• Dettagli … feti ed esseri umani ovvero «ad theologiam omnes aliae scientiae ancillantur»

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    di Cesare Aiméni

    L’argentino che da marzo 2013 risiede in Vaticano, giorni fa, con la sua solita cantilena, ha parlato di  “scarti”, di “scartati”, di “cose non necessarie” e poi c’ha infilato anche un decreto dogmatico:  «Purtroppo – ha affermato Bergoglio – oggetto di scarto non sono solo il cibo o i beni superflui, ma spesso gli stessi esseri umani, che vengono “scartati” come fossero “cose non necessarie”. Ad esempio, desta orrore il solo pensiero che vi siano bambini che non potranno mai vedere la luce, vittime dell’aborto (…)».

     

    Queste affermazioni, accettate senza problemi anche dalla sinistra, di cui, a quanto pare, Bergoglio è divenuto la guida spirituale e quindi politica, cozzano contro la scienza. Naturalmente parlo della scienza non asservita al cattolicesimo e ai suo dogmi antiscientifici. «Tutte le scienze sono le ancelle della teologia» recita un assunto cattolico medioevale ancora valido per chi trova più comodo credere e farsi servo della Chiesa cattolica, che pensare con i paradigmi scientifici legittimati da leggi internazionali.

    I pochi scienziati che continuano a pensare con il metodo scientifico si debbono battere ogni giorno, per fare capire alla cultura soggiogata dal credo cattolico, che la pratica dell’aborto ha a che vedere con un feto e non con un essere umano. È questo il dettaglio che traccia un solco definitivo tra credenza e scienza in materia di interruzione di gravidanza. Il feto fino alla 23-24 settimana non solo non è un essere umano ma non ha neppure possibilità di vita. Dal codice napoleonico in poi si considera infanticidio solo se il neonato ha respirato, con la famosa prova scientifica del pezzo di polmone che messo nell’acqua viene a galla solo se ha respirato altrimenti no.

     

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    Inoltre dal 1968 la legge internazionale indica la morte quando c’è assenza di pensiero, e il feto non ha pensiero perché la materia celebrale inizia la propria vita solo quando la retina viene raggiunta dalla luce. Invito tutti a leggere gli articoli della neonatologa Maria Gabriella Gatti, che può spiegare molto meglio di me la dinamica della nascita umana.In questi articoli viene ripetuto ciò ha affermato più volte la professoressa Gatti: «A partire dal protocollo di Harvard la vita umana è legata all’attività cerebrale, quando questa cessa c’è la morte che non è separazione dell’anima dal corpo. Il medico è chiamato a intervenire laicamente prescindendo da principi trascendenti. Nessun medico può rifiutarsi di fornire una prestazione imponendo di fatto al paziente una propria concezione religiosa. La medicina in nessun caso può essere al servizio dell’ideologia: quando lo è stata è andata sempre “contro l’uomo” come nelle sperimentazioni naziste».

     

    Ma questi “dettagli” non vengono presi in considerazione da quell’istituzione religiosa cha da circa millesettecento anni occupa il nostro Paese alleandosi di volta in volta un braccio secolare diverso: impero romano, franchi, normanni, Sacro romano impero, e poi Mussolini, Hitler, Togliatti, Andreotti, Craxi, Berlusconi ecc. ecc. fino a finire al Pd democraziacritianizzato.

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    Da 1700anni imperatori e principi, signori della guerra e caudillos , colonelli golpisti e generali timorati di dio, duci e führer, zar e presidenti del consiglio, legittimati dalle chiese cristiane, e adeguando le forme di violenza allo stato delle cose, hanno oppresso e opprimono.  Nel frattempo la Chiesa cattolica pensava e pensa a salvare le anime di coloro che «non hanno realizzato la propria dignità umana». Dico questo ricordando ciò che ha affermato più volte il pastore tedesco, sia quando era ancora capo di quell’istituzione chiamata fino al 1908 Santa Inquisizione, sia durante il suo pontificato. Secondo Ratizinger, chi non ha e non vuole il rapporto con il dio dei cattolici «su cui si fonda l’autentica dignità dell’uomo» non può giungere alla «realizzazione pienamente la propria umanità.» Anche questi sono dettagli. Dettagli che dicono di questo non-pensiero, che da più umanità ad uno zigote che ad un ateo, è un pensiero nazista.

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    Il braccio secolare della Chiesa cattolica – che in questo momento si incarna nei cattolici sparsi in ogni partito – si occupa di legiferare leggi teologiche che soffocano prima le ragioni della scienza e poi i diritti civili che, come il diritto all’eguaglianza, si basano su presupposti scientifici e umani.

     

    L’odierno braccio secolare della Chiesa cattolica come prima si occupava di distruggere fisicamente i nemici della loro divinità, vale a dire perfidi giudei, infedeli mussulmani, sassoni idolatri, eretici catari, prelati rossi della Teologia della Liberazione, ecc., ora si occupa di far promulgare leggi che fanno delle donne che decidono di abortire, contro ogni accertata scientificità, delle assassine che fanno inorridire quel poverello di Francesco Bergoglio da Buenos Aires.

     

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    La misoginia di Bergoglio, che si innesta in una cultura patriarcale è nota. Basti pensare alla sua famosa frase sull’inferiorità del genere femminile riportata anche sulle pagine di Micro-Mega di Gennaio 2014, in cui egli afferma che le donne sono «naturalmente inadatte per compiti politici» e, per «ordine naturale» e per dettato biblico, destinate «da sempre a supportare il pensare e il creare dell’uomo, ma niente più di questo» (El orden natural y los hechos nos enseñan que el hombre es el ser político por excelencia; las Escrituras nos demuestran que la mujer siempre es el apoyo del hombre pensador y hacedor, pero nada más que eso).

     

    D’altronde Bergoglio et similia si rifanno a quella cultura inaugurata da Platone ed Aristotele che, da almeno 2600anni, dice che la donna, non essendo uguale all’uomo – la logica è logica – è «un’anomalia della specie umana» … ma questi sono “solo” dettagli.

    19 gennaio 2014

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