• Yanis Varoufakis – DiEM25 : Manifesto per democratizzare l’Europa

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    Postiamo il testo del documento programmatico del movimento creato da Yanis Varoufakis DiEM25  inscritto nel MANIFESTO PER DEMOCRATIZZARE L’EUROPA sperando che l’ex Ministro delle finanze greco mantenga quella coerenza dimostrata quando diede le dimissioni per il voltafaccia di Tsipras.

    Ricordiamo che le sue proposte, che andavano nella direzione espressa da questo documento, furono bocciate nella votazione della notte del 5 luglio 2015, fatta tra un gruppo ristretto di ministri del gabinetto di governo, rendendo le sue dimissioni inevitabili.

    Gian Carlo Zanon

    MANIFESTO PER DEMOCRATIZZARE L’EUROPA

    Quali che siano le inquietudini che ispirano la competitività mondiale, i flussi migratori ed il terrorismo, un solo scenario terrorizza veramente i poteri che tengono le redini dell’ Europa: la democrazia! Si parla in nome della democrazia, ma nella pratica la negano, la esorcizzano, la sopprimono, cercano costantemente di co-optare, schivare, corrompere, mistificare, usurpare e manipolare la democrazia, per distruggere la sua energia ed impedirne le potenzialità.

     

    Il potere ai popoli d’Europa! Il governo del Démos! Ecco l’incubo che terrorizza:

     

    La burocrazia di Bruxelles (e i suoi oltre 10.000 lobbisti)

     

    Gli ispettori e le loro << squadriglie organizzate >>, e la Troika, che loro stessi hanno formato con dei tecnocrati non eletti, provenienti da altre istituzioni europee e internazionali

     

    Il potente Euro-gruppo, senza fondamento nelle leggi e nei trattati

     

    I banchieri, garanti di fondi speculativi, le oligarchie che risorgono, con il loro eterno disprezzo delle masse e delle loro espressioni organizzate

     

    I partiti che esaltano il liberalismo politico, la democrazia, la libertà e la solidarietà per meglio tradire i loro principi più cari quando sono al potere ;

     

    I governi che alimentano una spaventosa ineguaglianza ed implementano un’austerità auto-distruttiva.

     

    I manipolatori mediatici che hanno fatto dell’ esacerbazione delle paure una forma di arte, una

    magnifica forma di potere e profitto ;

     

    Le grandi imprese che, in accordo con le amministrazioni pubbliche opache, investono nelle stesse

    paure per promuovere il segreto, ed una cultura della sorveglianza, capace di piegare l’opinione pubblica alla loro volontà.

     

    L’Unione europea è stata un traguardo eccezionale, riunendo, nella pace, popoli con diverse lingue, differenti culture. Provando così che era possibile creare una struttura di diritti umani, attraverso un continente che era, non molto tempo fa, terra di feroce sciovinismo, razzismo e barbarie.

    L’Unione Europea avrebbe potuto essere la luce del mondo, mostrare a tutto il pianeta che concetti come la pace e la solidarietà possono essere strappate dalle fauci dei fanatismi e dei conflitti secolari.

    Purtroppo, i popoli europei che cominciavano ad unirsi, nonostante la moltitudine e la diversità delle loro lingue delle loro culture, sono oggi divisi da una burocrazia comune ed una moneta comune. Una confederazione di politici miopi, di funzionari economicamente impreparati, e di esperti incompetenti che non capiscono nulla della finanza e si sottomettono servilmente ai diktat dei conglomerati finanziari e industriali. Tutto ciò discredita l’Europa e provoca un pericoloso choc ed un ritorno all’antieuropeismo. Stiamo creando delle nazioni fiere che si posizionano le une contro le altre risvegliando il nazionalismo, l’estremismo e il razzismo.

     

    In seno al collasso dell’UE si cela un inganno illegittimo: un processo decisionale, fortemente politico,  opaco e imposto dall’alto viene presentato come “apolitico”, “tecnico”, “procedurale” e “neutrale”. L’obiettivo è impedire agli europei di detenere il controllo democratico su denaro, finanza, condizioni lavorative e ambiente.

