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“Poesia dell’amore inevitabile”
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Tu arrivasti alla mia anima quando era dimenticata: le porte divelte, le sedie nel canale, le tende cadute, il letto sradicato, la tristezza curata come un vaso di fiori. Con le tue piccole mani di donna laboriosa ponesti tutte le cose in fila: lo sguardo al suo posto, al suo posto la rosa, al suo posto la vita, al suo posto la stuoia. Lavasti le pareti con uno straccio bagnato nella tua chiara allegria, nella tua fresca dolcezza, collocasti la radio nel luogo appropriato e pulisti la stanza di sangue e spazzatura. Ordinasti tutti i libri dispersi e stendesti il letto nel tuo enorme sguardo, accendesti le povere lampade spente e lucidasti i pavimenti di legno consumato. Fosti d’un tratto enorme, ampia, potente, forte: sudasti grandi fatiche lavando arnesi vecchi.
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Apprendesti che nella mia anima d’avanzo era la morte e la tirasti all’orto con pezzi di specchio.
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valerio
25 Febbraio 2015 @ 19:48
….è stupenda…
Pino
25 Febbraio 2015 @ 20:54
Bel suono iniziale poi c e’ un ripetere alla fine riapre ma perde coraggio di se ma bella
Redazione
25 Febbraio 2015 @ 21:45
Pino sei un vero raffinato e sono d’accordo con te …
Gian Carlo