• The last exorcism – Atea? No, indemoniata!

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    di Giulia De Baudi

     

    Questa mattina su Raidue, nella trasmissione di Piero Chiambretti, è andato in scena il diavolo il quale, alla fine della trasmissione, si è materializzato attraverso la voce di Satana in persona.

    Chepppppaura!

    Chiambretti ha intervistao Francesco Vaiasuso – un misconosciuto gallerista d’arte di Alcamo, dall’incerta grammatica e a cui sono sconosciuti gerundi e condizionali e congiuntivi, e … forse, anche il rapporto con la realtà – che ha ‘scritto’ un libro con il giornalista del Foglio Paolo Rodari : La mia possessione – Come mi sono liberato da 27 legioni di demoni (Piemme).

     

    Lo sguardo intenso dell’ex posseduto dalle legioni sataniche

    Un’opera veramente singolare  questa di Vaiaruso-Rodari, che senza dubbio potrebbe essere posta sia nello scaffale dei casi clinici di uno studio psichiatrico, sia in un fascicolo giudiziario con su scritto “Truffa” appoggiato sulla scrivania di un giudice … miscredente.

     

    Comunque sia il prode Vaiaruso, narrando le sue rocambolesche liaisons dangereuses  con le legioni infernali, (i demoni, ha detto il Vaiaruso, le definiscano “Legioni” perché usano la stessa terminologia degli antichi romani “SIC”) ha offerto agli ascoltatori una rara esperienza mistica condita dalla sottile ironia di un Chiambretti in ottima forma.

     

    Il nostro  … o il vostro … fate voi, afferama di essere stato posseduto carnalmente, dall’età di quattro anni fino a trentasei, da ben ventisette legioni di demoni, appartenenti alle schiere sataniche. Alla fine, anziché andare da un buon psichiatra, indirizzato da zelanti sacerdoti si è sottoposto a innumerevoli esorcismi “andando in dissociazione ma rimanendo nello stesso tempo lucido e completamente presente a se stesso”.

    Narra il nostro gallerista, il quale ‘inverosimilmente’ sta incrementando il suo volume di affari, che un moltitudine di satanassi, demoni, belzebù, si sono impossessati a più riprese del suo corpo e della sua voce senza che lui potesse far nulla per impedirlo. Il Vaiaruso assisteva impotente  per ore come uno spettatore esterno alla sua stessa possessione. Nel libro l’ex indemoniato racconta la sua storia, fino alla liberazione finale quando è ritrovato candido come quando, fino a tre anni e 11 mesi circa, non erano ancora iniziate le possessioni.

    Possessioni che si manifestavano con bronchiti raffreddori mali di pancia, mali alla testa … e Chiambretti “ma un’aspirina, un malox?” E l’ex povero gallerista “Certo mi curavo con le medicine ma solo dopo ho capito che era satana che mi faceva ammalare”. Un’intuizione tardiva … ma geniale!

    Insomma la trasmissione è proseguita per quasi mezz’ora con queste notizie incredibili nel vero senso della parola. Incredibili sono state anche le descrizioni, da parte del Vaiaruso, sia dei demoni sia del vomito verde che gli usciva dalla bocca. Descrizioni che guarda caso combaciavano esattamente con le scene del film L’Esorcista. Tant’è che mi sono chiesta se William Friedkin, il regista del film, non fosse anche lui un indemoniato e che , come il Vaiaruso, avesse avuto la grande opportunità allucinatoria di vedere schiere di demoni che si incarnavano e indemoniati vomitanti. Ma questo è l’ottavo mistero glorioso in cui si contempla il regista Friedkin, che con satanassi, demonietti e angeli delle tenebre, ha scritto e ha girato un film  che ha fatto un sacco di dollari. Perché per chi non lo avesse capito l’indemiato fa share e business.

     

    Ma questa è la storia di un probabile furbacchione di bassa lega coadiuvato da un giornalista più attento al dio danaro che all’etica professionale. Etica deontologica che indica di dare le notizie vere e non di confondere quella parte di persone talmente rincoglionita da preti e saltimbanchi telegenici, da prendere per oro colato ogni cacca di cane glorificata e posta sul video televisivo.

     

    Ci sono anche altri libri sull’argomento, come quello di Claudio Tarditi, Il diavolo, probabilmente, che per confermare l’esistenza del demonio si affida ad autoritas  ed a testimonial  ben più agguerriti  come un evangelista “Satana ci vaglia come il grano” (Luca, 22, 31),  e un Agostino d’Ippona io cercavo donde provenisse il male, e non trovavo spiegazione.”  Quindi il Vaiaruso è in buona compagnia visto che i deliri dei padri della chiesa, nell’ambito della credenza senza se e senza ma,  rendono congrue le sue infernali visioni deliranti.