    Il prezzo di questo inganno non coincide solo con la fine della democrazia ma anche con politiche economiche insufficienti:

     

    Le economie della Zona Euro si stanno muovendo verso la scogliera dell’austerità competitiva, il che provoca una recessione permanente nei paesi più deboli e stimola minori investimenti nei paesi centrali

     

    • Gli stati membri dell’UE che si trovano fuori dalla Zona Euro sono alienati e per questo cercano idee e partner in ambienti sospetti

     

    • Disuguaglianze senza precedenti, la perdita di speranza e la misantropia germogliano in tutta Europa Dominano due spaventose opzioni:

     

    • Ripiegarsi nel bozzolo dei nostri Stati-nazione
    • arrendersi alla zona senza democrazia di Bruxelles

     

    Ci vuole un’altra direzione. E ce n’è una!

     

    È quella a cui l’Europa ufficiale resiste ardentemente, con tutte le sue forze, con la sua mentalità e pratiche autoritarie:

    Un’ondata di democrazia!

    Il nostro movimento, Diem25, cercherà di provocare questa marea democratica.

    Una idea semplice e radicale è la forza motrice di Diem25:

     

    Democratizzare l’Europa! L’Europa sarà democratizzata o si disintegrerà!

     

    Il nostro obiettivo: democratizzare l’Europa, è realista.

    Non è più utopico di democratizzarla oggi rispetto all’idea iniziale di costruirla. In effetti è meno utopico democratizzare l’Europa che cercare di mantenerla in vita nello stato attuale: antidemocratica e frammentata.

    Il nostro obiettivo di democratizzare l’Europa, è di una estrema urgenza.

    Poiché senza un avvio rapido, può essere impossibile fermare la resistenza istituzionalizzata, prima che l’Europa vada oltre il punto di non ritorno

     

    Noi ci diamo 10 anni: orizzonte 2025

     

    Se non avremo democratizzato l’Europa per questa data, se i poteri autocratici dell’Europa riusciranno a privare di aria la democrazia, l’Unione Europea affonderà, colpita dalla sua propria arroganza, esploderà e la sua caduta infliggerà delle prove terribili al mondo intero, non solamente in Europa.

     

    DiEM25 – L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà!

     

    PERCHÉ L’EUROPA PERDE LA SUA INTEGRITÀ MORALE E LA SUA ANIMA?

     

    Nel decennio del dopoguerra, quando è stata costruita l’Unione Europea, le culture nazionali sono state rivisitate dallo spirito di internazionalismo, di cancellazione delle frontiere, di prosperità condivisa e di aumento dei livelli di vita. Tutto ciò ha riunito gli europei.

    Ma l’uovo di serpente era nel cuore del processo di integrazione.

     

    Economicamente l’Unione Europea, dalla sua nascita, era un cartello dell’industria pesante (più tardi aperto a degli agricoltori), ben deciso a fissare i prezzi e a ridistribuire i profitti dell’oligopolio attraverso la burocrazia di Bruxelles. Il cartello emergente, e la sua amministrazione installata Bruxelles, avevano paura del Démos, detestavano l’idea di un governo del popolo.

    Parzialmente, metodicamente, un processo di esclusione della politica del processo decisionale si è messo in moto. Si è tradotto in uno sforzo continuo per togliere il Démos della democrazia e mascherare tutte le decisioni di un fatalismo pseudo tecnocratico. I politici nazionali sono stati simpaticamente ricompensati per aver accettato di fare, della commissione, del consiglio, del consiglio ECOFIM, dell’eurogruppo e della BCE, delle zone senza politica.

     

    Chiunque si opponesse a questo processo di depoliticizzazione era etichettato come anti-europeo e trattato come una dissonanza discordante.

     

    Un processo decisionale, fortemente politico, opaco e imposto dall’alto, viene presentato come “apolitico”, “tecnico”, “procedurale” e “neutrale”.

    In realtà, le sue procedure sono ultra politiche, poiché tendono ad uccidere la democrazia, assimilando le decisioni politiche a dei problemi tecnici.

     

    L’obbiettivo reale della << santificazione >> delle regole: impedire alla maggioranza degli europei di esercitare un potere democratico sulla moneta e la finanza – E difendere gli interessi dei veri burattinai di questa burocrazia, i conglomerati finanziari industriali. Il prezzo di questo inganno non è solamente l’uccisione della democrazia, ma anche l’inefficacia delle politiche economiche .

    Non c’è di che essere sorpresi che le istituzioni economiche e politiche dell’Europa siano arrivate a dei risultati economici spaventosi ed a situazioni che avremmo potuto evitare.

