• Dissonanze: toccatemi tutto, ma mamma no!

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    g&n mam

    di Riccardo Reisso

    Questa mattina leggendo su Face Book i commenti dissociati di alcuni “amici” sulla politica, mi è venuta alla mente una parabola psicologica che mi narrò vent’anni fa un amico psichiatra. Se non ricordo male mi raccontò che, durante una psicoterapia, fu affrontato il tema dell’identificazione con la madre. Il paziente non riusciva a proseguire il percorso psicoterapeutico perché, nonostante fosse più che adulto,  era invischiato in un rapporto simbiotico con  mammina cara. Questo gli impediva uno “svezzamento” totale, una separazione psichica, e quindi una completa realizzazione di sé.

    Quando il terapeuta per l’ennesima volta  affrontò il problema, dicendogli chiaramente che il sogno che aveva portato rivelava che la madre era una psicotica borderline e che quindi doveva vederla nella sua realtà malata e separarsi da lei, il paziente sbottò: «Ma come si permette di dire queste cose su mia madre. Si ricordi che è pur sempre mia madre!» Così disse. Il mio amico mi raccontò anche che quella fu l’ultima seduta terapeutica. Quel paziente non andò più da quel medico del pensiero, e posso presumere che continuò ad avere un rapporto irrisolto con mammina borderline.

     

    Ora, perché mi è venuta in mente ‘sta storia? Mi è venuta alla mente perché vedo, ascolto, leggo, una quantità infinita di persone, che pur possedendo una buona dose di onestà intellettuale, di fronte ad alcuni nodi della politica, o sociali, o religiosi, o sul rapporto uomo donna, si bloccano emettendo sempre il solito sibilo; «Tocca pure tutti gli argomenti che vuoi ma non mi toccare …!» oppure «D’accordo il tale ha fatto questa legge contro i clandestini e contro la libertà della fecondazione eterologa, ma non è né un razzista né un anti-libertario che si oppone ai diritti umani!». Ed è inutile mostrargli l’evidenza, si arrampicherà sugli specchi provocando quel sgradevole stridio tra realtà palese e invenzione verbale.

     

    Se per esempio fai notare ad un fedele, documenti alla mano, la collusione con i militari argentini assassini di Francesco/Bergoglio, o gli sussurri che Ratzinger, l’emerito, aveva coperto i preti pedofili, e non il contrario come strombazzano i media nazionali, il credente si offenderà come se i due papi fossero parenti stretti di cui è doveroso proteggere l’immagine sociale.

    G&n br

     

    E questo succede anche a molti amici miei sinistroidi aficionados del Pd. Sparano a zero contro l’apparato di partito e poi dicono, e scrivono “vota questo, vota quello” “io ho votato per questo , io ho votato per quello”. Io, spesso rimango in silenzio per non perdere anche gli ultimi amici rimasti … però penso: “Ma non sentono uno stridio interno quando pensano, dicono, scrivono, cose così dissonanti. Ma sono io ad essere monolitico o loro a non possedere una fusione mentale tale da impedire simili scissioni tra pensiero e atto?”

     

    Insomma a uno non puoi toccare Mileo, a un altro non puoi dire nulla di critico sulle stelle nascenti, Barca e Civati … su Renzi devo dire che c’è unanimità di giudizio, non ho amici così cretini … né così messi male da non riuscire a fare neppure questa separazione. Però il problema rimane … che fare?

    Non so, resta comunque il fatto che molti individui non si separano mai né da mammina né dalle ideologie. Si costruiscono miti politici, filosofici, ecc., ai quali si attaccano come cozze sullo scoglio, e rimangono li per anni e anni angosciati e con un folle e inconsapevole terrore di essere inesorabilmente trascinati nel mare infinito e in divenire della storia.

    31 maggio 2014

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