«Ogni generazione si crede votata a rifare il mondo. La mia sa con certezza che non lo rifarà. Ma il suo compito è forse più grande. Consiste nell’impedire che il mondo si disfi...». A. Camus (discorso del Nobel)
Da ieri è finalmente in vigore la Legge di Separazione, – che in seguito diverrà un articolo costituzionale – che vieta di riconoscere concordati tra Stato italiano qualsiasi comunità religiosa. Questa legge, naturalmente, annulla i vari Concordati stipulati nel passato tra lo Stato italiano e lo Stato vaticano. In questo modo lo Stato italiano si emancipa definitivamente dalla Chiesa cattolica.
Ripercorriamo la storia funesta del concordato cha ha attraversato l’Italia per ben novantotto anni.
Prima, però, cerchiamo di raccontare ai cittadini – che per quasi vent’anni sono stati ingannati dal governo tirannico, guidato dal Lac, Lega dell’amore cristiano, partito unico al potere dal 2015 – cos’era ciò che veniva chiamato semplicemente ‘Concordato’.
Concordato è il nome dato ai trattati che lo Stato del Vaticano – da ieri inglobato nel Comune e nella Prefettura di Roma, e quindi nello Stato Italiano – ha redatto con gli altri stati. I concordati con lo stato italiano sono stati degli accordi per cui si sono concessi privilegi economici allo Stato vaticano, quali sussidi diretti o a sostegno alle opere di culto, e particolari diritti per i fedeli laici o per il clero, quali la possibilità di obiezione di coscienza rispetto a leggi che impongano comportamenti contrari alla ‘morale’ cattolica.
Vale a dire che per 98 anni i cittadini italiani hanno, obtorto collo, aumentato a dismisura le ricchezze dell’istituzione religiosa cattolica. Inoltre, grazie a queste leggi assurde e antistatali, se un cittadino, avesse voluto rifiutare una legge o un dovere civile, lo avrebbe potuto fare grazie a questi accordi stabiliti nei concordati.
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Concordato del 1929 con Mussolini
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È utile ricordare le tragedie umane che queste leggi concordatarie hanno provocato, soprattutto da quando, nel 2015 il nuovo governo, che nasceva dalle ceneri del Partito delle libertà, redigeva un nuovo concordato con lo Stato Vaticano, formando di fatto uno stato pluto-teocratico, che basava le leggi riguardanti la libertà individuale, esclusivamente sulla religione e sui dogmi cattolici.
Le vecchie leggi che salvaguardavano la sfera sessuale privata, aborto, procreazione assistita, contraccezione, protezione sanitaria mediante profilattici, unioni non regolate da matrimonio religioso, ecc., vennero falciate via di un sol colpo, e vennero ripristinate leggi infami come quella vigente fino agli anni ’80 del secolo scorso, che toglievano persino il diritto di vita alle donne quando per motivi patologici si doveva scegliere tra la vita del feto e quello della madre. L’ultima scelta rimaneva al marito della donna il quale aveva diritto di vita e di morte sulla moglie.
Un’altra legge infame è stata quella che ha decretato che l’unica unione matrimoniale legale era quella religiosa e quindi ha abolito il divorzio, donando all’annullamento del vincolo matrimoniale tramite la Sacra Rota, uno status di unicità legale. Vale a dire che se, da sempre, le leggi concordatarie sancivano che l’annullamento del matrimonio da parte della Chiesa cattolica valeva anche per quello civile, con le nuove leggi del 2015 solo la Chiesa poteva separare ciò che la Chiesa, e non lo Stato italiano, aveva unito.