    • Le regole dovrebbero essere al servizio degli europei, non il contrario.
    • Le monete dovrebbero essere degli strumenti, non una finalità.
    • Un mercato unico è compatibile con la democrazia se comprende dei meccanismi comuni, scelti e costruiti democraticamente, per proteggere gli europei più deboli e l’ecosistema.
    • La democrazia é essenziale per ridimensionare I peggiori slanci auto distruttori del capitalismo e per aprire una finestra su nuovi orizzonti di armonia sociale e di sviluppo duraturo

     

    DiEM25 – L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà!

     

    Per reagire al fallimento inevitabile dell’economia sociale fatta dai Cartelli dell’Europa, incapace di rinascere dopo la grande recessione che ha seguito la crisi del 2008, le istituzioni dell’ Unione Europea, che sono la causa di questo fallimento, si sono lanciate in una escalation d’autoritarismo. In queste condizioni i nemici della democrazia raccolgono rinnovata forza mentre perdono la loro legittimità e limitano speranza e prosperità ai pochi eletti ( che possono solo goderne dietro i cancelli e i recinti necessari per fargli da scudo dal resto della società).

     

    Questo è un processo invisibile per cui la crisi europea sta facendo chiudere i nostri popoli in se stessi, gli uni contro gli altri, amplificando nazionalismi preesistenti, xenofobia. La privatizzazione dell’ansia, la paura dell’altro, la nazionalizzazione dell’ ambizione, il ritorno alla nazionalizzazione della politica, minacciano una velenosa disintegrazione degli interessi comuni da cui l’Europa non ha che da perdere. Le reazioni dell’Europa di fronte alle sue crisi bancarie, del debito, dei rifugiati, al bisogno di una politica estera ed antiterrorista coerente, sono una serie di esempi di ciò che succede quando la parola solidarietà perde il suo senso:

    • Le ferite inflitte all’integrità morale dell’Europa, quando si è voluto spegnere il soffio della primavera di Atene e si è poi imposto alla Grecia un programma di riforme economiche che era concepito per fallire.
    • L’abitudine è di dire che, ogni volta che bisogna raddrizzare il budget di uno Stato o ricapitalizzare una banca, il mondo del lavoro e gli elementi più fragili della società devono pagare per i peccati commessi dai più ricchi.
    • Il processo che trasforma il lavoro in oggetto e esclude la democrazia dai luoghi di lavoro.
    • Il << non da noi >> scandaloso della maggior parte degli Stati membri dell’Unione Europea, davanti ai rifugiati che sbarcano sulle coste dell’Europa, dimostra che il modello di governo europeo proposto, conduce a un declino morale ed alla paralisi politica, e prova che xenofobia verso i non europei. E ne consegue anche la morte della solidarietà intra- europea.
    • L’espressione comica che otteniamo quando associamo le parole << politica estera >> e << europea >>.
    • La facilità con la quale i governi europei hanno deciso dopo gli spaventosi attentati di Parigi, che la soluzione consiste nel ripristinare le frontiere ; quando la maggior parte dei terroristi che hanno commesso gli attentati erano dei cittadini dell’Unione Europea-ancora un segno del panico morale che sommerge questa unione, incapace di unire gli europei e di creare delle risposte comuni ai loro problemi comuni.

     

    DiEM25 – L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà!

     

    COSA FARÉ? IL NOSTRO ORIZZONTE

     

    Il pragmatismo ci impone di fissare le grandi tappe secondo un calendario realista. Per questa ragione DIEM 25 si concentrerà su quattro obiettivi principali ad intervalli regolari, per portare in Europa un funzionamento pienamente democratico nel 2025.

    Oggi gli europei si sentono abbandonati dalle istituzioni dell’Unione dappertutto in Europa, da Helsinki a Lisbona, da Dublino a Creta, da Leipzig a Aberdeen. Comprendono pienamente che una scelta radicale si avvicina a grandi passi: tra la democrazia autentica e la disintegrazione insidiosa.

    Noi dobbiamo essere uniti per far fare all’Europa la scelta che si impone: la democrazia autentica!

    Quando ci domandano quello che vogliamo, e quando lo vogliamo, noi rispondiamo:

     

    IMMEDIATAMENTE:

    la trasparenza completa del processo decisionale:

    • diffusione in streaming, in diretta delle riunioni del consiglio dell’Unione Europea, del consiglio ECOFIN e dell’Eurogruppo.
    • pubblicazione delle minute delle riunioni del consiglio dei governatori della Banca centrale europea, qualche settimana dopo la loro tenuta.
    • pubblicazioni su Internet dei documenti che riguardano le negoziazioni importanti (per esempio trattato transatlantico di commercio e investimento, prestiti per rifinanziamento, statuto della Gran Bretagna) che avranno una influenza multiforme sull’avvenire dei cittadini europei.
    • iscrizione obbligatoria dei lobbisti in un registro nel quale figureranno specificamente i nomi dei loro clienti, la loro remunerazione ed un riassunto delle loro riunioni con i responsabili pubblici (eletti e non eletti).

