• … stupidario vaticano, ovvero: le mirabolanti avventure di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno d’oltre Tevere

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    di Jeanne Pucelli

    Mentre Bertoldo e Bertoldino dormono il sonno dei giusti nelle stalle odorose di Re Alboino, Jorge Mario Cacasenno, sentendo arrivare il carnevale, si maschera da malato psichiatrico affetto da dementia praecox e, sicuro che nessuno dei suoi servi mediatici si accorgerà del suo stato, comincia a cacasennare a destra e a manca. Con la sua fisiognomica che esprime intelligenza intergalattica e quella mielosa che esprime bontà attaccaticcia  egli è sicuro di poter dire ciò che vuole. Legittimato, insieme a Mattarella, persino dal principe dei laici, il tentennante Scalfari, egli può continuare indisturbato a usare un linguaggio da gaucho del barrio Boca : “ti do un calcio dove non batte il sole”, “se offendi mammina cara ti do un pugno”, ecc. ecc..


    Ieri el porteño ha cambiato la maschera. Ha indossato quella da “Cacasenno l’educatore” : i padri che elargiscono ai loro piccoli punizioni corporali sono dei giusti perché «Bisogna saper correggere con fermezza» e al padre dolce e premuroso che dice «A volte devo picchiare i miei figli, ma mai in faccia per non avvilirli» risponde : «Quell’uomo ha il senso della dignità: se punisce lo fa il giusto». SIC. E questo padre che possiede uno spiccato senso per l’estetica facciale, liberato da ogni remora potrà finalmente prendere i figli a cinghiate sulla schiena e a pugni nello stomaco per non avvilire i piccoli peccatori che, nonostante il rito apotropaico del battesimo, non vogliono rinunciare a Satana.


    Già qualche mese fa “l’uomo venuto da lontano” si mascherò da “Cacasenno boia argentino” suggerendo che al corrotto «mettano al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare». Si sa, quello di gettare in mare l’erba cattiva dagli aerei è un vezzo inventato dalla curia argentina per dare ai desaparecidos una “morte cristiana” e Jorge Mario Cacasenno, che faceva parte della gerarchia cattolica argentina durante il genocidio, sa come fare separare il grano dal loglio. Lo ha raccontato Horacio Verbitsky nei suoi libri: Il Volo e L’isola del silenzio.

    Ma non pensate male, in verità , in verità vi dico che Jorge Mario “Cacasenno antropologo”, ha le idee chiare sull’eguaglianza tra esseri umani. L’8 gennaio 2014 disse che quel sacramento «Non è una formalità! È un atto che tocca in profondità la nostra esistenza. Non è lo stesso, un bambino battezzato o un bambino non battezzato: non è lo stesso. Non è lo stesso una persona battezzata o una persona non battezzata.», vi ricordate? Io si!!! E ieri, non pago di tanta cacasennosità, mentre parlava della guerra civile in Ucraina definendola uno «scandalo», una terribile «violenza fratricida», ha confermato la sua tesi: lo scandalo non c’è perché esseri umani ammazzano esseri umani, noooo!!!! lo scandalo c’è perché ci si ammazza fra cristiani. Io ho pensato questa si che è coerenza!!! Solo i battezzati sono uguali tra loro gli altri assolutamente no, appartengono ad altre razze.

    Quindi viva la coerenza di Jorge Mario “Cacasenno scandalizzato” che grida ai suoi consanguinei battezzati «Pensate, questa è una guerra tra cristiani. Pensate, avete lo stesso battesimo. State combattendo tra cristiani. Pensate questo, pensate a questo scandalo».

    Naturalmente i cecchini hanno capito e, dopo averli accoppati, vanno a vedere se i loro obiettivi stecchiti portano al collo la catenina con la croce cristiana. Se si accorgono che la vittima è un fratello d’acqua lustrale, vanno a confessare lo scandalo arrecato alla cristianità per avere l’assoluzione che li sgrava da ogni responsabilità. Amen

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