• Terremoto – La causa del cataclisma narrata da sciamani, vescovi e militanti di Militia Christi

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    di Jeanne Pucelli

    Quando accadono tragedie come questa qualsiasi atto o parola andrebbero pesati con cura. Questo però non mi impedisce di notare alcune “esuberanze” mediatiche e di evidenziarle

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    Stavo ascoltando il telegiornale su Sky New TG24, quando il cronista, parlando della messa domenicale che il vescovo di Rieti ha celebrato oggi ad Amatrice, ha osservato che la maggior parte delle persone della tendopoli ha preferito non partecipare al rito domenicale.

     

    E menomale, ho pensato, anche i credenti colpiti così duramente cominciano a ribellarsi a questa assurda credenza che annullando l’accaduto ripropone anche questa domenica un rito antropofago millenario.

     

    In questi giorni ho assistito alla passerella dei politici, da Fassino ad Alemanno, che, con pose copiate dall’iconografia della contrizione, si aggiravano in mezzo alle rovine per piluccare scampoli di dolore e trasformarli in un “io ero lì”.

    Mi verrebbe da dire “politici di ogni colore” se non fosse che – come ha scritto Elisabetta Amalfitano su Left n. 35/2016 ora in edicola – tra i nostri politici non c’è più «differenza tra destra e sinistra e si è fascisti». Quindi c’è un monocolore fascistoide che domina la politica e i toni di questa monocromia sono quelli del qualunquismo, della ricerca del consenso e del malaffare più sfrenato.

     

    Ora è arrivata anche Santa Madre Chiesa  che, essendo la portavoce di “colui che a tutto provvede”, deve spiegare come mai il loro capo supremo abbia provveduto a fare questo scempio.

    Ci sono state delle esternazioni da parte dei prelati in cui, un essere pensante come me, potrebbe ravvisare un vero e proprio “nesso strano”, cioè un sintomo di grave turbe mentale.

    Ma il livello culturale, che si esprime in primo luogo nell’informazione mediatica televisiva, rende congrue le incongrue affermazioni di vescovi e miliziani cattolici calati sulle macerie per marcare con il loro odore e i loro umori il territorio.

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    28 agosto 2016 : il vescovo di Rieti Pompili celebra la messa nella tendopoli di Amatrice.

    A destra della foto potete ammirare la bandiera di Militia Christi

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    C’è il vescovo di Rieti Domenico Pompili che ha scelto la strada della “decompressione”  «Dio è pronto ad accettare anche la nostra rabbia, i nostri sfoghi”, “meglio sfogarsi con Dio che prendersela con la sfortuna o col destino». Vale a dire: invece di prendervela con qualcosa di inesistente come il “destino” e la “fortuna”, prendetevela pure con l’Inesistente per antonomasia, così non fate male a nessuno. L’importante è che dopo torniate ad adorare l’Inesistente e ad essere le sue pecorelle ubbidienti: «ciò di cui abbiamo più bisogno, – ha aggiunto Pompili – per non aggiungere il danno alla beffa, è imparare da Gesù ad essere miti». Come dire siate contenti di soffrire come Gesù in croce, imparate da lui a sopportare. Insultatelo pure questo dio involucro in cui gettare sfoghi e rabbia, purché non ve la prendiate con noi che siamo solo i suoi umili portavoce.

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    Un “dio cattolico decompressore”!!!! mi mancava nel mio album delle figurine teologiche. Poi chiamo il vescovo per farmi mandare un selfie!!!!

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    Il vescovo di Ascoli Piceno monsignor D’Ercole, invece ha preferito un profilo sincretico in cui magia, naturalismo e toni profetici si accavallano come nelle migliori scorribande verbali di Donald Trump.

    Per D’ercole la natura ci ha dichiarato guerra,  a causa delle nostre provocazioni, utilizzando una delle sue armi più collaudate: il terremoto: «Noi siamo in un tempo di guerra perché il terremoto è una guerra, la natura non ci perdona. Ecco perché è saggio imparare a dialogare con la natura e a non provocarla indebitamente.(…) Un terremoto è la fine: un boia notturno venuto a strapparci di dosso la vita.». Un vero scienziato classificherebbe questa esternazione come “delirio di riferimento”.

    Il cataclisma ergo è, per il prelato, la vendetta di Gea/Pachamama che balla sui cadaveri delle vittime al ritmo del «ballo distruttore della terra». Iglesia, sedes sapientiae.

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    Smesso le vesti di sciamano sempre a diretto contatto con le divinità ctonie, il vescovo ascolano ha indossato la palandrana del profeta invasato dall’Inconoscibile: «“E adesso che si fa?” mi sono rivolto a Dio Padre, suscitato dall’angoscia, dall’avvilimento di esseri umani derubati dell’ultima loro speranza. (…) E adesso cosa fanno?’”. È giusto che le persone dicano “Signore ma tu dove stai?. Ma se appena voi guardate oltre l’argine si scorge qualcosa di più profondo. Il terremoto può togliere tutto tranne una cosa: il coraggio della fede.» Capito? No? Traduco: ci voleva un bel terremoto per rinsaldare la fede intiepidita. Ci credono anche Bruno Vespa e il ministro De Rio che il terremoto è l’evento catastrofico che ci farà uscire dalla crisi economica e incrementerà il Pil. Quindi, tutti d’accordo ben vengano i cataclismi!

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    A monsignor D’Ercole ha fatto eco il collega di Rieti  … che nell’omelia, sempre più accalorandosi, ha esclamato in modo così veemente da far morire di invidia persino il grande Edmund Kean,: «Dio – sì, è vero – pare tacere. Le nostre sembrano delle chiamate che non hanno risposta. Dio però – lo so, lo sento – è un padre; e un padre non può mai rinnegare la sua paternità». Infatti Abramo … !!!!

    Mancava giusto il tormentone del “Dio perché hai taciuto”  inaugurato ad Auschwitz da quel papa, ora “emerito”, che a diciott’anni militava ancora nella gioventù hitleriana, per finire in bellezza la fiera delle banalità post terremoto.

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    Insomma uno squadrone di prelati schierati in difesa del nulla, assurto, nelle mente del credente, a giudice e boia dell’umanità colpevole di aver provocato la Madre Terra o, come scrivono sui social quei c…..i di Militia Christi, colpevole di aver oltraggiato con “l’abominio delle unioni civili” il dio cristiano in persona.

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    28 agosto 2016

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    © Jeanne Pucelli – Riproduzione riservata

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    Qui l’articolo sulle boutade di Bruno Vespa e del Rio

    http://www.televisionando.it/articolo/terremoto-bruno-vespa-nella-bufera-polemica-dopo-lo-speciale-porta-a-porta/167289/

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    Questi sono i link da cui sono stati estratti le esternazioni dei vescovi di Rieti e Ascoli Piceno

    http://it.radiovaticana.va/news/2016/08/27/funerali_sisma_d%E2%80%99ercole_con_l%E2%80%99aiuto_di_dio_ci_rialzeremo/1254033

    http://www.corriere.it/cronache/16_agosto_27/terremoto-continuano-scosse-giorno-lutto-ad-ascoli-piceno-funerali-solenni-mattarella-0aa11ffc-6c1b-11e6-b596-7d930840a380.shtml

    http://agensir.it/territori/2016/08/27/terremoto-i-funerali-ad-ascoli-piceno-mons-dercole-non-vi-lasceremo-soli-siamo-una-famiglia/

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