     

    NEI PROSSIMI 12 MESI:

     

    un’offensiva contro la crisi economica in corso, utilizzando le istituzioni esistenti nel quadro dei trattati europei esistenti.

    La crisi attuale dell’Europa si può riassumere in cinque fattori:

    • Il debito pubblico
    • Le banche
    • L’insufficienza di investimenti
    • I flussi migratori e
    • L’aumento della povertà

    Oggi queste cinque problematiche sono tutte lasciate nelle mani dei governi nazionali, che non hanno i mezzi per agire. DIEM25 presenterà delle proposte precise per europeizzare le quattro questioni, limitando le prerogative arbitrarie di Bruxelles e rendendo il potere ai parlamentari nazionali, ai consigli regionali, ed ai comuni. Le misure proposte saranno possibili grazie all’ impiego delle istituzioni esistenti e l’interpretazione creatrice delle carte e dei trattati esistenti per stabilizzare le crisi del debito pubblico, la crisi delle banche, dell’insufficienza di investimenti, quella dei flussi migratori e, della crescita della povertà.

     

    DiEM25 – L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà!

     

    NEI PROSSIMI DUE ANNI:un’assemblea costituente.

    Gli europei hanno il diritto di esaminare l’avvenire dell’Unione, e il dovere di trasformare l’Europa  (all’orizzonte 2025) in democrazia piena e intera, dotata di un Parlamento sovrano che rispetta l’autodeterminazione nazionale e condivide il potere con i parlamenti nazionali, i consigli regionali, i consigli comunali. Per rendere questo processo possibile, bisogna convocare una assemblea dei loro rappresentanti.

    DlEM25 preconizza un’assemblea costituente composta da rappresentanti eletti nelle liste transnazionali. Oggi, quando delle università sollecitano dei fondi di ricerca a Bruxelles, sono tenute a stabilire delle alleanze transnazionali. Nello stesso spirito, per l’elezione dell’assemblea costituente, le liste devono essere tenute ad avere candidati della maggioranza dei paesi europei. L’assemblea costituente uscita dalle urne avrà il potere di decisione su una futura costituzione democratica, che rimpiazzerà tutti i trattati europei esistenti nei 10 anni.

     

    ALL’ORIZZONTE 2025: l’operatività delle decisioni dell’assemblea costituente.

     

    CHI REALIZZERÀ IL CAMBIAMENTO?

     

    Noi, i popoli europei, abbiamo deciso di riprendere il controllo della nostra Europa ai tecnocrati irresponsabili e alle istituzioni opache

    Noi veniamo da tutte le regioni del continente, E stiamo uniti dalle nostre differenze di cultura, di lingue, di accenti, di affiliazioni politiche, ideologie, di colore della pelle, di identità sessuali, di confessioni e concezioni della società ideale.

    Noi creiamo DIEM25 per passare da un’Europa del << noi i governi >> e del << noi tecnocrati >> ad un’Europa del << noi popoli Europei >>

     

    Noi abbiamo quattro principi:

    • Nessun popolo europeo può essere libero se la democrazia di un altro è violata.
    • Nessun popolo europeo può vivere nella dignità finché un altro ne è privato.
    • Nessun popolo europeo può sperare di avere prosperità se è precipitato nell’insolvibilità e nella depressione permanenti.
    • Nessun popolo europeo può svilupparsi senza impegni mentali per i suoi cittadini più modesti, senza sviluppo umano, equilibrio ecologico e determinazione a svincolarsi totalmente dalle energie fossili, in un mondo che cambia i suoi modi di funzionamento-e non il clima del pianeta.

    Non ritroviamo le nostre radici in una magnifica tradizione in lotta nel filo dei secoli contro << la voce della saggezza >> che diceva: la democrazia é un lusso e i deboli devono subire ciò che è necessario.

    Devoti ai nostri principi con il cuore, lo spirito e la volontà, e determinati a fare la differenza, noi dichiariamo ciò che segue:

     

    DiEM25 – L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà!

