• Santi Peppone e Camillo, patroni della Festa dell’Unità parrocchiale, aiutateci voi

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    di Salvo Carfì

    Ogni tanto mi sembra di vivere in un luogo in cui realtà e percezione non si incontreranno mai. In verità questo è un fenomeno dislessico innestato da tempo nella mente degli informatori mediatici … sto parlando della “meraviglia” invocata dai giornalisti per un evento, secondo loro, strano ed epocale: la Festa dell’Unità di Roncalceci (Ravenna) si terrà presso la Parrocchia di San Biagio in Via Sauro Babini 246 (angolo via Provinciale). Orrrrrrrore !!!!!!!!!!!

    Sui giornali sono iniziate le meraviglimpiadi dove vince l’aggettivo più debordante da attribuire all’evento. Repubblica usa questi epiteti: “blasfemo” , “sconveniente” , “scandaloso”, “inaudito”, “impressionante”. Segue ad una incollatura Il Resto del Carlino con “impensabile” , “irrispettoso” e si parla di “scempio”.

    Tutto questo can –can isterico probabilmente serve solo a far un po’ di pubblicità a questa Festa dell’Unità, desaparecida, che altrimenti … Ma che c’è di tanto strano? Forse qualcuno pensa che il Pd non rappresenti abbastanza palesemente il cattocomunismo? Se fosse così questo qualcuno non è un essere pensante ma un credente in ciò che non è. Come se da Togliatti in poi l’inciucio catto-comunista non avesse imbrigliato per decenni gli italiani di sinistra con quella cosa che Italo Calvino definì, la gran bonaccia delle Antille” . Come se il governo renziano non lavorasse alacremente per far genuflettere la sinistra italiana, ormai ridotta a una semplice diocesi vaticana, ai piedi dei gerarchi cattolici.

    Ma quale polemica, ma quale scempi, ma quale compromesso storico !!! Tutto è li da decenni sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono chiamare le cose con il proprio nome. Si va dalla “svolta di Salerno” voluta da Togliatti che riaffermava i patti Lateranensi firmati da Mussolini, si passa da Luigi Berlinguer e D’Alema con il DM 261/98 e la legge 62/2000 che concedono contributi alle scuole private (leggi scuole del Vaticano) e ne sanciscono la parità di trattamento economico con le scuole pubbliche … e si finisce con il cimitero dei feti sostenuto da Renzi: un atto violento che grida assassine alle donne che abortiscono.

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    Non c’è dunque nessuno scandalo tutto fila liscio sui binari del catto-comunismo o se preferite del clerical-fascismo. Andate alla festa del giornale L’Unità che non c’è più: ce lo racconta la Gabanelli domenica prossima su Report la fine che sta facendo quel giornale storico fondato da Antonio Gramsci.
    Andate, andate alla parrocchia di san Biagio e vi ritroverete a tavola con quei cari ragazzi di Militia Christi a mangiar salsicce consacrate, a bere sangue di-vino del ravennate e a pregare sulle note di “o Gesù d’amor acceso”: «San Biagion che t’hanno preso/ per patron de ‘ste minchiate/su su su non far l’offeso/e al Peppon no dar legnate//O mio caro Don Camillo/croce e falce hai consacrate/e le servi mezzo brillo/alla festa ravennate//Gramsci ancor non si rassegna/che sta povera Unità /oramai ce l’ha in consegna/un presunto maragià //In parrocchia a Roncalceci/il Pd oggi festeggia/il giornale di sto partito/con vin santo e ‘na scorreggia»
    Fuori ci saranno quelle brave persone di Cl che protestano al grido di “è nostro guai a chi ce lo tocca” … parlano del loro dio naturalmente di cui credevano di possedere logo e copyright… che tristezza …

    © Salvo Carfì

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