• Mistici, credenti, non osservanti, non praticanti … pensanti

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    g&n Giul

    di Giulia De Baudi

    Questa mattina, dopo aver letto il secondo commento di Paolo alla mia recensione del libro di Flores d’Arcais Gesù , L’invenzione del Dio cristiano, in cui, oltre a “minacciare” di non disturbare più con le sue bizzarre credenze, mi ricordava che Gesù vede tutto ciò che scrivo, mi è venuta una gran voglia di scrivere qualcosa di altamente  … “pensante”. 

     

    “Lui ha già letto quello che hai scritto, non ho bisogno di riferirglielo” mi avvertiva Paolo, al quale non voglio rispondere anche perché gli ha già egregiamente risposto uno psichiatra, il quale ha definito questa frase citata “quantomeno inquietante”. Devo dire, a onor del vero, che essendo stata vaccinata da tempo contro il morbo religiosus, questi anatemi  non solo non mi inquietano ma provocano in me reazioni vitali. Quindi devo ringraziare il credente Paolo di avermi dato uno stimolo a cui è seguita questa mia lussureggiante reazione letteraria che ora andrete a leggere.

     

    Mi rendo conto che il nostro affezionato lettore credente ha delle ottime ragioni per ragionare come ragiona. In verità vi dico che è in buona compagnia. I suoi compagnucci di oratorio, ad esempio, affollano le stanze del potere politico italiano interamente clericale.

     

    Gli unici messaggi dal “mondo pensante” giungono dall’estero attraverso articoli non letti dalla stragrande maggioranza degli italiani che sembrano, sembrano,  “geneticamente cattolici”. Una “razza culturale” di un miliardo di individui, che rappresenta, secondo incerte stime,  il 17% della popolazione mondiale, contro il 21% dei mussulmani, il 6% degli animisti, il 16% di induisti e il 18% dei pensanti molti dei quali residenti in Cina. Quindi mentre nel mondo vi sono più pensanti che credenti cattolici, in Italia la percentuale si inverte notevolmente. Non considerando il numero che si basa sul battesimo di poveri innocenti bagnati a loro insaputa dalle acque lustrali, la percentuale di coloro che si considererebbero cattolici, secondo il 46° rapporto annuale CENSIS, è del 63,8%. .

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    I pensanti, definiti dalle statistiche “atei forti”, sarebbero un’infima minoranza, circa il 3% della popolazione. È chiaro che a questa percentuale vanno aggiunti tutti i bambini non ancora liberi di esprimere il proprio pensiero, ed anche quelle persone che vivono il loro ateismo in sordina. Questi  dati non hanno però un numerabile valore statistico. Detto così sembrerebbe che nel nostro paese esista una quasi totale assenza di menti pensanti. Il che sarebbe preoccupante se non esistesse una variegata categoria di persone che si potrebbe definire in vario modo. Normalmente questi cittadini – circa il 70% della popolazione secondo il Cesnur (Centro Studi Sulle Nuove Religioni –  vengono definiti “cattolici non praticanti”.

     

    Questa categoria è composta da milioni di Mario Rossi che, pur non palesandolo chiaramente, se ne fottono dei riti ufficiali ripetuti ossessivamente; e se qualche volta  durante il matrimonio del cugino si fanno il segno della croce è soprattutto per non dispiacere ai parenti. “Ma che me ne fotte a mè! – sembra dire il “poco o per nulla praticante – tanto uscito di chiesa penso a quello che mi sembra più logico, e  faccio quello che più mi conviene. Volete che mi faccio ‘sto segno apotropaico? E io me lo faccio, basta che poi nun me scucciate chiù con ste cose d’a maronna d’i santi, do’o bambingesù, e a compagnia bella.

     

    Questo è il classico pensiero nascosto del “cattolico non praticante”, che pur avendo una credulità religiosa pari allo zero, si atteggia a credente per aderire alle tradizioni sociali che nel nostro paese si evidenziano con queste modalità recondite: “Non credo, ma faccio finta di crederci”.

     

    L’italiano medio non crede ma simula la credenza. La sua arte simulatoria giunge a livelli artistici eccellenti, fino a giungere al manierismo più spregiudicato. Manierismo che spesso, col tempo, si appiccica addosso al “non praticante” divenendo la sua unica identità: la maschera vuota del benpensante religioso.