     

    IL NOSTRO IMPEGNO

     

    Facciamo appello a tutti gli europei affinché si uniscano subito a noi per portare avanti il progetto di DiEM25:

    • Per lottare a favore della democratizzazione dell’Unione Europea
    • Per mettere fine alla riduzione delle relazioni politiche di quel potere mascherato da decisioni meramente tecniche
    • Per sottoporre la burocrazia UE alla volontà del popolo sovrano europeo,
    • Per smantellare l’attuale potere che le grandi aziende esercitano sulla volontà dei cittadini
    • Per dare un nuovo indirizzo politico alle regole che governano tanto il nostro mercato, quanto la moneta comune. Noi crediamo che il modello delle alleanze zoppe tra partiti nazionali al Parlamento europeo sia obsoleto. La lotta per la << democrazia che viene dalla base >> (a livello locale regionale o nazionale) è necessaria ma resta insufficiente se è condotta senza strategia internazionalista, in vista di una coalizione pan europea per democratizzare l’Europa.

    I democratici europei devono innanzitutto unirsi, creare un programma comune, ed in seguito trovare la maniera di creare legami con gli enti locali ed a livello regionale e nazionale, fare causa comune con i movimenti sociali e civici ; di emancipare le autorità pubbliche, a tutti i livelli, dal potere delle burocrazie e delle grandi imprese.

    Siamo mossi da un’Europa della Ragione, della Libertà, della Tolleranza e dell’Immaginazione, possibile e attuabile grazie a una maggiore Trasparenza, una Solidarietà vera e una Democrazia autentica.

     

    Ambiamo a:

    • Un’Europa Democratica in cui tutta la autorità politica parte dai popoli sovrani d’Europa
    • Un’Europa Trasparente dove tutto il processo decisionale avviene sotto lo scrutinio dei cittadini
    • Un’Europa Unita in cui le persone hanno tanto da condividere sia con i cittadini del loro stesso Paese, sia con quelli appartenenti al resto dell’Unione
    • Un’Europa Realistica che si pone come obiettivo l’implementazione di riforme democratiche radicali, eppure realizzabili
    • Un’Europa Decentralizzata che impiega il potere centrale per massimizzare la democrazia a livello locale

     

    DiEM25 – L’Europa sarà democratizzata. O si disintegrerà!

     

    • Un’Europa Pluralista costituita da regioni, etnicità, credo, nazioni, lingue e culture diverse
    • Un’Europe Egualitaria che promuove le differenze e pone fine a ogni forma di discriminazione
    • Un’Europa Colta che trae beneficio dalla diversità culturale dei suoi popoli
    • Un’Europa Sociale che riconosce la mancanza di sfruttamento come requisito per la libertà autentica
    • Un’Europa Produttiva che canalizza gli investimenti verso una prosperità condivisa e rispettosa dell’ambiente
    • Un’Europa Sostenibile che vive con le risorse già presenti sulla Terra
    • Un’Europa Ecologica impegnata in un’autentica transizione ecologica globale
    • Un’Europa Creativa che permette ai suoi cittadini di esprimere il potenziale della loro inventiva
    • Un’Europa Tecnologica che fa leva sulle nuove tecnologie con un fine solidale
    • Un’Europa con una Visione Storica in grado di andare incontro al futuro senza aggrapparsi al proprio passato
    • Un’Europa Internazionalista che tratta le persone non europee come cittadini
    • Un’Europa Pacifica in grado di estinguere le tensioni nei territori più o meno vicini
    • Un’Europa Aperta che prenda in considerazione tutte le idee, le persone e le ispirazioni e che concepisca i confini e le barriere come segni di debolezza e fonte di insicurezza
    • Un’Europa Emancipata dove il privilegio, i pregiudizi, le privazioni e la minaccia della violenza saranno estinte, consentendo agli europei di vivere con quanti meno stereotipi possibili, di sviluppare le loro potenzialità e scegliere liberamente coloro con i quali condividere la propria vita lavorativa e sociale.

     

    Carpe DiEM25

    Post del 30 marzo 2016

    Il link del documento originale http://diem25.org/wp-content/uploads/2016/02/diem25_italian_long.pdf

    Varoufakis a Roma per presentare DiEM25. La diretta streaming

    Qui il video della presentazione del DiEM25

    http://www.left.it/2016/03/23/varoufakis-a-roma-per-presentare-diem25-la-diretta-streaming/

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