–
Banalmente, non c’è sole oltre i tuoi occhi di rame, di foreste, di stagni.
Ti amo senza alcun senso,
senza avverbi, senza clemenza
ti amo senza punteggiatura, senza fame, senza disordine
ti amo a causa di questi tuoi occhi che percuotono il tempo alle mie spalle e davanti
che sorridono nascosti
che mi stordiscono di un tremolio perenne.
Dimenticando scontrini, dimenticando gli oggetti, tornando indietro
perduta
Sottratta alla maggioranza dei giorni,
ti amo per questi tuoi occhi gemelli che mi rubano l’aria inutile
sparpagliando parole e ricordi, schiacciandoli tra le mani.
Non ricordo, se non oggi
che camminando mi imbattei nella lingua di spiaggia dei tuoi occhi
e mi abbandonai per un attimo al sole.
–