• Sostituito l’articolo 1 della Costituzione: l’Italia non è più una Repubblica democratica, fondata sul lavoro ma…

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    A cura di Romolo Lombardozzi

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    Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato dal “Responsabile economico” del governo Strenzi Taddeo Filippi, in cui viene illustrata la straordinaria rivoluzione costituzionale che questa squadra di strenzisti sta rendendo reale.

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    .-Come avrete saputo ieri sera il nostro invincibile plotone di governo, che a noi piace chiamare Pd-T (Panzer division Terminator) , ha fatto un altro passo avanti nella conquista del podio come miglior governo al servizio della Troika. È inutile piangere sui cumuli di macerie umane lasciate sul terreno: intendo quei poco più di 400mila iscritti che non hanno rinnovato al tessera del partito. Poco male, non ci servono e li asfalteremo. Il denaro dei tesseramenti sarà lautamente sostituito dalle Banche centrali a cui vanno i nostri sentiti ringraziamenti. Meglio avere pochi fans danarosi che molti iscritti , scusate il francesismo, con le pezze al culo.

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    Anche la Frau-Fuhrer del Quarto Reich stamani, dopo la sua solita colazione leggera, a base di stinco di porco e crauti, ha telefonato al nostro Capo dei capi, ringraziandolo per il suo ottimo lavoro di salvaguardia del denaro dei soci privati della Deutsche Bundesbank, che come tutti sanno posseggono un quarto delle azioni della Bce (Banca centrale europea).

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    Come scrive oggi Marco Rivelli su Il Manifesto, tutto questo è stato possibile perché, eliminando ogni antiquato laccio etico, possiamo colpire chi si oppone alla nostra gloriosa avanzata, affondando «i colpi ben sotto la cintura». Questo ci dà la possibilità di vittoria su chi ancora pensa che in politica ci siano delle regole da rispettare. Basta ripetere sempre, come ci ha insegnato il grande Berlusconi, «sono gli italiani che lo vogliono» e ogni nostro colpo per eliminare ciò che rimane ancora di questa pseudo democrazia andrà a segno in modo indolore … per noi.

     

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    D’altronde noi stiamo lavorando per L’Europa, alias Bce, e per altre Banche che fanno onestamente il loro lavoro: prestano denaro a credito e per guadagnare di più fanno in modo che il debito aumenti sempre di più. Che c’è di strano? Anche la J.P. Morgan in suo documento del maggio 2013  ha scritto nero su bianco la ricetta per favorire i grandi finanziatori negli stati dell’Eurozona: liberarsi al più presto delle costituzioni antifasciste. In questo documento la J.P. Morgan che, come scrisse allora Luca Pisapia su Il FattoQ, fu una delle «protagoniste dei progetti della finanza creativa e quindi della crisi dei subprime» del 2008, afferma « (…) col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell’area europea». Che tradotto significa: quei politici europei che elimineranno le inutili regole e le leggi, dettate da una cultura di sinistra nata dalla Resistenza, che privilegiano idee di eguaglianza e di giustizia sociale, saranno ben ricompensati o se non altro verrà soddisfatta la loro sete di potere. E così abbiamo fatto. Per il bene del nostro Paese naturalmente.

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    Con noi al governo state tranquilli non ci sarà bisogno dei guardiani della Troika. Parafrasando Flaubert, Strenzi ha già detto «la Troika c’est moi». Lo ha scritto anche Marco Revelli: non c’è bisogno della Troika perché «Strenzi è la Troika, interiorizzata. É la forma con cui l’Europa dell’Austerità e del Rigore governa il nostro Paese.» Forse per maggior chiarezza è meglio dire che il Capo dei capi Strenzi è il manubrio con cui i soci delle banche private, (Banca d’Italia, Bce, Fmi) governano il nostro paese. E nessuno osi dire che Strenzi è colluso con i poteri forti. Nessuno gli ha detto cosa deve fare. Mai ci sono stati incontri per stabilire come cambiare quella legge, o cosa privatizzare, o come modificare gli articoli della Carta Costituzionale; egli è un sapiente e sa cosa vogliono i poteri forti, al più si fa consigliare da alcuni amici intimi come Michael Ledeen, uomo di grande esperienza e con agganci internazionali: consulente strategico per la Cia e per la Casa Bianca, consigliere militare degli squadroni della morte in Nicaragua, consulente del Sismi negli anni della Strategia della tensione, teorico della guerra all’Iraq e della potenziale guerra all’Iran, consulente del ministero degli Esteri israeliano. Una persona di grande esperienza.

     

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    Michael Ledeen … a sinistra

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    Ora, come ha scritto il già citato Rivelli, si tratta solo di modificare l’art. 1 della Costituzione, che ormai fa a pugni con la nostra odierna realtà sociale e soprattutto con quella che diverrà dopo che avremo finito di curare questo nostra Italia così conservatrice.
    Il nostro Segretario di Partito, nonché presidente del Consiglio, Dio l’abbia in eterna gloria, ha buttato giù alcune idee per far meglio combaciare la Costituzione italiana alle leggi che si appresta a emanare: invece di «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.» si potrebbe ad esempio scrivere «L’Italia è una oligarchia autoproclamatasi fondata sul debito pubblico», oppure «L’Italia è una azienda padronale fondata sullo sfruttamento dei cittadini», viene bene no? così mi sembra più chiaro.
    E al posto del secondo vetusto comma che recita « La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. » si potrebbe scrivere «La sovranità non appartiene al popolo, ma alle banche private che la esercitano nelle forme e nei contenuti a loro convenienti» oppure, come ha scritto Marco Revelli che ci sta aiutando in questa grande impresa di ridefinizione semantica, «La sovranità appartiene ai mercati, i quali l’esercitano in modi e forme discrezionali, senza limiti di legge». Meraviglioso, me-ra-vi-glio-so!!!

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    Taddeo Filippi

    9 ottobre 2014

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    leggi qui chi è Michael Ledeen

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