     

    Però tra le righe di questa stupenda quanto demenziale intervista, ho colto una frase del nostro Vaiaruso Francesco che faceva più o meno così “uno dei sintomi più vistosi della possessione demoniaca è l’avversione al sacro”. E allora mi sono detta “essendo atea ho naturalmente una forte avversione al sacro … ma allora sono posseduta dal demonio.”

    Ora capisco perché il pastore tedesco, che dimora nello Stato vaticano, qualche anno fa disse che a coloro a cui manca Dio, cioè agli atei,  manca la dignità umana. Che carino vero? Fracchia direbbe: “ma che umano che è lui”  intendo il pastore tedesco Ratzinger, l’ex appartenente, fino a diciotto anni, alla Gioventù  hitleriana dedita a massacrare gli ebrei durante le marce della morte.

     

     

    Faccio una digressione: il nazisti, contrariamente a quanto ci narrano i nostri mezzi di comunicazione , erano molto uniti ai cattolici che avevano votato per Hitler portandolo al potere.  Erano tanto uniti da firmare nel ’33 il Reichskonkordat cioè il concordato tra il Governo nazista e la Chiesa di Roma molto agognato, e poi siglato, dal nunzio apostolico in Germania Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli, il futuro Pio XII.

     

    Quindi se i nazisti stavano con la Chiesa (e ci stavano perché portavano la fibbia del cinturone con incisa la frase “Gott mit uns”, “dio è con noi” gli indemoniati erano tutti coloro che si sono contrapposti ai cattonazisti … la logica è logica.

     15 ottobre 2012

    • Gott mit uns è un antico motto dei cavalieri Teutonici, che nulla ha a che fare con la chiesa. Motto ripreso dall’impero Prussiano prima, e dal III Reich poi.
      La fibbia con il teschio poi è un falso storico, un oggetto di fantasia del dopoguerra.
      Documentati prima di scrivere cazzate.

      • Perché i Cavalieri Teutonici non erano cristiani? E la croce che portavano addosso che simbolo era? E la divinità “Gott” a cui si rivolgevano chi era ? Manitù per caso? Ci sono le foto che documentano le fibbie col teschio quindi “signor, o signora, io” documentati tu prima di …

        Un’altra cosa “signor, o signora, io”: questo non è il luogo dove vomitare frasi come quelle che hai scritto , quindi o fai una dialettica pacata e civile o ti cerchi un altro sito su cui vomitare

    • Gentilissima, non capisco la logica di due sue affermazioni.
      Nel dettaglio Lei sembra sostenere che se qualcuno ricava danari da un libro o dal raccontare la sua storia, allora il libro o la storia devono essere falsi. NON SEQUITUR.
      Altrove nel suo articolo sembra giustificare il suo a-teismo con le atrocità compiute da sedicenti uomini di Dio. Accettando questo presupposto mi sarebbe sufficiente giustificare la mia Fede con il collocarmi ideologicamente dalla parte opposta di chi scrive articoli superficiali, irriverenti (per quanto arguta la battuta sul S. Padre è irriverente, e copiata) e infondatamente denigratori. Fortunatamente la Fede, più che una scoperta, è una rivelazione.
      Un paio di cose di cui sono certo:
      1)gli errori degli uomini non possono essere usati come argomento per dimostrare o smentire l’esistenza di Dio;
      2)la Fede è un dono, e Dio non si nega a nessuno. Persino lei conosce Dio, però ha scelto di ignorarlo o di rimuoverlo dalla sua vita.
      3)Dio ci ama tutti quanti, e ci aspetta.
      4)Pregherò anche per Lei.

      La Pace sia con te

      • Gentilissimo Fratello (forse parente della cantante Rosanna Fratello?) lei afferma di non capire la logica delle mie affermazioni … e io democraticamente le dico che non capisco le sue conclusioni che sono, appunto, una serie di NON SEQUITUR

        Cominciamo dal primo :
        1)Lei scrive “Nel dettaglio Lei sembra sostenere che se qualcuno ricava danari da un libro o dal raccontare la sua storia, allora il libro o la storia devono essere falsi.” Mai detto nulla del genere visto che nel mio articolo mi riferisco esclusivamente: A) a Francesco Vaiasuso, B) a chi persegue, con la cultura trash demoniaca, esclusivamente share e business.

