• Poesie – Valerio Grutt – ” le figlie bionde che già piacevano ai ragazzi e scomparivano nel buio di pinete”

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    Qui girano ancora le famiglie degli operai che andavano al mare con le figlie bionde che già piacevano ai ragazzi e scomparivano nel buio di pinete e ridevano dopo con le amiche in esplosioni di felicità improvvise nei deserti di luglio e di agosto. Le vedo ora dopo pranzo nell’eco di televisori e strilli di gabbiani nel silenzio di case in affitto di mamme che lavano i piatti. Verranno fuori, più tardi, tra i vivi con il sorriso dei villeggianti splendidi di conquiste con la semplicità delle vele. Ragazzi e ragazze abbronzati cercando di riconoscersi sul porto canale, come se tra le cartoline, i ciondoli, i braccialetti, potessero trovare un pezzo di se stessi smarrito, un segno luminoso, una foto del paradiso. Si preparano i camerieri per gli assalti della sera, apparecchiano con la tovaglia buona e si alza già un odore di fritto misto che fa voltare i marinai lontani. Ma nei casermoni vuoti che si riversano sul mare c’è musica di ballate, canzoni dell’estate, la voce di cose abbandonate che qualcuno dovrà lucidare: il Comune, un ricco imprenditore, Garibaldi col piccione o io e te luce nella luce degli occhi e costumi bagnati mentre svoltiamo con il manubrio della bici e siamo ancora giovani e felici tra i fantasmi di queste spiagge nel vento, nello spettacolo del mondo.

    ©  Valerio Grutt

    © Foto di Iabella Sommati – Vision

    VISION http://isabellasommati.tumblr.com/

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