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Mattino a Stoccolma
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Ritorno dal regno ipnotico …
il suono m’accoglie … poi giunge la luce:
è respiro di marea montante,
è brusio di vite ansiose,
di rancorosi ordigni in moto che, ragionevoli,
seguono i moti astrali dimentichi dei sogni …
e del mio tempo.
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La città dell’acqua si sveglia …
l’immagine di un leone mai sazio riempie la mente;
e il ruggito cresce insultando il silenzio
e il suono delle onde e il tuo lento risveglio
ancor preda del sonno e dei suoi incanti.
Oscuri vincoli mi legano alla nebbia, all’acqua
e al suo e al tuo respiro …
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13 agosto 2015
Gan Carlo Zanon