• NO TRIV – Vota SÌ per dire no ai trivellatori ma soprattutto per fermare “la banalità dell’arroganza” della troupe governativa

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    di Gian Carlo Zanon

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    Loro, loro stanno uscendo dalle fogne per realizzare ciò che alcuni grandi scrittori di fantascienza di prima generazione avevano intuito decenni fa: il Partito Nazione. E il nuovo polo giornalistico è già pronto per sostenerli.

    George Orwell nel 1949, Aldous Huxley nel 1932,  ma anche film come Rollerball di Norman Jewison girato nel 1975, narrano di un “luogo ameno”, “pacificato” al suo interno, dove non c’è opposizione politica per il semplice motivo che c’è solo una classe Alfa che governa, composta da saggi che si assumono la responsabilità politica, morale, storica di tutto ciò che avviene, e una classe Beta che silente e soddisfatta si fa governare. In queste società avveniristiche, tutte le contraddizioni e le crisi vengono “risolte”  e “domate”, con la logica e la ragione e, se proprio non basta, i pochi eretici irriducibili vengono messi in condizione di non nuocere al “bene comune” deciso dagli Alfa.

     

    Dal fine della guerra in poi, nonostante la Costituzione – scritta in gran parte da chi aveva combattuto nella Resistenza ma anche resa, in alcune sue parti come l’articolo 7, opaca da personaggi come Togliatti et similia –  dopo una fase di sviluppo culturale laico, c’è stata un lenta ma inesorabile erosione dei diritti di eguaglianza e di libertà civile e di quella forma di democrazia evocata dalla nostra Carta costituzionale.

     

    Questo è accaduto mentre i partiti di governo e di opposizione, ma anche sindacati confederati e Confindustria, giocavano il gioco delle parti sfidandosi nella “gloriosa” battaglia delle Antille vanificata da quella “gran bonaccia” di cui parla Italo Calvino. L’intenzionalità dei nostri politici, vassalli di lobby finanziarie e industriali,  ora si è in gran parte realizzata ed è sotto gli occhi di tutti.

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    Furbi come pochi, ogni volta che il gioco diveniva troppo palese, rimescolavano le carte e così nasceva il cosiddetto “compromesso storico”,  i governi di centro destra, di centro sinistra, ecc. ecc. fino a giungere a questo ultimo governo di estrema destra e neoliberista camuffato da sinistra. Ora che, grazie anche al palese appetito insaziabile di vassalli e valvassori e valvassini nemmeno questo giochino non si può più nascondere ai servi della gleba, si instaura quello che sarà Il Partito della Nazione in cui verranno convogliati cani e porci, vassalli e valvassori e valvassini e scribacchini copia-incolla.

     

    Non dobbiamo però pensare che questi paracottari della politica siano così intelligenti da creare questa degenerazione democratica. Come si è visto dallo scandalo che ha visto un ministro della repubblica dare le dimissioni, loro sono solo dei velinari che creano emendamenti ad hoc copiando dalle lettere elettroniche i desiderata dei loro padroni e incollandoli sulle loro carte per poi farle approvare nottetempo da insonni compari. Questo è quanto ha affermato il deputato M5s Di Maio davanti alla platea di persone radunatasi per ascoltarlo. (vedi il video qui)

     

     

    Se ci spostiamo dal microcosmo Italia per osservare il macrocosmo occidentale ci rendiamo conto che l’ordine partito dal potere finanziario internazionale è giunto incolume nelle mani dei velinari europei che, dopo averlo zelantemente copiato, ne hanno fatto una serie di taciti programmi governativi che stanno per essere portati a termine. L’ordine a cui mi riferisco è quello che prevede lo smantellamento delle costituzioni europee e che è stato “casualmente” trovato in un Report della banca d’affari J.P. Morgan del 2013: “I sistemi politici dei Paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l’integrazione. C’è forte influenza delle idee socialiste”. Lo denunciò il FattoQ.

     

    Io so che la nostra Carta costituzionale non sorse ex nihilo. Scaturì dalla Resistenza e dall’esigenza, irrazionale perché utopica, di creare, una società di eguali. Il suo smantellamento sorge da una chiara intenzionalità distruttiva e dalla realpolitik dai vassalli dei satrapi della  finanza che consigliano i servi della gleba di rinunciare a sogni di eguaglianza e di democrazia. In cambio, gli dicono, potranno continuare a permettersi il Suv e lo smartphone d’ultimissima generazione. Che tristezza!

     

    «Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto.»

    Avete indovinato di chi sono queste parole? No non sono di Renzi e non si sta parlando dello scandalo che pochi giorni fa ha fatto dimettere il Ministro delle infrastrutture Guidi. Queste sono le frasi che Mussolini pronunciò nel 1925 dopo il delitto Matteotti, e che si possono tranquillamente gemellare con queste di Matteo Renzi.  «Siamo governo che sblocca le opere, se è reato io l’ho commesso (…) Se avete qualcosa da chiedere chiedetemelo. Che si vada a sentenza. In Basilicata le inchieste sul petrolio si fanno ogni 4 anni, come le Olimpiadi.»

     

    Renzi

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    Gli stessi suoni grevi,  cacofonici e intimidatori, del nonno di quella signora il cui marito ha patteggiato una pena a un anno di reclusione e una multa di 1800 euro per prostituzione minorile che se non sbaglio si può anche definire pedofilia. Gli stessi suoni grevi,  cacofonici e intimidatori e la stessa arroganza evidenziata anche da Cuperlo: «Ti manca la statura del leader, anche se coltivi l’arroganza del capo». Gli lo ha detto l’altro ieri davanti a tutti i “compagni” di partito.

     

    Ci sono decine ragioni per votare SI al referendum e fermare lo scempio idrogeologico e la tragedia ecologica italiana e mondiale. Le potete leggere qui e qui dove vengono elencate ed evidenziate a dovere. Ne va del futuro dei bambini che vediamo giocare sotto casa, della loro felicità.

     

    Ma questa volta si deve andare a votare per dire “la storia siamo noi” e per esprimere il rifiuto alla “banalità dell’arroganza ” renziana e  tutto il disprezzo alla casta politica serva del sistema neoliberista e mafioso che ora fa capo a Renzi.

    Quanti saranno i cittadini  che non vanno più a votare da anni perché pensano, giustamente, che il loro voto non serve a nulla? Dieci milioni? Venti milioni?

    Ma questo dovrebbe essere anche il voto degli “astenuti a oltranza”, cioè di chi sa che se non si cambia sostanzialmente la legge elettorale il voto delle politiche non serve più a niente o a pochissimo; di chi sa che il voto alle amministrative non serve quasi più a niente; di chi sa che il voto referendario serve ancora a qualcosa ma che, se il vento dell’umano continuerà con la sua assenza a non gonfiare le vele della ribellione civile e pacifica, verrà cancellato a suon di emendamenti fascio-liberisti.

     

    Se prevarranno i Sì questi politici di m… forse si dimetteranno e le iene delle lobby per un po’ di tempo torneranno nelle loro fogne. Lo so non durerà a lungo, poi si dovrà continuare a lottare, ma a me la quiete m’annoia … e poi per una notte si andrà a festeggiare nelle piazze davanti ai palazzi del potere col dito medio alzato … io ci provo … e voi? E daiiiiiiiiiiii !!!!

     

    G.C.Z. _ 6 aprile 2016

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