     

    Roberto C., lo psichiatra che postato la risposta ai commenti di Paolo, il risoluto credente, e di Susanna la perspicace pensante, ci potrebbe fare un’analisi differenziata tra il “credente-credente” e il “credente-non praticante”. Potrebbe spigarci se, dal punto di vista psichiatrico, è più sano un individuo che crede nell’esistenza di un dio che legge ogni mio scritto  (il paradiso però non risulta dal nostro sistema che individua  la nazione  in cui veniamo letti) o una persona che per tutta la vita simula, per convenienza sociale, di aderire alla religione cattolica.

     

    Mentre vivo questi momenti drammatici di sospensione sapienziale, dall’estero giungono buone notizie. Leggo: In Olanda niente più stipendio statale agli insegnanti di religione delle scuole elementari”.

     

    E così mentre in Italia i politici sgomitano come matti per simulare la loro vicinanza ai dettami della chiesa cattolica e per continuare a edificare quella che ormai sta divenendo di fatto una teocrazia, nel resto del mondo si sono resi conto che la religione non essendo più un deterrente contro la ribellione sociale, è divenuta un accessorio troppo costoso… ma vuoi vedere che ciò che non riuscì a fare il libero pensiero, riesce a farlo il ragionamento utilitaristico?

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    Francesco: Quando me das  como siempre tres miliardi di euros ?

    Angela: Nein, ora io dare  a te  solo due , poi si fedrà, si fedrà

     

    Con il progresso della scienza la religione continua a perdere la sua vocazione primaria, che è stata sempre quella di incatenare gli esseri umani ad un destino in cui la vita terrena non ha alcun valore. In questo modo ha distrutto sul nascere ogni speranza ed esigenza di libero pensiero che è sempre stato una spina nel fianco del potere. Dichiarando il non senso della vita umana, hanno spostato il senso dell’esistenza in una fantascientifica resurrezione. E solo coloro che, come Paolo, si faranno guidare da Gesù il risorto potranno, dopo aver recuperato il proprio corpo, accedere alla luce eterna. Cosa fare per essere guidati  nel regno dei cieli? Basta chiedere a Francesco/Bergoglio e a Enrico Letta, sono loro che possiedono le chiavi del paradiso dei credenti.

    E i pensanti? Beh quella razza dannata non crederà mai alle parole di Bergoglio il camerata dei torturatori argentini che dopo la sua elezione si sono fregiati della bandiera Vaticana (leggi Qui), né a Letta Enrico che sta apparecchiando la fine della democrazia parlamentare di cui parla, per ora, la Costituzione italiana.

     

    Insomma … il commento di “Paolo il credente” è stato utile per capire che ormai la Chiesa cattolica si sta avviando ad un lento ma inesorabile destino di fallimento per il semplice motivo che i grandi finanzieri , che, ora, detengono il potere sul mondo, hanno capito che essa, con tutto il suo apparato di trucchi ormai vecchi e riconoscibili, è divenuta obsoleta: la sua funzione di controllo sociale si è col tempo dissolta. E quindi non conviene più dare al Vaticano quegli otto miliardi di euro l’anno che lo Stato Italiano, in parte sottobanco, gli versa.  Anzi si potrebbe fare come fece Enrico VIII che non solo intascò le tasse che prima fluivano verso la Chiesa di Roma, ma si appropriò anche di tutto il suo patrimonio immobiliare facendo divenire l’Inghilterra una grande potenza che di lì a poco avrebbe dato i natali a quel libero pensiero che ritroviamo nelle opere di William Shakespeare.

    4 giugno 2013

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    • Gagliardo!!!!!! mè piaciuto.

    • …arrivo in ritardo, ma son un pò lento di comprendonio! Ma meglio tardi che mai, perchè si vive una sola volta e si muore, anche una volta sola! … perchè non cogliere in un’ immagine apparentemente religiosa come quella sopra:….il non senso della croce e la sensualità che invece emana con il suo vigore la donna che stà davanti alla croce! …ma siamo sicuri che stà pregando!? …a me dà tutta un’altra sensazione, cioè sembra che stia godendo davanti alla croce e a dispetto della croce! …sono un visionario!? …sarà!? …ma certe volte non è meglio farsi guidare dalle proprie sensazioni!?

    • il libero pensiero di shakespeare ,e quello occidentale sembra essere arrivato al capolinea.gli inglesi hanno riconosciuto nel loro diritto civile la sharia islamica.povera vecchia europa ,non ha ancora finito di digerire l’oscurantismo cristiano,e un’altro medioevo ancora piu feroce si appresta a dominarla. il tutto in nome di un’idiota e servile ……tolleranza.

      • Stavo preparando un articolo sulla funzione della religione nel “sistema” e partirò proprio da questa tua osservazione.
        Grazie
        G.D.B.

