di Jeanne Pucelli
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Mi sveglio di notte e odo – ma potrebbe essere un delirio acustico che precede la demenza precoce – il mormorio di blatte, di invertebrati e di ancestrali echinodermi che bofonchiano, blaterano e cazzeggiano sullo scandalo glamour dell’era paleolitica appena iniziata che sta già dissolvendosi. Si perché tra una settimana un nuovo asteroide, generato dai strateghi della distrazione di massa, estinguerà l’ultima era nascente e ne genererà una nuova di zecca.
Che noia. Essì mi capita la stranezza di vivere settimane in cui vengo attraversata da insensate ere che appaiono e scompaiono nel giro di pochi giorni lasciando poche tracce ed evanescenti reperti fossili che si dissolvono nella differenziata psichica che annulla tutto ciò che ingombra la mente.
Poco più di due settimane fa eravamo in piena era weinsteiniana in cui il velociraptor Harvey Weinstein, e i suoi squallidi epigoni italioti, venivano lapidati sui red carpet del pianeta da centinaia di attrici che nello stesso istante come per incanto si erano accorte di essere state abusate dai predatori, che già si era passati al rehabianocene in cui si tenere tartarughe giganti chiedevano la riabilitazione dei primati che, poverelli, proprio non ce la fanno a tener nei pantaloni la loro protuberanza genitale. Poi è arrivata la revanche l’era deneuveiana d’oltralpe, capitanata dal plantigrado francese, nonché ex Belle de Jour, Catherine. Revanche rispedita al mittente dalla prepotente era asiaargentoiana impersonata da una esponente dell’homo erectus, figlia zoofila del vate dell’orrore filmico italico.
Ma già odo nell’aria un vento infido che preannuncia nuove ere protozoiche in cui esseri striscianti, ancora allo stato larvale, stanno a grandi passi cercando nuovi antropomorfismi per affascinare rabbiosi webioti e tremebondi medioti scandalizzando … scandalizzando , scandalizzando.
Nel frattempo sto al balcone ed assisto alla sfilata allegorica di intere ere mediolitiche bruciate in pochi giorno sull’altare del “ma che scandalo signora mia”!!!
Dicevo ieri «ecco, siamo entrati nell’era deneuveiana … anche denominata “neolitico degli stronzi”», che già mi ritrovo in un bergogliocene peruviano in cui un essere polimorfo di bianco vestito crede che le sue furbate francescane possano ancora essere utili per fermare la revancha culturale dei nativi amerindi. Il primate Bergoglio crede ancora che le sue imbarazzanti performance possano far dimenticare le violenze patiti dai bambini stuprati dai preti e possano nascondere l’ingiustizia sociale patita dai nativi che dura da cinquecento anni… ma in che era geologica crede di vivere questo Tiranno Rex della Jurassic Park d’oltre Tevere? Nel cretinocene???!!!
19 gennaio 2018
® Jeanne Pucelli – 2018 – Riproduzione vietata