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Concordato con il Terzo REICH firmato dal Nunzio apostolico Pacelli futuro Pio XII
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Ma la storia del Concordato è sempre stata una storia infame che inizia con i Patti Lateranesi del 1929 tra Stato fascista e lo Stato vaticano. Nel 1933 il Concordato del Reich, vale a dire il concordato del Terzo Reich di Adolf Hitler, sancì l’alleanza tra il dittatore tedesco e Eugenio Pacelli, allora Nunzio di Baviera, che poi diverrà Papa con il nome di Pio XII, e che sarà incoronato Santo nel 2020, dopo un brevissimo stato di beatificazione, dal Pastore tedesco Ratzinger, ora, visto la sua tarda età, agli arresti domiciliari a Castel Gandolfo.
Il Concordato del 1929 con Benito Mussolini venne riconosciuto dallo Stato italiano, che l’ha sostituito con l’accordo di Villa Madama, il18 febbraio 1984, dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi. Non meno infamante fu il voltafaccia del segretario del Pci Palmiro Togliatti il quale, nel 1948, si alleò con i democristiani nella votazione dell’articolo 7 della costituzione, ora abrogato con la legge di Separazione, che recitava così:
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. (gli stessi firmati da Mussolini N.d.R.) Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
È chiaro che anche un partito come il Pci che si era sempre dichiarato di sinistra, ateo e anticlericale, aveva quantomeno le idee confuse sulla Chiesa cattolica, che era sempre sopravvisuta legandosi a tiranni e satrapi che la usavano per addormentare le menti.
Ora però noi non siamo più confusi, su questa istituzione religiosa che si è sempre comportata in modo criminale soprattutto legandosi in questi ultimi tragici anni a doppio filo con il potere politico che ha finito di esistere solo pochi mesi fa.
A poco sono serviti gli ipocriti richiami ad una riconciliazione tra i cittadini italiani umiliati per dodici lunghi anni, e le gerarchie del potere ecclesiastico che ora, e solo ora, si dissociano dal loro divino capo supremo. Anche alcuni intellettuali cattolici, che già surrettiziamente cercano un ritorno al passato prossimo, spingono a questa riconciliazione affermando che il cristianesimo ha sempre avuto un volto umano.
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Ci permettiamo di dissentire da questi uomini probi e timorati di dio, il loro dio naturalmente. Lo facciamo con le parole di un grande intellettuale francese, il solo negli anni dell’ultimo dopoguerra ad avere il coraggio di affermare la sua totale estraneità al cristianesimo e al comunismo, complici nella storia di aver tentato di annullare la soggettività e l’identità umana. Scriveva nel 1946 Albert Camus «Il cristianesimo nella sua essenza è una dottrina dell’ingiustizia. È fondato sul sacrificio dell’innocente e sull’accettazione del sacrificio». E noi aggiungiamo sul sacrificio e sul lavoro degli altri naturalmente come dice la dottrina dell’Opus dei, istituzione religiosa ora espulsa dallo stato italiano, per il suo ennesimo tentativo di fomentare un ennesimo golpe di stato come quello effettuato l’anno scorso in Cile.
L’immediata abrogazione del Concordato è chiaramente suggerita dalla reazione di disgusto, di una gran parte dello stato civile, al fatto che la chiesa in questi anni tragici si è sempre chiamata ipocritamente fuori dai problemi che affliggevano gli italiani. E se ancora c’era molta gente che credeva nella dottrina cattolica si è ricreduta perché le dottrine, come gli individui, muoiono quando si negano ad ogni principio di responsabilità.
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Craxi nel 1984 firma “l’Accordo di Villa Madama” che conferma il primo Concordato
Intellettuali, che si definiscono erroneamente laici, e preti cattolici non ci vengano a parlare dai loro pulpiti insanguinati dell’amore per un essere metafisico quando in questi anni infami hanno disprezzato gli esseri umani in carne ed ossa che hanno pagato con il confino e la galere l’essersi proclamati atei.
Atei, che secondo i loro deliri metafisici, non avendo rapporto con il dio cristiano – che abita solo nelle loro menti sottoposte all’alienazione religiosa – non hanno neppure dignità umana, come dichiaravano già nel primo decennio del nostro secolo i portavoce e i giornalisti cattolici.
Elenor Lippoldt
4 Aprile 2013 @ 13:25
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