    • LA CHIESA CATTOLICA RICEVE TUTTI, DIALOGA CON TUTTI IN UN TEMPO CON I MILITARI CHE HANNO IMPOSTO UN TERRORISMO DI STATO. OGGI CON UNA EX O ANCORA TERRORISTA PRESIDENTA, CHE RIFIUTÓ DI CONVERSARE CON JORGE MARIO BERGOGLIO 14 VOLTE CHE LUI LO RICHIEDE. ADESSO LA SIGNORA UNA VOLTA TERRORISTA, CHE HA DISTRUTTO IN TUTTI I MODI POSSIBILI L’ARGENTINA, VIENE A SCATTARE LA FOTOGRAFIA COL PAPA FRANCESCO, SOLTANTO PERCHÉ É UNA PERSONA FRIVOLA FACCIATOSTA. LE MADRI DI PIAZZA DI MAGGIO HANNO RUBATO MOLTI SOLDI ATTRAVERSO DI UNA PERSONA CHE LAVORAVA PER LORO CHE ERA USCITA DALLA CARCERE PER UCCIDERE I SUOI GENITORI. VOI CREDETE CHE I TERRORISTI ERANO UCCELLINI BIANCHI.ALLORA, NON SIETE VISSUTI IN ARGENTINA. IL PERONISMO CREÒ IL TERRORISMO GLI ARGENTINI LI ABBIAMO SOPPORTATI E I MILITARE CERTO, CON UN TERRORISMO D’ESTATO CON UNA LEGGE CREATA DA JUAN DOMINGO GIOVANNI DOMENICO PERON, CHE DICEVA CHE SI DOVEVA FINIRE CON TUTTO IL TERRORISMO. I MILITARI APPLICARONO QUESTA LEGGE DEI PERONISTI. VOI NON POTETE IMMAGINARE CHI SONO E DI CHE COSA SONO CAPACI QUESTA RAZA DI DIAVOLI. I PERONISTI SONO IL CANCRO DELL’ARGENTINA IL PADRE DELLA MENZOGNA
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      • Il commento non è firmato e quindi non so se la persona che ci ha inviato il commento sia un uomo o una donna. Lo dico perché per me fa la differenza.
        Caro o cara anonimo/a la chiesa riceve tutti coloro che si inginocchiano ad essa come sicuramente fa lei da sempre. La presidentessa argentina Cristina Fernández de Kirchner non è certamente una santa come non lo è stato Peron e come no, lo saranno stati molti i ribelli Montoneros che tra l’altro nascevano da movimenti cattolici terzomondisti come Teologia della Liberazione. Montoneros che non erano dei diavoli, pensarlo è un delirio religioso.

        Cristina de Kirchner ha fatto benissimo a non voler ricevere Bergoglio perché sapeva chi era e chi era stato, e ha fatto malissimo a riceverlo ora per scopi puramente propagandistici.

        Ma l’articolo su qui ha postato il suo commento, a parte un piccolissimo accenno a Bergoglio fuori contesto, non parla né di Cristina de Kirchner, né di Peron né dei Montoneros, né del papa porteños, né dei Montoneros che lei continua a chiamare terroristi senza fare il minimo accenno ai trentamila desaparecidos argentini. La frase sulle Madri di Plaza de Mayo poi è semplicemente ignobile.

        L’articolo su cui ha postato il suo imbarazzante commento parla di “Mistici, credenti, non osservanti, non praticanti … pensanti” e senza dubbio lei non appartiene alla categoria dei pensanti.

        G.C.Z

    • … solo una cosa. Non mi piace la definizione ” pensanti ” attribuita ai non credenti o atei perché mi sembra un po’ presuntuosa.
      Io non sono credente ma non mi definirei pensante perché anche chi crede pensa e la pensa in modo diverso dal mio.
      Non è detto che io abbia ragione e rispetto il punto di vista di un credente che è anche pensante… altrimenti se “pensassi” di avere sicuramente ragione diventerei anche io “credente”…

      • Alessandra “Credere: è un sentimento piuttosto che un pensiero che si veste di un credo che sembra pensiero ma è sordo e cieco ad ogni ragione e percezione”
        Massimo Fagioli, Left, n. 48, 8 dicembre 2006.
        La credenza non è un pensiero è, appunto, una credenza.
        Il pensiero è ciò che ci permette di indagare la natura delle cose e sul loro divenire; la credenza è un delirio che vuole che la realtà delle cose sia un a priori dogmatico e immutabile… non è un pensiero è un difetto di pensiero…

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