• Antigone risorga – Lo scempio della Costituzione e le inique leggi del Creonte del Consiglio

      0 commenti

    1-via-giubbonari

     –

    di Gian Carlo Zanon

     –

    Antigone «Non è stato Zeus a proclamarla, e Dike, che dimora con gli dei sottoterra, non ha stabilito per gli uomini leggi come questa. Non ho pensato che i tuoi decreti avessero il potere di far sì che un mortale potesse trasgredire le leggi non scritte dagli dei. Leggi immutabili che non sono di ieri Né di oggi, ma esistono da sempre, e nessuno sa da quando, per timore di un uomo io non potevo subire il castigo degli dei.»

    Sofocle

     –

     Prendo spunto da una discussione incontrata su un social, in cui si denunciava un fatto di “cronaca nera” accaduto a Roma, per scandagliare la realtà disumana che si nasconde dietro il SI referendario: un gruppo di iscritti al Pd, presso la storica sede romana di via dei Giubbonari, sono stati sfrattati dalla loro sede perché hanno manifestato la loro decisione di impedire, votando NO al referendum, lo scempio alla Costituzione italiana. «Noi comunque possiamo dire di essere stati sfrattati dalla nostra sede.» Hanno raccontato Luca Giordano e Anita Costantini. (leggi qui)

      –

    Sul social si è aperta una discussione in cui un tizio – chiamiamolo Creonte –  forte delle leggi del partito, partorite dallo stesso partito, difendeva l’allontanamento dei due eretici.

    Creonte non entrava nel merito del problema preferiva attaccarsi alle regole dell’apparato che dice che se il partito decide per il SI «tutti devono sostenere quello che è stato deciso».

      –

    A Creonte poco importa come e perché si è arrivati a decidere di, modificando la Costituzione,  aprire le porte al saccheggio della democrazia auspicato dalla J.P Morgan già nel 2013 (leggi qui): “I sistemi politici dei Paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l’integrazione. C’è forte influenza delle idee socialiste” e concretizzato dal Pd renziano.

    Il Creonte di turno si fa scudo della regola che annulla il pensiero, annulla lo spirito critico , in una parola annulla l’umano che, senza un vero pensiero sempre all’erta, non è più pensiero ma dogma ideologico, nulla etico, mancanza di essenza umana … forse anche psicosi.

      –

    Al Creonte di turno importano le leggi che lui stesso ha varato per impedire che gli aneliti di pensiero critico possano trasformarsi in rivolta contro l’empietà dell’atto iniquo. Uso la parole empietà non in senso religioso ma, come Antigone, attingendo alla fonte etimologica: l’empio è colui che non rispetta ciò che per gli esseri umani è realtà umana intangibile.

     –

    La nostra Costituzione fa parte di quelle : «…  leggi non scritte degli dei, leggi immutabili che non sono di ieri o di oggi, ma esistono da sempre, e nessuno sa da quando.» perché, come hanno scritto i satrapi della J.P Morgan, sorge da menti che avendo subito l’orrore della dittatura  nazifascista portavano avanti istanze sociali che privilegiavano l’eguaglianza tra esseri umani e quindi la democrazia diretta che si vuole eliminare completamente.

    Uguaglianza primaria che è “legge immutabile” perché “esiste da sempre”, da quando l’essere umano è diventato tale.

      –

    E anche se, come scrive Valeria Parrella, nella sua opera teatrale Antigone «Molte potenze sono tremende ma nessuna lo è più dell’uomo, che rigetta la sua natura e fa fango della terra fertile e del mare cristallino, e costringe– come sta facendo l’oligarchia tanto apprezzata da Scalfari al potere – il pensiero che gli è naturale in vincoli umilianti» c’è sempre lo spirito di Antigone che aleggia nella storia a ricordare ciò che umano e ciò che non lo è.

     –

    Come l’eroina del mito, evocata dall’autrice, dovremmo dirci ogni giorno, fino al nostro No contro questo scempio politico e sociale espresso nella scheda referendaria  «Se non fossi capace di questo atto, tanto varrebbe che non fossi mai esistita».

      –

    18 ottobre 2016

    Scrivi un commento