• Vuelta a La Isla … riprendiamo, per un attimo solo, il discorso sulla realtà cubana iniziato due anni fa

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    13 Reinaldo Escobar

    Aggressione nelle vie de La Habana a Reinaldo Escobar

    (compagno della bloguera Yoani Sanchéz) da parte di “patrioti socialisti”

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    di Gian Carlo

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    Rispondo ai commenti postati da Elena e Roberto che potete leggere qui nei commenti

     

    Elena e Roberto, volevo scrivere un articolo serio, ma ritornare a rimacinare sempre le stesse cose non mi va. Quindi non me ne vogliate se vado un po’ di corsa.

    Quindi vorrei senza tanti giri di parole entrare subito un po’ nel merito di ciò che avete scritto:

    Elena: Scrivere che Cuba  «subiva attentati, bombe sui propri aerei di linea, attacchi con armi biologiche/batteriologiche -colpendo piantagioni, allevamenti, e soprattutto esseri umani-.» diffusione indotta del «virus del Dengue emorragico» è quantomeno fuorviante.  Se non imbarazzante. E entrambi sappiamo bene che le dichiarazioni rese in tribunale e messe agli atti  possono essere false dalla testa ai piedi. Vuoi che ti ricordi le dichiarazioni che Berlusconi faceva in aula e che , ovviamente, venivano messe agli atti?

    Elena: Scrivere che Yoani Sanchéz ha dato la mano “all’assassino del Che” è invece ridicolo visto che non si sa con precisione né chi fu l’esecutore materiale dell’omicidio, né la filiera del comando che si presume, si presume ripeto, partì dall’allora presidente americano, per giungere attraverso la CIA a un certo colonnello Joaquín Zenteno che, lui dice, ordinò a un soldato, Mario Terán Salazar, di ammazzarlo: il soldato non ha mai confermato e le foto del cadavere smentiscono una sua dubbiosa dichiarazione poi sconfermata.  Ma non è l’unica “verità”: di mandanti ce ne sono a decine tra qui il famigerato Gary Prado Salmón.

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    L’unica notizia certa è che un certo Felipe Rodríguez alias “Lázaro” – che si autodefinisce un agente della CIA che ordinò l’assassinio  Ernesto ‘Che’ Guevara – nell’aprile del 2013 elogiò a mezzo stampa la bloguera Yoani Sánchez, dicendo che il modo in cui sta «haciendo su labor es admirable».  E questo, secondo te, basta per scrivere che Yoani ha dato la mano all’assassino del Che?

    Roberto: cose simili a quello sopra citato  secondo te bastano per scrivere degli «stretti rapporti che Y. S. ha con politici, Istituzioni, personaggi, e poteri mediatici/economici che rappresentano un Sistema ed un pensiero economico/sociale della destra neo-liberale.» oppure hai una registrazione in cui Yoani dice che la pensa esattamente come costoro e che tra loro vi sono stretti rapporti? Te lo dico perché se lo dicono loro la cosa ha un infimo valore. Ovviamente. Anche Marino diceva “mi ha invitato il papa” e invece…

     

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     Per quanto riguarda le Damas de Blanco a sentir voi, stringi stringi,  queste donne hanno fatto in modo di far incarcerare mariti , fratelli e figli , per poi farsi riempire di soldi dagli americani … lo so che non avete scritto queste parole ma il senso percepito da chi vi legge è questo … e  francamente … a me invece basta veder le immagini dei linciaggi, degli oltraggi e delle aggressioni – come questa postata sopra – per capire come stanno le cose … e adesso, dai, ditemi che sono fotomontaggi!!!

    Quanto al modo di scrivere francamente vi dico che qui, non a Cuba ma qui, in questo sito si è liberi di scrivere come ci pare. Abbiamo scritto “Confesso che per un fastidio organico non ho letto tutti i contenuti dei link postati dall’autore” embé !!! Ho scritto “Hebe de Bonafini si sbaglia” embé!!! Scusateci se scriviamo quello che pensiamo!!!

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    Gennaro Carotenuto scrive su “Agoravox”, è professore e storico di politica internazionale, è un profondo conoscitore del “Cono Sud” dell’America latina e della storia dei desaparecidos. Anch’io ho scritto per “Agoravox”, e come hai scritto, anch’io mi ritengo un profondo conoscitore del “Cono Sud” dell’America latina e della storia dei desaparecidos. Se non altro perché ci sono andato spesso, perché mantengo rapporti con persone degne che vi abitano, perché sono in contatto sui social con autori illustri, perché tutti i giorni mi leggo Pagina12, perché seguo il processo al Plan Condor e soprattutto perché, al di là di tutto questo, mi fido di ciò che sento e lo rivendico!!!! E lo posso fare perché non ho santini né foto di mammina nel portafoglio.

    Essere “professore e storico di politica internazionale” non è una garanzia visto che fino a ieri perdevo tempo per rintuzzare i deliri di un famoso storico, sempre presente a Rai3 storia,   che affermava senza battere ciglio che la colpa di ciò che accadde in Cile non fu del Plan Condor coordinato dalla CIA, dal premio Nobel Kissinger e di Pinochet, ma di Allende che “si era fissato di essere coerente col proprio programma elettorale”. Pensa un po’ che criminale!!!

    Ma voi come pensate il futuro di Cuba? Io penso che sarà peggio della Russia di Putin e peggio della super capitalista Cina, e sarà così perché si è impedito ai cubani di pensare con la propria testa e solo pochi si sono salvati da quella lebbra. Voi direte anche in Italia. Si, anche in Italia perché in Italia credono al papa e a Cuba a Fidel; loro hanno il Che e loro, gli italioti, hanno Padre Pio. Ma lo sapete che c’è chi giura che il Che fa miracoli? D’altronde sempre di credenze stiamo parlando, mica di pensiero …

    Hasta siempre

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     Cuba, articoli correlati

     leggi qui “Quando il Condor e il Tocororo volavano insieme: Fidel Castro e Jorge Videla uniti in una storia infamante”

    • Ho risposto alle contestazioni e domande che G.C. Zanon mi ha rivolto.
      L’ho fatto con un mio articolo pubblicato in queste pagine “Cuba: lo sguardo straniero su molteplici realtà”.
      Roberto C.

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