        2)Partendo da questo NON SEQUITUR (che per chi non lo sapesse significa “errore di ragionamento”, ma, estensivamente, anche “assurdità”) lei caro Fratello (ma come fa di nome?) percorre strade dove la logica non ha mai avuto dimora.
        3)Posso anche accettare l’aggettivo qualificativo “superficiale” perché l’articolo, dato che si parla di un’intervista di Chiambretti a un tizio che afferma di essere stato violentato da “legioni di demoni”, è scritto apposta in modo ironico: ci mancherebbe altro che mi mettessi ad approfondire i deliri di quel tizio … ma non è che lei per caso condivide quanto detto dal Francesco Vaiasuso? Quindi volutamente sono rimasta in superfice.
        4)L’aggettivo “irriverente” invece lo accetto con beneficio di inventario. È irreverente rispetto a che? Rispetto a chi? Per un nazista il film di Chaplin “Il grande dittatore” è irriverente; per molti politici corrotti le vignette di Vauro sono irriverenti.
        Per lei che deifica colui che lei definisce S. Padre, le mie affermazioni, copiate nel senso che sono state scritte milioni di volte in decine di lingue, sono infondate e denigratorie. Io ho scritto che Ratzinger, ha appartenuto, fino a diciotto anni, alla Gioventù hitleriana. Gioventù hiltleriana tristemente famosa per il fatto che questi ragazzi andavano a massacrare gli ebrei durante le marce della morte. E questa è una verità storica, ed essendo una verità storica documentata non può essere definita denigratoria e soprattutto infondata.

        5)Per lei la fede è una rivelazione, per me è un delirio religioso; ognuno è libero di pensarla a modo suo.

        6)l’esistenza di una divinità, anche quella in cui che lei crede, non deve essere né dimostrata né smentita, deve essere solo scientificamente provata, di conseguenza …

        7) “La fede è un dono” lei dice … bene si tenga il suo dono , e si ricordi che a caval donato non si guarda in bocca … ci potrebbero essere delle sorprese

        8)Lei scrive “Persino lei conosce Dio, però ha scelto di ignorarlo o di rimuoverlo dalla sua vita”. Ebbene le giuro che non lo conosco, non me lo hanno mai presentato, e quindi non posso ignorare né far rimuovere dal carro attrezzi ciò che non mai visto né udito.

        9) Lei scrive “Dio ci ama tutti quanti, e ci aspetta” ollallallà!!! il dio che lei ha in mente è una specie di latin lover bisessuale e con una grande pazienza …

        10) Lei scrive “Pregherò anche per Lei”. Faccia pure caro Fratello.

        11)Quanto a “La Pace sia con te”, se intende la pace dei sensi , o il nirvana, o l’atarassia o qualsiasi altro stato mentale simile a questo “non essere psichico” la informo che non mi interessa … si ricordi che io sono “un’ indemoniata”

        -Come vede io non la posso seguire nei suoi ragionamenti perché lei parte da assunti che per me non hanno nessun senso. Lei parte dall’assunto che un certo dio esista e ne tre le logiche conseguenze. Faccia pure, è confortato da milioni di credenti e da una cultura millenaria che conferma e legittima ciò che per me è un delirio. È come se uno mi dicesse: “ dato che i marziani hanno creato l’esistente, e quindi anche gli esseri umani, la specie umana appartiene ai marziani”. Oppure “dato che 2 + 2 fa 10, 2 X10 fa 50” Tutto logico ma è l’assunto che è assurdo.

        Giulia D.B

        • Cara Giulia hai una gran pazienza: ‘sto Fratello – ma chi è il Fratello de Abele – è uno che “te la vuole solo tirà” come dicono a Roma. Nel senso che ‘sto Caino Fratello de Abele, ti vuole solo portare sfiga. Ma le hai lette bene le ultime parole de Caino Fratello de Abele? “Dio ci aspetta a tutti quanti”; “Pregherò anche per Lei”; “La Pace sia con te” io se fossi te in un bel gesto apotropaico me lo farei … così tanto pe nun sbajà.

          Sto a scherzà, lo so che nun sei nemmanco superstiziosa … io ‘na bella grattata de … me l’avrebbi data …

          Ciao Giulia sei sempre eccezionale veramente

          Maurizio

          • Grazie Maurizio , hai ragione , mi sa che stavolta se avessi avuti “gli attributi” un bella grattata ci scappava. Tu dici che ho una gran pazienza, forse è vero ma è che penso fortemente che solo con una dialettica , anche aspra, si possa smuovere il pensiero anche di chi lo ha accantonato per la una credenza metafisica, cioè fuori dalla realtà esistente in natura.

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