• Pedro Salinas … le nostre ombre …

      1 commento

    Le senti come chiedono realtà
    scarmigliate, feroci,
    le ombre che forgiammo insieme
    in questo immenso letto di distanze?
    Stanche ormai di infinito, di tempo
    senza misura, di anonimato,
    ferite da una grande nostalgia di materia,
    chiedono limiti, giorni, nomi.
    Non possono vivere più così: sono alle soglie
    della morte delle ombre, che è il nulla.

    Accorri, vieni, con me.
    Insieme cercheremo per loro
    un colore, una data, un petto, un sole.
    Che riposino in te, sii tu la loro carne.
    Si placherà la loro enorme ansia errante,
    mentre noi le stringiamo avidamente
    fra i nostri corpi,
    dove potranno trovare nutrimento e riposo.
    Si assopiranno infine nel nostro sonno
    abbracciato, abbracciante. E così, 
    quando ci separeremo, nutrendoci
    solo di ombre, fra lontananze,
    esse 
    avranno ormai ricordi,
    avranno un passato di carne ed ossa,
    il tempo vissuto dentro di noi.

    E il loro tormentato sonno
    di ombre sarà, di nuovo, il ritorno
    alla corporeità mortale e rosa
    dove l’amore inventa il suo infinito.

    Scrivi un commento