha indemoniata e dopo avermi fatto credere nella sua inesistenza mi ha indotto a negare l’esistenza di un dio che dice al Bagnasco da Pontevico cosa devono fare gli individui e cosa non devono fare. Magari c’è un undicesimo comandamento andato perduto nel deserto del Sinai in cui si dice “tu uomo – lo stato della donna  è sottinteso – non sei un cazzo, non puoi decidere niente, statte zitto e mosca e fai quel che nel gennaio del 2017 ti dirà di fare Bagnasco da Pontevico”. Ergo se ti autodetermini commetti “peccato di autodeterminazione” che con il peccato “atto impuro” è ciò che di peggio potresti commettere.

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    Vi pare strano? A ‘sto punto tutto può essere: se un tizio può dire che l’undicesimo comandamento nega l’autodeterminazione dell’individuo senza che nessuno lo critichi almeno con un “A coso ma che c…o stai a dì” tutto può essere, tutto e l’incontrario di tutto.

     

    25 gennaio 2017

     

    ® Jeanne Pucelli – 25 gennaio 2017 – Riproduzione vietata

     

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