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5 Aprile 2022 11:35
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di Gian Carlo Zanon
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Stefano Cucchi oggi è stato sepolto. Oggi, mentre scorrono le immagini di esseri umani assassinati e lasciati senza sepoltura, Stefano Cucchi è stato sepolto. Il suo simulacro, che perseguitava non solo i suoi assassini ma l’intera società, per 13anni ha vagato nelle aule dei tribunali dove la sorella, novella Antigone, lo accompagnava chiedendo per lui quella giustizia che avrebbe potuto permettere, a chi lo aveva amato, una reale elaborazione del lutto e una separazione umana. Ilaria Cucchi oggi ha detto «Ora Stefano può riposare in pace». E questo ci riguarda. Ci riguarda anche perché oggi sappiamo che nel nostro paese, finora, non sempre Creonte vince seminando tragedie sociali che germinano a causa dell’impotenza e della delusione . Però sappiamo anche che per battere i Creonti ci vuole una Antigone, ci vuole una donna, come Ilaria Cucchi, che grazie alla propria vitalità possa resistere di fronte a una classe politica infame, di fronte a un apparato istituzionale che aveva alzato muri di gomma insormontabili e cortine fumogene per confondere, per impedire che i colpevoli venissero condannati e che tutta un’istituzione, che doveva proteggere la vita di Stefano, venisse anch’essa eticamente condannata.
«Ma loro non cambiano…» disse Rosaria Costa al funerale del marito morto nell’attentato di Capaci. Vero, loro non cambiano, anzi l’infamia fa curriculum… ma oggi sprecare parole per i Creonti infami che ancora negano anche la propria infamia, non serve… e la Ribellione è ancora donna.
4 aprile 2022
